Il presidente del Torino non può che essere soddisfatto e contento dell’ annata, dopo diversi anni di sofferenza, quest’anno la squadra sotto la guida di Ventura sembra aver trovato la quadratura e si invola verso la serie A, essendo in testa con 23 punti in nove partite e unica squadra di serie B ancora imbattuta. Il presidente ha parlato del bel gioco, della partita di ieri, dei bilanci e dello stadio.
In queste prime nove partite abbiamo visto un Toro che ha entusiasmato, ha fatto gioire i tifosi ed è una bella notizia, ma oggi è ancora troppo presto per esaltarsi, è passato solo un quinto del campionato. Il vantaggio in B serve a poco, purtroppo ho esperienze in questi due ultimi anni e bisogna mantenere i piedi per terra
Cairo ha quindi smorzato gli entusiasmi, e poi ha cercato di spiegare le difficoltà avute dalla sua squadra dopo la retrocessione in serie B del 2009.
Quando si retrocede – spiega Cairo – c’è un momento di rottura, è successo anche ad Atalanta e Siena, però le piazze si sono rinvigorite con rinnovamento e cambio societario. Io sono rimasto al Torino perchè non c’era alternativa e anche perchè volevo riscattarmi. A me dispiaceva molto lasciare il Toro a metà, sicuramente gli errori fatti sono serviti per non ripeterli. Il primo anno abbiamo lottato fino all’ultimo, la scorsa stagione è stata da dimenticare e quest’anno con Ventura stiamo facendo molto bene
Ai microfoni di RadioUno, Cairo ha parlato anche di bilanci e di Fair Play finanziario, anche se raggiungere il pareggio di bilancio nella serie cadetta sembra molto arduo:
Se in B è possibile il pareggio di bilancio? Per quanto riguarda il Torino degli ultimi 3 anni non è stato possibile e per me sono stati anni economicamente pesanti. Se ci sono scorie di contratti pesanti di serie A non è possibile e il Torino mi è costato 10 milioni l’anno, ma spero che anche qui si riesca a lavorare per cercare di riuscire ad arrivare a una situazione virtuosa in cui si possa coniugare bel calcio a pareggi di bilancio
Nell ultima parte dell’ intervista c’ è spazio anche per lo stadio del Torino, lo storico Filadelfia che però non potrebbe mai diventare lo stadio principale, come spiega il Presidente:
Per il Filadelfia c’è una fondazione che sta lavorando affinchè le cose si muovano velocemente, comunque non è facile. Pur rifacendo il Filadelfia in maniera più vicina possibile a quello che era in funzione sarebbe comunque uno stadio da 5-6 mila posti quindi non sarebbe mai lo stadio della prima squadra del Torino. Lo stadio della Juve è molto bello, lo hanno costruito anche grazie all’aiuto da parte del comune per quel che riguarda la concessione. Farebbe piacere anche al Torino avere un trattamento simile