Maradona, dall’alto della sua esperienza e in virtù della militanza nel Napoli, spara sentenze su qualunque giocatore transiti nelle file degli azzurri e poi decida di completare o continuare la sua carriera altrove. Nel mirino stavolta c’è Icardi, considerato un traditore. Ma Diego ha modo di parlare anche di Totti.
Diego Armando Maradona è sempre molto efficace nelle sue sentenze calcistiche. Ha presentato a Roma la Partita della Pace e incalzato dai giornalisti, dai fotografi e da tanti curiosi ha deciso di procedere con le ormai classiche esternazioni.
Nella sua dichiarazione ha iniziato con l’affermare l’importanza del rapporto con Papa Francesco, al quale si è dimostrato sempre a disposizione:
“Sono sempre con lui, sempre a disposizione, mi ero allontanato dalla Chiesa ma grazie a lui mi sono riavvicinato. I bambini e gli innocenti non c’entrano niente con i grandi e con la guerra, ecco perché sono qui. E poi il terremoto: quando mi hanno detto che si sarebbe giocato per le vittime di Arquata e Amatrice, non ho potuto dire di no. Ma mi piacerebbe che questo messaggio di pace arrivasse anche a Messi e Ronaldo”.
Poi ha ironizzato sui suoi rapporti con il fisco italiano:
“Che bello essere qui e non essere perseguitato da Equitalia. Anzi, invito la gente di Equitalia a pagare il biglietto e venire allo stadio”.
E prima di invitare Totti a giocare fino a 50 anni perché 40 giocatori insieme non fanno il suo valore ha deciso di prendersela un po’ con gli attaccanti argentini che non hanno certo il calibro degli attaccanti dell’Albiceleste di una volta. Gli chiedono di parlare di Icardi ma Maradona taglia corto:
“Dei traditori non parlo. Se io sono qui alla partita della pace, lui con questa partita e con i bambini non c’entra niente”.