Il tifo dell’Italia intera non è bastato a spingere l’Udinese oltre l’ostacolo Werder ed ancora una volta ci troviamo a dover commentare una gara che poteva raccontare una storia ben diversa, se solo gli uomini di Marino avessero capitalizzato la mole di gioco creata.
La differenza tra bianconeri e biancoverdi sta tutta qui: i primi si sono lasciati intimorire di fronte alla porta di Wiese, mentre i tedeschi hanno dimostrato il solito cinismo, sfruttando al meglio le occasioni create. Peccato, perché i friulani hanno le carte in regola per proseguire nella competizione, ma ora è necessaria una vera e propria impresa nel match di ritorno.
Il Werder da parte sua ha confermato ancora una volta la fama di ammazza-italiane, raggiungendo il tredicesimo risultato utile tra le mura amiche nei confronti delle formazioni nostrane. Basti ricordare che i tedeschi hanno strapazzato l’Inter nel girone di qualificazione di Champions League, obbligandola a giocarsi i quarti contro il Manchester United, battendo poi anche il MIlan nei sedicesimi di Coppa Uefa.
Ieri sera è toccato all’Udinese arrendersi di fronte all’armata tedesca, sebbene gli uomini di Marino abbiano dimostrato vivacità sin dai primi minuti. Ma Quagliarella non prendeva mai le misure ed alla fine era il Werder a passare con un tocco delizioso di Diego a dieci minuti dalla fine del primo tempo. E nella ripresa la musica non cambiava, con i friulani ancora vicini al gol con il solito Quagliarella ed i tedeschi pronti a colpire nuovamente con lo scatenato Diego.
Un due a zero che è durato ben poco, perché i bianconeri sbagliavano il fuorigioco ed Almeida infilava Handanovic per la terza volta. Un risultato umiliante per una squadra che ha creato diverse occasioni da gol, evidenziando i soliti limiti in fase di concretizzazione. E per fortuna a tre minuti dalla fine Quagliarella finalmente trovava il guizzo giusto per un 3-1 finale che lascia ancora aperta la porta verso le semifinale.
Tra una settimana servirà il miracolo in quel di Udine, nella speranza che almeno la metà delle palle-gol create finiscano in rete. Forza ragazzi!
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