Champions League: Milan – Auxerre 2-0

Prima giornata del gruppo G di Champions League
Stadio Giuseppe Meazza di San Siro
Milan-Auxerre 2-0
Reti: 21′ st e 24′ st Ibrahimovic

Dell’attacco delle meraviglie a disposizione, Massimiliano Allegri sceglie di puntare sullo stesso tridente schierato a Cesena (Pato, Ibra e Ronaldinho) alle cui spalle agisce il trio di mediana composto da Ambrosini, Pirlo e Seedorf. Sulla fasce di difesa, Zambrotta e Antonini, i centrali sono Nesta e Bonera.

Eppure, nonostante il potenziale che non va certo celebrato nuovamente, i rossoneri non riescono a produrre gioco. Passaggi, possesso palla, fraseggi infiniti che non trovano uno sbocco conclusivo: per i francesi dell’Auxerre, tanta manna. Un dato a rinforzare il concetto: la prima conclusione in porta dei locali arriva dopo 11′, è di Antonini e finisce altissima sopra la traversa. Strada in salita al 14′ quando Ambrosini – di fatto unico incontrista – si infortuna ed è costretto al cambio: esordio in maglia rossonera di Boateng, che non ha neppure il tempo di effettuare riscaldamento.

Fantacalcio: Ibrahimovic sì, Robinho no (per ora)

In molti si staranno chiedendo se è il caso di affidarsi ai due nuovi arrivi del Milan per quanto concerne il Fantacalcio. La risposta è semplice: Ibrahimovic lo si può ingaggiare sin da subito (a patto di avere molti Fantamilioni a disposizione, per la Gazzetta ne costa 40, 55 per Sky), per quanto riguarda Robinho è il caso di aspettare. Il suo costo è più contenuto (24 Gazzetta, 40 Sky), ma proviene da un’annata non semplice, non ha i ritmi del calcio europeo visto che proviene da 6 mesi di campionato brasiliano e poi, per ammissione dello stesso Allegri, non è ancora pronto. Più che qualche minuto non dovrebbe giocare oggi contro il Cesena, e quindi meglio puntare sugli altri tre attaccanti già in forma (Ibra aveva cominciato la stagione col Barcellona, quindi è già pronto).

Tornando alla giornata di campionato, notiamo che la squadra ad avere più problemi è la Roma, dove peraltro dovrebbe giocare sin dal primo minuto un altro “nuovo”, Marco Borriello. Ci sono molti infortuni tra i giallorossi, anche se la squadra è abituata a queste situazioni e contro il Cagliari non ci dovrebbero essere grossi problemi. Chi invece ha un enorme problema è la Sampdoria, dove Pazzini è in forse per una lombalgia, e non è detto che scenderà in campo contro la Juventus.

Ibrahimovic: Milan primo, Inter seconda

Ancora non ha avuto l’occasione di giocare con i nuovi compagni, se non in allenamento, ma Zlatan Ibrahimovic è già convinto della forza della sua nuova squadra e non ha paura di lanciarsi in promesse impegnative:

Sono sicuro che noi arriveremo primi e l’Inter seconda. Possiamo vincere tutto in Italia e in Europa. Ora sono nel Milan e la rivale numero 1 per noi è l’Inter, è una lotta tra queste due squadre.

Queste le parole di Ibra nel corso della presentazione ufficiale al fianco di Galliani e Robinho, altro acquisto dell’ultimo minuto. Poi lo svedese dedica qualche battuta ai tifosi dell’Inter che fino ad un anno e mezzo fa lo acclamavano come un re:

Se mi odiano perché ora gioco nel Milan non mi interessa. L’Inter ormai è il passato: il presente e il futuro è il Milan. Ho sempre vinto dove sono andato e quindi i tifosi devono essere contenti di avermi avuto.

Qualificazioni Euro 2012: Portogallo a rischio eliminazione, cade la Russia

Chi l’avrebbe mai detto che il Portogallo, una delle nazionali più apprezzate negli ultimi tempi, potesse essere a rischio eliminazione in un girone tutto sommato semplice? Alla vigilia probabilmente nessuno, ma è bastato che si infortunasse Cristiano Ronaldo per far diventare la sua nazionale una squadra “normale”, in grado di pareggiare contro Cipro e addirittura perdere contro la molto meno quotata Norvegia.

Gli scandinavi, senza Riise fuori per la botta alla testa, riescono a segnare a metà primo tempo e così passano il resto della partita sulla difensiva. Tattica che dà i suoi frutti e gli fa guadagnare la vetta del girone. Un girone complicato dato che c’è anche la Danimarca vittoriosa, seppur con troppa fatica, contro l’Islanda.

