Bundesliga: il Bayern si porta a casa mezzo scudetto

E il campionato tedesco si chiude definitivamente. Non bastavano i nomi altisonanti che il Bayern aveva schierato dall’inizio dell’anno. Ora anche le inseguitrici mollano la presa, e per Toni e compagni diventa tutto più facile.

Prima era il Werder a mollare la presa, ora anche l’Amburgo, che non sembrava potesse fermare i bavaresi, ma almeno poteva tenere vivo il campionato ancora per un pò. E invece l’1-1 contro il Wolfusburg cancella le ultime speranze di un torneo vivo, e sposta l’attenzione su altri obiettivi.
Nella giornata in cui la pareggite colpisce anche la Bundesliga (metà delle partite sono finite 1-1), ne approfitta il Bayern Monaco che con un doppio Toni di sbarazza della terza in classifica, il Leverkusen, e si cuce sulla maglia lo scudetto (+7 dalla seconda).

Toni Kroos: talento Made in Germany

E’ ancora troppo giovane e noi abbiamo il compito di proteggerlo, non di farlo sentire una sorta di superstar. Ora deve soltanto pensare a giocare a calcio, noi penseremo al resto.

Questa la dichiarazione di Uli Hoeness, ex calciatore ed attualmente dirigente del Bayern Monaco, riguardo all’astro nascente del calcio tedesco, Toni Kroos. Ed in effetti questo ragazzino di 18 anni ha tutte le carte in regola per diventare una superstar, proiettato verso un futuro di sicuro successo sia nella squadra di club che i nazionale.

Enfant prodige del calcio tedesco, sin da piccolo si è messo in evidenza, mostrando doti che i coetanei potevano solo sognare. L’esplosione a 16 anni, con la nazionale Under 17, dove segna 18 gol in 36 partite, attirando l’attenzione dei club di mezza Europa. Lo acquisterà il Bayern, strappandolo alla concorrenza di Chelsea, Shalke 04 e Werder Brema, che avevano insistentemente chiesto il cartellino del ragazzo.

Bundesliga: Il Bayern cade con l’ultima in classifica

Il campionato tedesco si riapre e si richiude in 24 ore. Nell’anticipo di sabato la corazzata del Bayern Monaco cade pesantemente in casa dell’ultima in classifica, l’Energie Cottbus. Appaiono lenti e svogliati Toni e compagni, e così i padroni di casa ne approfittano dopo soli 18 minuti con Jelic. Il Bayern sembra risvegliarsi, e avrebbe anche l’occasione di pareggiare, se Ribery non sbagliasse il calcio di rigore. A quel punto gli uomini di Prasnikar ci credono e raddoppiano dopo pochi minuti ancora con Jelic. L’impresa è fatta, i bavaresi non riescono a segnare e l’Energie si toglie sorprendentemente dal fondo della classifica.

Occasione irripetibile per il Werder Brema, che potrebbe arrivare a 4 punti dalla vetta. Ma sarà per l’inesperienza, o per l’emozione di riaprire il campionato, fatto sta che i verdi di Germania vanno a sbattere contro il muro che il Wolfsburg presenta al Weserstadion. Sono bravi gli ospiti a non scoprirsi e a non correre tanti rischi, e riuscendo a trovare il gol in apertura di ripresa, riaccendendo la speranza di una qualificazione in Europa.

Bundesliga: Toni e Ribery valgono uno scudetto

Mancano poco più di 10 partite al termine della stagione nei principali paesi europei, e a parte in Inghilterra, negli altri campionati sembrerebbe che lo scudetto sia già assegnato.
In Germania tocca al Bayern di Luca Toni portare a casa la vittoria che probabilmente consegna il 21esimo titolo alla squadra bavarese.
Sono bastati un gol per tempo (Toni + Ribery) per aver ragione di un Kalsruhe troppo rinunciatario, nonostante il suo quinto posto, e i 7 punti di distacco dal Werder adesso sembrano incolmabili.

