Quanti Macheda in giro per l’Europa…

E’ trascorso qualche giorno da quando un ragazzino italiano ha incantato la platea dell’Old Trafford, regalando ai tifosi dello United un gol di classe assoluta e alla propria squadra una vittoria sul filo di lana. Da allora in Inghilterra non si fa che parlare di lui, di questo ragazzotto classe 1991 che qualche tempo fa lasciò la capitale, sponda biancazzurra, per trasferirsi con tutta la famiglia in quel di Manchester.

Ma di Federico Macheda ce ne sono tanti in Premier League ed è curioso che se ne parli solo adesso, come se i presidenti dei vari club italiani si siano improvvisamente svegliati, incolpando gli stranieri di furto e immoralità.

La verità è che le società straniere hanno il coraggio di investire sui giovani, mentre in Italia si preferisce puntare sull’usato sicuro o sul grande nome arrivato da lontano. In Inghilterra, ad esempio, c’è un progetto che implica la presenza delle famiglie in loco con tanto di casa e lavoro per i parenti. Ai ragazzi poi viene data la possibilità di studiare e di inserirsi al meglio nel nuovo contesto.

Miralem Pjanić: seguendo le orme di Zidane

Ancora un Miralem proveniente dai balcani. Questo di cognome fa Pjanić ed è già una bella realtà del calcio professinistico internazionale. 18 anni appena compiuti, ma la classe è quella di un veterano del pallone, nonostante i margini di miglioramento siano ancora molto ampi.

La sua è la storia dell’emigrante, dalla Bosnia in guerra al tranquillo Lussemburgo, dove comincia a tirar calci al pallone sotto gli occhi di papà Fahrudin (anch’egli calciatore) che cerca di insegnargli i primi segreti del mestiere.

A tredici anni si trasferisce al Metz, squadra nella quale fa tutta la trafila delle giovanili, prima di approdare alla nazionale Under 17 del Lussemburgo, mettendosi in luce come uno dei migliori giocatori dell’Europeo. Da lì cominciarono a piovere titoli sui giornali ed apprezzamenti degli addetti ai lavori, nonché il corteggiamento da parte della nazionale francese, interessata a convocarlo come naturalizzato.

Nicklas Bendtner: un gigante tra i volti nuovi

Continua la nostra carrellata di volti nuovi alla ricerca dell’affare da proporre ai vari presidenti disposti ad investire sul futuro. In realtà, stavolta parliamo di un nome già conosciuto nel panorama calcistico internazionale, ma vista la giovane età (20 anni), merita sicuramente un posto in questa categoria.

Stiamo parlando di Nicklas Bendtner, gigante danese in forza all’Arsenal, che ha già riempito pagine e pagine di giornali con le sue imprese. I Gunners lo hanno scovato a Copenhagen, quando aveva appena 16 anni e non si sono lasciati sfuggire l’occasione di portarlo in Inghilterra.

Prestato al Bimingham la scorsa stagione, Nicklas ha avuto modo di mettersi in mostra in un campionato duro come quello della seconda divisione inglese, andando a segno per undici volte e contribuendo alla promozione della squadra in Premiership.

Eden Hazard, il volto nuovo del calcio europeo

Ancora volti nuovi su queste pagine, nella speranza che qualcuno dei campioncini, che vi andiamo via via proponendo, possa un giorno affermarsi a livello planetario, dandoci la possibilità di scoprirci talent-scout e ssendo stati tra i primi ad individuarlo.

Finora in questa rubrica ci siamo occupati quasi esclusivamente di calciatori sudamericani, poiché è in quella parte di mondo che gli osservatori vanno a pescare più di frequente, visto l’alto tasso tecnico presente.

Generalmente i giovani talenti europei restano tagliati fuori da questo giro di compravendita, soprattutto perché li si lascia liberi di crescere nei propri club, prima di fargli fare il grande salto in squadre blasonate. Ma questo non significa che da noi non ce ne siano, basta guardare un qualunque Europeo Under 17 o Under 20.