Ingaggi serie A: superato il miliardo di euro

Altro che risparmio, gli italiani si sono fatti solo più furbi. I contratti a prestazione sono stati provati in via sperimentale negli scorsi campionati e sono diventati la regola quest’anno per alcuni club come la Juventus. Il principio è semplice: per evitare di spendere tanti soldi inutilmente, ai calciatori, campioni o gregari che siano, viene concesso un ingaggio più basso (ad esempio Ibrahimovic ed Eto’o prendono molto meno di quanto percepivano in Spagna), ma a fronte di premi più alti.

Ad esempio uno come Ibra, che oggi sulla carta guadagna 8 milioni circa, in caso di un gran numero di gol segnati, approdo in Champions League e vittoria di qualche trofeo da parte del suo Milan, otterrebbe talmente tanti premi da superare anche i 12 milioni che prendeva a Barcellona. Di contro, se si dovesse infortunare e saltare tutta la stagione, i rossoneri risparmierebbero un bel po’ di quattrini. Una condizione che alla fine accontenta tutti.

Allegri: Robinho è un regalo

Qualche tempo fa sperava di convincere la società ad acquistare un buon centrocampista ed invece si è ritrovato tra le mani due attaccanti di razza, capaci da soli di fare la differenza e di riportare il Milan (almeno sulla carta) tra le candidate allo scudetto. Massimiliano Allegri non può che incarnare il proprio nome e dirsi felice per gli ultimi colpi del mercato rossonero, che in un paio di giorni hanno portato a Milano Ibrahimovic e Robinho. E se lo svedese era nella lista delle speranze del nuovo tecnico rossonero, Robinho arriva come la manna dal cielo, perché l’ex allenatore del Cagliari non si aspettava tanta grazia in un colpo solo:

Sono felicissimo per l’arrivo di Ibrahimovic, un grande giocatore. Non mi aspettavo un rinforzo supplementare del calibro di Robinho: si tratta di un bel regalo del presidente Berlusconi che ringrazio di cuore.

Ibra ceduto per motivi tecnici (ma lui smentisce)

Perché Ibrahimovic ha lasciato il Barcellona dopo un solo anno? Pensavamo di aver trovato una spiegazione plausibile nel cattivo rapporto con Pep Guardiola, ma dall’interno del club catalano fanno sapere che la situazione è ben diversa. A regalarci l’illuminazione in questo senso è Andoni Zubizarreta ex portiere e neo-direttore sportivo del Barcellona:

Ho incontrato Guardiola il giorno in cui ha spiegato a Ibra quale era la soluzione; Pep mi ha detto che il problema era solo di natura tecnica e il giocatore mi ha rivelato il suo disagio, visto che è abituato ad avere una squadra che gioca per lui. A quel punto Raiola ha chiesto di parlare con la società e noi abbiamo iniziato a prendere in considerazione l’idea di vendere il giocatore, trovando la soluzione migliore e alla fine si è deciso di cederlo al Milan.

Milan, Robinho? Più che una fantasia

Non c’è nemmeno il tempo di festeggiare l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic, che già subito dopo Silvio Berlusconi pensa ad ingaggiare un altro campione: Robinho. In barba all’austerity e alla voglia

Ibrahimovic al Milan per vincere tutto

I tifosi rossoneri possono finalmente esultare: il sogno è diventato realtà quando Zlatan Ibrahimovic è sceso dalla scaletta dell’aereo, pronto a promettere successi ed a giurare fedeltà eterna al Milan

Milan-Ibrahimovic, si tratta

La notizia circola da un po’ sulle prime pagine dei quotidiani sportivi, ma finora sembrava solo la solita indiscrezione buttata lì per vendere qualche copia in più. Ed in effetti pensare che Silvio Berlusconi tornasse ad aprire i lacci della borsa per assicurarsi le prestazioni di un campione di primo livello come Zlatan Ibrahimovic sembrava piuttosto improbabile.

Nessuna illusione quindi per i tifosi del Milan, non fino a ieri almeno, quando il patron rossonero si è lasciato sfuggire un significativo “chissà…”. Una promessa da politico, tanto per tenere buona la piazza? No, perché oggi arriva la conferma di Adriano Galliani, solitamente poco disposto a sbottonarsi sulle questioni di mercato:

La trattativa inizia mercoledì ed è ancora tutta da fare.