Il Real vuole De Rossi

Kakà, Cristiano Ronaldo, Benzema: i tifosi del Real Madrid hanno di che sorridere di fronte ai grandi acquisti portati a termine da Florentino Perez, ma l’appetito vien mangiando ed è

La Juventus molla Xabi Alonso

Nel mercato estivo dello scorso anno il nome di Xabi Alonso, fresco campione d’Europa con la sua Spagna, veniva spesso accostato alla Juventus. Alla fine il centrocampista restò al Liverpool

Confederations Cup: Spagna-Sudafrica 3-2 dopo i tempi supplementari

Doveva essere una passeggiata per la Spagna questa finale 3-4 posto, se non fosse che il Sudafrica, un po’ perché spinto dal pubblico di casa, un po’ perché aveva imparato qualcosa dall’ultima volta che le due squadre si erano incontrate durante il girone eliminatorio, ma fatto sta che i Bafana Bafana mettono molta paura alle Furie Rosse, che diventano furiose solamente negli ultimi 5 minuti di partita.

Una partita tutt’altro che emozionante. Il primo tempo passa senza sussulti, con il Sudafrica rintanato nella sua metà campo e gli spagnoli che tentano qualche sortita senza effetto. Molto meglio il secondo tempo, con Busquets che va in gol dopo solo 4 minuti, ma questo viene annullato per un dubbio fuorigioco. Si ritorna nella noia, ma in palio c’è una posizione di prestigio per i sudafricani che stanno conoscendo ora il calcio, e quindi con l’ingresso di Mphela e Van Heerden, la partita cambia e la Spagna sparisce dal campo. Gli ultimi 20 minuti di partita sono tutti sudafricani, con Casillas che deve risvegliarsi dal torpore e rispondere ad alcune conclusioni, prima di essere perforato a sorpresa proprio da Mphela. A questo punto, con la Spagna senza i due attaccanti sostituiti, si prospettava un Sudafrica terzo e gli spagnoli ancora umiliati dopo l’eliminazione per mano degli Usa.

Champions League quarti di finale ritorno: Chelsea-Liverpool 4-4 d’altri tempi, passano i “Blues” di super-Lampard (doppietta). Bayern-Barcellona 1-1, segna Ribery

Chelsea-Liverpool 4-4
Bayern Monaco-Barcellona 1-1

Chelsea-Liverpool: alla faccia di chi aveva parlato di gare a senso unico e qualificazioni già decise all’andata: il grande cuore Liverpool ha provato in ogni modo, fino all’ultimo respiro, a sovvertire un pronostico sfavorevole dopo l’1-3 di Anfield, anche nonostante l’assenza del capitano e leader carismatico Steven Gerrard. “Reds” in vantaggio al 19’ con una punizione di Fabio Aurelio mal valutata da Cech, che si lascia sorprendere; al 28’ ecco il raddoppio su rigore di Xabi Alonso, che si era procurato il fallo, e solo dopo questi due schiaffi in pieno viso si sveglia il Chelsea. La ripresa inizia con i “Blues” che mettono in campo tutt’altro piglio, tanto da accorciare con Drogba, pareggiare con Alex (su punizione violenta che effa il sempre positivo Reina) e trovare persino il vantaggio con Lampard. Finita qui? Tutt’altro, perché Lucas prima – con la complicità di Essien, che devia il pallone e spiazza il proprio portiere – e Kuyt poi ribaltano la situazione in 2’: ora al Liverpool basterebbe una rete per ritrovarsi in semifinale. Benitez gioca il tutto per tutto con Babel per Arbeloa, terzino destro piuttosto didattico, ma si sbilancia e subisce il 4-4 con un colpo di biliardo di Lampard al 44’, a chiudere definitivamente i giochi. Il buon Arrigo Sacchi ama ripetere che le partite più belle non sono quelle con il maggior numero di gol realizzati, ma ci sentiamo di dissentire: con tutte queste emozioni non c’è stato tempo per la noia.