Bari, pagati gli stipendi arretrati ma la penalizzazione arriva lo stesso

Altri tre punti di penalizzazione graveranno a breve sulla classifica del Bari. Una società a pezzi che barcolla tra le minacce di addio di Matarrese ed i fantomatici imprenditori che si vedono e non si vedono sta per ricevere, a suo dire ingiustamente, un’ulteriore penalizzazione, dopo i punti che le sono stati sottratti nei mesi scorsi.

La vicenda del Bari è destinata, oltre che a far discutere, anche a creare un pericoloso precedente. Ma cosa è successo? Com’è noto, la società aveva grossi problemi finanziari sin dallo scorso campionato quando diversi mesi di stipendi non furono pagati. Per questo fu penalizzata di 2 punti ad inizio stagione. A novembre però entrò in vigore una nuova regola che penalizzava ulteriormente le società indietro con i pagamenti.

Bari: si rischia il fallimento?

Foto: AP/LaPresse

Una prima pugnalata alle spalle dei tifosi del Bari, che nell’ultimo anno ne hanno ricevute tante, l’ha data la cordata di imprenditori baresi che si sta piano piano defilando. De Gennaro ne è uscito, Ladisa quasi, e alla fine tutto potrebbe saltare, facendo mancare i fondi che servono per risolvere la situazione di empasse (devono essere versati 6 milioni di euro di arretrati, altrimenti si rischia grosso).

La seconda pugnalata arriva dai calciatori più rappresentativi, Barreto e Almiron, ma anche Ghezzal, Rudolf o Romero che hanno rifiutato di spalmare il proprio contratto in più mensilità e non hanno nemmeno accettato un compromesso con la società. Intanto Matarrese è costretto a destreggiarsi anche con il Comune per le pendenze sullo stadio San Nicola, e sicuramente si starà pentendo di non essere riuscito a cedere la squadra anni fa quando ne ha avuta l’opportunità.

Bari: entro martedì una cordata di imprenditori può salvare la società

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Rimandato di 4 giorni il destino del Bari. Siamo ormai sul filo di lana, il 15 maggio scade il termine per il pagamento degli emolumenti arretrati per calciatori e staff, e l’attuale società non è ancora sicura di riuscire a coprirli. Per questo diventa fondamentale che il Bari acquisisca nuovi capitali, e questi potrebbero arrivare dalla cordata di imprenditori locali (Vito De Gennaro, Vito Ladisa e Pasquale Guastamacchia), decisi ad entrare nel club non acquistando l’intero pacchetto, ma almeno una parte di esso.

La famiglia Matarrese infatti, dopo 30 anni di potere incontrastato nella società, non ce la fa più con le sue forze a sostenere le spese. Gli stipendi di gennaio, febbraio e marzo non sono stati versati e, se non lo saranno nemmeno dopo il 15 maggio, in via Torrebella arriverebbe una multa salata e una penalizzazione di almeno un punto in classifica. Almeno su questo non ci sono problemi, visto che la squadra è già retrocessa matematicamente.

Bari: Ventura ad un passo dal licenziamento, si cerca il sostituto

Ancora non è ufficiale, ma ci manca davvero poco. Nonostante Matarrese continuasse a ribadire che il Bari continuerà con Ventura anche in caso di retrocessione, da ieri molte voci davano come pericolante l’allenatore rivelazione della scorsa stagione. Probabilmente a pesare sono stati due episodi, e cioè le minacce al presidente di un gruppo di pseudo-tifosi ubriachi, che dopo la sfida contro il Brescia gliene hanno dette di tutti i colori direttamente sotto casa, e la dura contestazione alla squadra dell’ultimo allenamento di ieri, quando il tecnico è stato obbligato a lasciare il campo scortato dai carabinieri.

E’ evidente che con questo clima non si può andare avanti, ed i 14 punti a 14 giornate dal termine sono un peso che rende tutto più complicato. Eppure è un vero peccato, visto che chi ne capisce di calcio sa che il Bari non meriterebbe quella situazione di classifica visto che gioca meglio della metà delle squadre di Serie A, ma questa è solo un’annata storta in cui fai 10 tiri a partita e non segni, e basta che gli avversari tirino una volta per vincere la partita.

Il Bari si consola con Ventura

Ci ha messo poche ore Matarrese a consolarsi dalla delusione datagli da Antonio Conte e ha già trovato il sostituto. Sarà Giampiero Ventura, ex allenatore del Pisa, che dopo una

Alla scoperta dell’oggetto del desiderio di mezza serie A: Davide Lanzafame

Lo scorso anno era considerato una delle migliori promesse del calcio italiano. Era stato mandato in serie B a farsi le ossa, ma all’inizio, tra i molti guai societari del Bari, si era un pò perso. Ironia della sorte, dopo gli anni fantastici con la primavera della Juventus, in cui era diventato anche capocannoniere del campionato, aveva fatto il suo esordio in prima squadra proprio contro il Bari, e a promozione acquisita.

E così, probabilmente per l’arrivo di Perinetti, ex direttore sportivo bianconero, alla corte di Matarrese, Lanzafame finisce a Bari, dove il suo rapporto non idilliaco con Materazzi lo porta anche a finire in panchina. Ora a distanza di 8 mesi sembra che sia più appetito di Ronaldinho ed è arrivato anche alla nazionale Under 21.