Lavorare insieme per combattere un nemico più grande. È questo lo scopo che è emerso dall’intesa programmatica che è stata firmata nella giornata odierna da parte di Lega Pro, Libera e il Palermo FC. Quando più parti così importanti riescono a unire le forze, è chiaro che il risultato è un po’ più semplice da raggiungere.
In questo caso, l’obiettivo finale è decisamente ambizioso, ma indubbiamente serve essere fiduciosi, perché combattere insieme contro la criminalità organizzata è fondamentale anche per il futuro di tanti giovani. E questo progetto, approvato anche dalla Lega Pro, passa inevitabilmente anche dallo sviluppo di una cultura sempre più improntata a quelli che sono i valori etici fondamentali dello sport, che dovranno guidare le prossime generazioni.
Nei terreni del Palermo, quindi, vedrà alla luce il nuovissimo centro sportivo, in località Torretta ed è solo una delle tante iniziative che hanno preso il via in riferimento alla campagna di sensibilizzazione legata alla Giornata della Memoria e dell’Impegno, verso un obiettivo importantissimo, ovvero quello di fare in modo che le persone cadute per colpa delle mafie non vengano mai dimenticate.
Ed è chiaro che la visita che è avvenuta tra Don Ciotti e Libera ha un valore simbolico decisamente importante. Libera è una vera e propria rete di associazioni che, fin dalla sua nascita, combatte non solamente il dominio e i soprusi delle mafie, ma anche il fenomeno della corruzione, ogni tipo di criminalità organizzata che possa deviare i giovani da uno stile di vita sano ed educato, battendosi sempre e comunque per individuare la verità e per tutelare i diritti, soprattutto delle persone meno abbienti e fortunate che hanno ben pochi strumenti di difesa.
Un’iniziativa che ha preso il via, nello specifico, in un Comune ben preciso, ovvero quello di Torretta, che è da tanti anni che risente dell’infiltrazione della criminalità organizzata, al punto tale che è stato pure sciolto e commissariato da parte della Prefettura di Palermo.
Molto importante in tal senso è anche la presenza, a livello istituzionale ovviamente, della Lega Pro che, sfruttando l’intervento del vicepresidente Vulpis, ha scelto di mantenere salda e perfettamente intatta la propria visione dei valori dello sport, mettendo in evidenza come un simile progetto non può che testimoniare ancora una volta quanto il calcio e lo sport più in generale possano fare solo che del bene al nostro Paese. Il calcio si caratterizza per un’elevata capillarità a livello territoriale e fa da traino molto più facilmente e naturalmente a simili progetti.