L’onore dell’Italia è salvo: finalmente una compagine nostrana è riuscita a tirar fuori i denti e a dimostrare all’Europa intera che il calcio del Belpaese non è proprio da buttare. L’Udinese torna dalla fredda Madre Russia con la qualificazione in tasca, la prima per il club friulano ai quarti di finale di una competizione europea.
E dire che di fronte aveva i campioni in carica dello Zenit St. Pietroburgo, che solo un anno fa mettevano paura a mezza Europa e che in fase di sorteggio sembravano aver scritto la parola fine sui sogni dell’Udinese. E invece il diavolo non è poi così brutto come lo dipingono e già dalla gara di andata avevamo avuto la sensazione che l’impresa fosse possibile.
Lo Zenit non è più lo squadrone di un tempo e solo la sfortuna aveva impedito agli uomini di Marino di uscire dal Friuli con un bottino ben più consistente. 2-0 è un risultato che mette (quasi) al sicuro da brutte sorprese, ma nel calcio non si sa mai… Stavolta però i bianconeri sono stati attenti, seguendo alla lettera le indicazioni di mister Marino e tornando a casa con la qualificazione.
Peccato solo che la squadra non sia riuscita a concretizzare, sbagliando troppo dalle parti di Malafeev e lasciando ai russi la possibilità di crederci fino in fondo. Per fortuna gli uomini di Advocaat sono riusciti a centrare la porta in una sola occasione (a parte il tiro respinto con la mano da D’Agostino). Per ora va bene così, possiamo anche accontentarci, ma è chiaro che già dalla prossima gara l’Udinese deve dimostrare qualcosa in più in fase realizzativa, se non vuole finire come la Fiorentina (un’altra che crea molto e sbaglia ancor di più).
Applausi comunque ai bianconeri, orgoglio d’Italia, in attesa del sorteggio di Nyon all’ora di pranzo, quando conosceremo il nome della prossima avversaria. Grazie ragazzi, avanti così!