Fabrizio Miccoli in lacrime lo avevamo visto pochi mesi fa quando il suo Palermo è retrocesso. Non ci aspettavamo di rivederlo nuovamente a poco tempo di distanza, ma stavolta in conferenza stampa. L’ex capitano dei rosanero si pente delle parole pronunciate durante la telefonata intercettata dai carabinieri, nonché di tutto il marcio che è uscito su di lui negli ultimi giorni.
Nella conferenza stampa di oggi un Miccoli in lacrime ha chiesto scusa a tutti perché nega di essere quella persona negativa che è uscita in questi giorni ed invece è pulita e cresciuta nella legalità. “Non sono un mafioso” è stato il leit motiv della conferenza. Questi i passaggi più importanti:
Chiedo scusa a Palermo, alla mia famiglia, per tutto quello che ho fatto. Da tre notti non dormo. Sono uscite cose che non penso. Ho sempre partecipato alle partite del cuore per onorare la memoria dei magistrati uccisi. Sono distrutto. Sono cresciuto in un contesto di valori […] Chiedo scusa alla famiglia Falcone […] Sono contento che sia uscito tutto, ho frequentato tutti pensando che mi potessero dare vera amicizia, ho sbagliato. Quando finirà questa storia voglio fare il testimonial della legalità.
Miccoli chiede perdono alla famiglia Falcone e alla città di Palermo. Lo otterrà?
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