Il ginocchio di Ronie ha ceduto ancora

E’ successo di nuovo. Ancora quel maledetto tendine rotuleo, il sinistro stavolta, non il destro che si ruppe già all’Olimpico nel 2000, ha ceduto. ieri sera il Fenomeno è entrato in campo nella ripresa, quando al 15’ si accascia in area, l’arbitro fischia un rigore ai rossoneri per un fallo di mano di Vidigal, ma Ronaldo che era saltato per colpire di testa, si accascia per terra, urlando dal dolore e tenendo stretto il ginocchio sinistro. Una scena già vista, le lacrime di un campione che lascia il campo in barella, i visi preoccupati di compagni ed avversari, una diagnosi che non tarda ad arrivare: rottura totale del tendine rotuleo. Portato in ambulanza all’Ospedale Galeazzi di Milano, è arrivato l’esito, ma Ronie lo sapeva già, come confermato dal dirigente del Milan Leonardo, aveva già capito che era il rotuleo, ha sentito lo stesso dolore. Adesso si trova ancora in ospedale dove è stato raggiunto da alcuni compagni che non erano della partita, e si è tranquillizzato un po’, ma sa che duro calvario lo aspetta, oggi stesso sarà operato a Parigi dallo stesso chirurgo che l’operò nel 2000.

Zinedine Zidane e la voglia di tornare

L’ultima immagine che abbiamo di lui è quella che lo ritrae mentre passa vicino alla Coppa del Mondo, in quel di Berlino. Zidane china la testa e passa oltre, quasi a salutare un sogno cullato a lungo. Materazzi a terra dolorante, l’arbitro accerchiato dai giocatori, il pubblico che fischia e che non riesce a spiegarsi come mai quel campione possa essersi macchiato di una colpa così grande.

L’Italia alzerà la sua Coppa nella notte dell’Olympiastadion , mentre molti ancora oggi si chiedono che cosa sarebbe cambiato se Zizou non avesse lasciato anzitempo il terreno di gioco. Fantacalcio, discorsi privi di logica, perché la storia non si fa con i “ma” e con i “se”, ma certo lui avrebbe sperato di concludere in modo diverso la sua carriera di calciatore.

Una vita sui campi ad incantare il pubblico con mirabolanti giochi di prestigio, dagli esordi nel Bordeaux alle grandi vetrine internazionali che gli offrirono prima la Juventus e poi il Real. Palmares ricco per il trasalpino che può vantare la conquista di tre campionati (due in Italia ed uno in Spagna), due Supercoppe Spagnole ed una Supercppa Italiana, un Campionato del Mondo, un Campionato d’Europa e due Confederation Cup, oltre ai riconoscimenti a livello individuale (tre Fifa World Player ed un Pallone d’Oro).