Milan, Ibrahimovic promette: se vinco rinnovo il contratto

Buone notizie in casa Milan, Zlatan Ibrahimovic vuole rinnovare. Non è una novità, lo svedese non ha mai manifestato la volontà di andar via, ma quella di guadagnare di più sì. Il suo contratto scade a giugno 2014, cioè fra due stagioni, ma lui vorrebbe prolungarlo almeno fino al 2016. Di solito, arrivati a quell’età (dopo i 32-33 anni), i calciatori hanno un calo nelle prestazioni e di conseguenza cominciano a guadagnare di meno. Non lui che ha chiesto un ritocco al rialzo.

Milan-Juventus 2012, Allegri: “Non è una sfida-scudetto”

Sale la febbre in vista del match dell’anno Milan-Juventus, mai così avvincente e decisivo negli ultimi anni. Una gara dai mille risvolti e dai mille interessi, che potrebbe decidere le sorti del campionato sia nel caso di vittoria rossonera che nel caso di vittoria della Vecchia Signora. Sfida-scudetto, dunque? No, secondo Massimiliano Allegri, che riconosce l’importanza della gara, ma non crede che il risultato finale sia decisivo per la conquista del tricolore.

Milan, Berlusconi vuole scudetto e Champions League

C’è euforia in casa Milan all’indomani del poker rifilato all’Arsenal nell’andata degli ottavi di Champions League. Una giornata da incorniciare, se si considera poi che la Juventus non è andata oltre il pareggio in quel di Parma, regalando ai rossoneri la prima posizione in classifica (provvisoria, visto che Madama deve ancora recuperare la gara con il Bologna). Silvio Berlusconi è entusiasta e spera che il suo Milan possa regalargli un po’ di soddisfazione, dopo le recenti delusioni politiche:

Possiamo vincere Champions e scudetto: siamo più forti della Juve.

Milan, gli schiaffi di Ibra sono messaggi di addio?

Ormai con Ibrahimovic ci siamo abituati davvero a tutto. Guardacaso ogni volta che si avvicina il momento di rinnovare un contratto scattano i famosi “mal di pancia” che colpiscono lo svedese. Chiariamo subito, Ibra è contento di stare nel Milan ed i rossoneri lo valutano come inestimabile, ma ci vuole molto poco a cambiare le carte in tavola.

Due secondi, il tempo di mollare due ceffoni e beccare (per ora) tre giornate di squalifica. I gesti dello svedese non sono nuovi, e secondo le malelingue (che però spesso ci azzeccano), sono un messaggio implicito alla società. Il calciatore vuole rinnovare con ritocco all’ingaggio, e la sua assenza nelle prossime giornate si farà sentire e, di conseguenza, alzare il prezzo.

Tutto il Milan contro Chiellini

 

Sembra quasi che il buffetto, schiaffo o come volete considerarlo, a Storari lo abbia dato Chiellini e non Ibrahimovic. Il giorno dopo la partita di Coppa Italia tra Milan e Juventus è una bufera ed al centro stavolta non c’è lo svedese, reo di aver colpito a fine partita il portiere della Juve, ma Chiellini che ha denunciato l’accaduto.

Dalle immagini si vede bene che dopo la “carezza” di Ibra all’avversario, Storari non batte ciglio ma il difensore bianconero corre dall’arbitro a segnalargli l’accaduto. Cosa che peraltro farà subito dopo davanti ai microfoni dei cronisti. Ed il Milan cosa fa? Anziché stigmatizzare l’accaduto e riprendere Ibrahimovic, se la prende con Chiellini.

Ibra, altro buffetto ad un avversario, allora sei recidivo!

Ci ricasca, e lo fa a distanza di appena tre giorni. Si era alzato un polverone quando domenica scorsa Ibrahimovic aveva dato uno schiaffo ad Aronica che gli era costato l’espulsione e la squalifica per tre giornate. Lui aveva spiegato di aver fatto una cavolata e sembrava davvero pentito, ma come si dice, il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Ibra ci è ricascato, e non dopo anni, ma dopo 72 ore. Il malcapitato stavolta è stato Storari, anche se non si è trattato di uno schiaffone vero e proprio come quello rifilato al difensore napoletano, ma una “carezza” un po’ troppo energica.

