Quarti di finale di Coppa Uefa: un traguardo storico per l’Udinese che mai era andata così lontano nelle competizioni europee. Appagamento per il traguardo raggiunto? Nient’affatto, perché l’appetito vien mangiando e a questo punto i bianconeri sperano di arrivare fino in fondo.
Lo chiedono i tifosi che non avrebbero mai sognato di ritrovarsi qui a questo punto della stagione, lo chiede l’Italia intera, bistrattata ed umiliata dalle varie compagini europeee, lo chiede anche chi ha il timore che l’Italia possa perdere il privilegio di portare nell’Europa che conta quattro squadre.
Un compito arduo per gli uomini di Marino, visto che lo sparring partner si chiama Werder Brema, squadra che in questa stagione ha già maltrattato l’Inter, costringendola al secondo posto nel girone della Champions, ed il Milan, fatto fuori ai sedicesimi di finale.
Un cliente scomodo, insomma, che unisce fisicità e tecnica in un mix spesso letale, come ricorda lo stesso tecnico bianconero:
Loro sono organizzati molto bene tatticamente, con due punte e un trequartista che fa da vertice a un centrocampo a rombo. E poi dietro sono forti fisicamente. Noi dovremo rispondere cercando di fare il gioco, la partita, che significa sfruttare al meglio le nostre qualità.
E di qualità l’Udinese ne ha molta, sebbene durante la stagione si sia ritrovato a navigare in acque agitate, lontano dalle posizioni che contano, dopo un unizio di stagione strepitoso. Bisogna poi ricordare che i bianconeri sono arrivati a giocarsi i quarti dopo aver fatto fuori lo Zenit St. Pietroburgo, che non sarà stata la squadra schiacciasassi dello scorso anno, ma era pur sempre campione in carica.
L’unico cruccio è che mancherà Totò di Natale, infortunatosi in nazionale e fermo ai box per diversi mesi. L’assenza dell’attaccante si farà sentire, ma siamo certi che l’Udinese in quel di Brema ce la metterà tutta per regalarci ancora un sogno.