Anche perchè, oltre ad avere in squadra 11 fuoriclasse, tra cui la punta italiana capocannoniere con 14 reti, la concorrenza sembra stentare. La partita tra Werder e Stoccarda sembrava dovesse incanalarsi in una sola direzione dato che la ex squadra di Trapattoni non aveva più nulla da chiedere al campionato, mentre Diego e compagni erano alla caccia del Bayern. E il gol di Almeida dopo solo 9 minuti stava dando ragione ai pronostici, fino al ventesimo, quando Gomez (tripletta per lui) ha segnato il gol che ha dato una sterzata alla gara, portando alla fine al punteggio tennistico di 6-3.

Bundesliga: si delineano le gerarchie del campionato

Riprende la corsa del Bayern Monaco di Luca Toni. Dopo la piccola battuta d’arresto della scorsa settimana, è bastata una rete dell’altro cannoniere, Miroslav Klose, per aver ragione di uno Schalke 04 che non ha mai impegnato i bavaresi. Al Bayern mancava Van Bommel, che si è beccato tre giornate di squalifica per il gesto dell’ombrello (non una novità per lui) della scorsa partita, ma di certo a Monaco non hanno i giocatori contati.

Il Werder intanto cerca di rimanere agganciato al Bayern, per non considerare già chiuso il campionato a 12 turni dalla fine, e lo fa con un secco 2-0 contro un modesto Borussia Dortmund. Di Rosemberg i due gol dei biancoverdi che tengono ancora viva una Bundesliga che, se la scorsa settimana sembrava molto equilibrata, adesso pian piano sta prendendo una fisionomia. Infatti la corsa ai due posti utili per la qualificazione in Champions sembrano già assegnati, visto lo strapotere del Bayern (difficilmente scalzabile dal primo posto) e l’ottimo momento del Werder, ma soprattutto grazie al fatto che dietro non tengono il passo.

Bundesliga: solo 1-1 per il Bayern, ma è sufficiente per la volata

Se la classifica si potesse rovesciare, l’ultima giornata di Bundesliga avrebbe avuto più senso.
Caso più unico che raro a livello europeo, a parte i pareggi, ogni vittoria che c’è stata, è stata conquistata dalla squadra sfavorita, almeno guardando la classifica.
Questa occasione è vista bene dagli amanti del calcio che prediligono l’incertezza alla marcia solitaria di alcune squadre, e al momento il campionato tedesco dà questa opportunità.

Al primo posto, ovviamente troviamo il Bayern Monaco, che nonostante il suo attacco stellare non va oltre l’1-1 con l’Amburgo. Certo, gli avversari non erano di primo pelo, dato che sono in piena lotta per la Champions, ma da un attacco con Toni, Podolski e Klose ci si sarebbe aspettato di più, anche perchè a salvare la faccia a Klinsmann ci ha pensato Ze Roberto, un difensore.
Quando poi hai in squadra uno scriteriato come Van Bommel che si fa ammonire per aver applaudito ironicamente l’arbitro per avergli fischiato un fallo inesistente, e poi si becca la seconda ammonizione nonappena il direttore di gara si gira, per avergli fatto il gesto dell’ombrello, si capisce che forse tutta questa serenità in casa Bayern non c’è, e che forse la forza della rosa rimane solo sulla carta.

Pes 2008, bello ma povero

Secondo appuntamento con la rubrica sui migliori videogiochi di calcio del 2008.
Dopo aver parlato di Fifa, viene naturale occuparci per questo secondo appuntamento del suo concorrente Pes.

Come avevamo già detto la scorsa settimana, i programmatori della Konami ci hanno voluto regalare un videogioco dalla grafica quantomai perfetta. Giocare una partita sul campo è a dir poco eccezionale. La grafica facciale è la più somigliante delle ultime versioni, e (dettaglio non da poco) i calciatori si riconoscono anche durante il match, e non soltanto nelle inquadrature da vicino come avviene in Fifa.
Anche lo stile di gioco è sempre il migliore, con i comandi che sono sempre gli stessi ormai da 5 anni, e che fanno di Pes il videogioco più semplice da imparare a manovrare, e anche il più divertente.

La favola di Ivan Klasnic

Una favola a lieto fine, di quelle che scaldano il cuore e fanno bene al calcio. E’ la favola di Ivan Klasnic, tedesco di nascita che sceglie di giocare per