Allegri difende Ibrahimovic e attacca la Juve

Sale la tensione alla vigilia di Milan-Juventus, valevole per la semifinale di andata di Coppa Italia. A scaldare l’ambiente è Massimiliano Allegri, che approfitta dell’occasione per proiettarsi verso il confronto diretto del prossimo 25 febbraio, quando i rossoneri potrebbero non avere a disposizione Zlatan Ibrahimovic, squalificato per tre turni dopo la “carezza” ad Aronica. Il tecnico difende il suo attaccante:

Ha commesso un gesto non bellissimo. E’ andato in difesa di Nocerino, avendolo visto piccolino. Ma in partita capitano episodi simili. E non sempre sono puniti. Domenica Zlatan ha pagato per tutti. Ora aspettiamo l’appello.

Ibrahimovic salterà la Juve: squalifica di tre giornate

 Giampaolo Tosel, il giudice sportivo, non ha fatto sconti al Milan e a Zlatan Ibrahimovic, decidendo di punire il gesto contro Aronica con tre giornate di squalifica, “per avere, al 19° del secondo tempo, a giuoco fermocolpito un calciatore avversario con uno schiaffo al volto; infrazione rilevata da un assistente”. Il calciatore del Milan salterà così tre partite, quella contro l’Udinese, quella contro il Cesena e soprattutto quella contro la Juventus.

Nessuna sanzione invece per Aronica, per il quale la procura aveva chiesto la prova tv. Questo rende ancora più pesante la squalifica di Ibrahimovic facendo arrabbiare i tifosi rossoneri per la disparità di trattamento. E tutto questo proprio nel momento più caldo del campionato.

Ibrahimovic: salterà la sfida scudetto con la Juve?

 Zlatan Ibrahimovic c’è cascato di nuovo. Come un anno fa di questi tempi, quando il campionato entra nel vivo il “Gulliver” della nostra serie A si fa espellere. L’anno scorso tocco a Marco Rossi del Bari, che subì un pugno dal milanista, mentre quest’anno l’espulsione arriva dopo un schiaffo rifilato ad Aronica.

Adesso tutta l’attenzione è puntata sul giudice sportivo Tosel che nella giornata odierna dovrebbe valutare il numero di giornate di squalifica da assegnare a Ibra. In caso fossero tre, il talento svedese perderebbe le sfide di campionato contro l’Udinese, contro il Cesena e poi la super sfida scudetto contro la Juve del 25 febbraio allo stadio di San Siro.

Video: i favori arbitrali al Milan, e quelli al Barcellona

Il processo di Aldo Biscardi non c’è più, ma si sta trasferendo su YouTube. Oggi che trovare immagini e montarle è diventato un gioco da ragazzi, tutti possono produrre un video e dimostrare – o tentare di farlo – i loro teoremi. Invariabilmente finiscono per dire tutti la stessa cosa: il club di cui siamo tifosi è il più pulito e il migliore al mondo, mentre gli altri – e soprattutto il nemico – sono dei ladri.

Mino Raiola a ruota libera su Balotelli, Hamsik ed Ibra

Mino Raiola è uno dei procuratori più pagati (e discussi) del panorama calcistico internazionale. Tra i suoi assistiti figurano molti pezzi da novanta, primo fra tutti Zlatan Ibrahimovic, che – anche grazie all’opera dell’agente – ha strappato contratti milionari ai vari club nei quali ha militato. Vero è che anche per un procuratore come Raiola non sarà stato facile stare dietro ai tanti, troppi mal di pancia dello svedese, che non riesce proprio a piantare le tende in una città. Ma non provate a discutere dell’argomento con lo stesso agente:

Ibrahimovic non ha mai avuto il ‘mal di pancia’ . Questa del mal di pancia è più una cosa inventata da voi giornalisti che altro. Era una frase che quando stava con l’Inter aveva avuto un certo effetto e si è voluta riperterla. Però questa cosa l’ho già chiarita e non mi piacerebbe ritornarci.