Calciomercato Juventus: Krasic, Iaquinta e Kasami

Milos Krasic è ancora un giocatore della Juventus. La sua partenza però è solo rinviata, visto che è interessato al giocatore lo Zenit San Pietroburgo, ed in Russia il mercato è aperto fino a fine febbraio.

Non è detto però che il giocatore parta in questa sessione di mercato, visto che lui non vuole essere ceduto con la formula del prestito, e nemmeno la Juventus sembra propendere per questa soluzione. Il problema ora è se lo Zenit farà un’offerta che la società bianconera riterrà congrua – dovrebbe essere nell’ordine dei dieci milioni di euro. Se non dovesse succedere, il giocatore rimarrebbe in bianconera fino alla fine della stagione, per poi trovarsi con calma una destinazione in estate.

Calciomercato Juventus, Iaquinta: “Vado a Cesena, ma sogno il ritorno”

Avrebbe pagato di tasca propria per restare in maglia bianconera e contribuire ai successi della Juventus, ma Vincenzo Iaquinta non rientrava nei iani di Antonio Conte ed è stato quindi “costretto” ad accettare il prestito al Cesena pur di tornare ad assaporare il clima del calcio giocato:

Purtroppo ho avuto tanti problemi ma ora li ho risolti, ho lavorato due mesi con una persona che mi ha messo a posto e toccando ferro va tutto bene. La proposta più concreta è stata quella del Cesena ed alla fine ho scelto di andare lì.

Calciomercato Juventus, Iaquinta al Cesena, è Padoin il colpo a centrocampo

Tutto nelle ultime ore. Dopo essersi liberata di Amauri e Toni, la Juventus riesce a cedere anche l’altro attaccante “in esubero”. Si tratta di Vincenzo Iaquinta che va a giocare a Cesena. L’attaccante calabrese sembrava destinato al Novara, ma all’ultimo momento si è deciso per la Romagna. La cessione arriverà sotto la forma del prestito, anche se non sono ancora state chiarite le modalità, cioè se sarà oneroso o meno, se con diritto o obbligo di riscatto.

Ma è a centrocampo che si svolge la partita più importante. Perso Nainggolan, che Cellino ha promesso a giugno, la Juve farà sicuramente a meno anche di Pizarro. Con un blitz ieri sera il Manchester City se l’è aggiudicato. E’ arrivata nella sede della Roma la richiesta di un prestito secco per il cileno, e sia la società che il calciatore hanno subito accettato. A breve la firma.

Calciomercato Juventus: sempre più chiarezza sulle cessioni, molta confusione sugli acquisti

Quasi come se la Juve avesse a disposizione fondi infiniti, sembra scatenata su una ventina di giocatori da ingaggiare. Intanto però, con il mercato che sta per riaprirsi (mancano poco più di due settimane), l’unica certezza è sulle partenze.

Di sicuro non faranno più parte del progetto-Juve Iaquinta, Amauri e Toni. Per l’attaccanta calabrese ci sono Novara, Lecce e Cesena, sull’italo-brasiliano ci sono Tottenham, Fulham ed altri club al di fuori dell’Italia, su Toni invece ci sarebbe forse la Fiorentina, se Gilardino venisse ceduto, altrimenti potrebbe finire negli Stati Uniti o addirittura in Brasile.

Juve: Amauri rifiuta la Turchia e finisce fuori rosa

E non se ne vogliono andare, recitava il titolo di un vecchio film, che trova oggi la migliore reinterpretazione in alcuni giocatori della Juventus, che proprio non ne vogliono sapere di lasciare la Mole Antonelliana per trasferirsi sotto altri cieli. L’attore principale del remake è Amauri, protagonista nelle ultime settimane di un paio di rifiuti eccellenti che hanno indispettito non poco la dirigenza della Juventus.

Il passaggio all’Olympique Marsiglia sembrava cosa fatta, ma l’italo-brasiliano si è opposto con tutte le forze al trasferimento, nella speranza di poter dimostrare a Conte di essere ancora utile alla causa bianconera. Il “no, grazie” del tecnico, anche se non arrivato a mezzo stampa, ha spedito l’attaccante verso il mercato turco, visto che da quelle parti la chiusura delle trattative è posticipata al 5 settembre. Il Trabzonspor ha puntato forte sul capriccioso giocatore bianconero, ma Amauri ha rispedito ancora una volta l’invito al mittente, inguaiando di fatto i piani della Vecchia Signora.

Juventus: i capricci dei calciatori costano 12 milioni

Non solo Amauri.  Il problema della Juve si chiama rosa larga, un’opportunità che di solito va bene per chi è impegnato nelle coppe, ma per una squadra che disputa solo il campionato e la coppa Italia è un lusso che non ci si può permettere. Specialmente dopo aver speso 86 milioni di euro nel mercato ed averne incassati appena 14.

Come illustravamo ieri, Marotta si è sfogato duramente contro Amauri, attaccante che sa benissimo di essere relegato a terza o quarta scelta in bianconero, ma che club come Parma e Palermo avrebbero preso volentieri, e che è stato in grado persino di rifiutare l’Olympique Marsiglia, una squadra che, a livello internazionale, ha un peso non indifferente.

Fantacalcio: il 2010 finisce incerottato

Foto: AP/LaPresse

L’ultima giornata di campionato del 2010 sarà una delle più complicate, ai fini del Fantacalcio, di tutto l’anno. I calciatori di Fiorentina e Inter non saranno disponibili perché i nerazzurri sono impegnati nel Mondiale per Club, a meno che non si voglia ottenere un 6 politico, mentre anche le altre squadre non se la passano bene.

Infortuni e squalifiche obbligheranno molto le scelte dei Fantallenatori, e così diventerà quasi impossibile puntare sui calciatori di Bari, Bologna, Catania e Lazio, con anche Roma e Sampdoria messe piuttosto maluccio. Vediamo dunque di costruire una rosa degna di una giornata di Fantacalcio.

Serie A 12a giornata: Juventus – Roma 1-1

Foto: AP/LaPresse

Anticipo della dodicesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Roma 1-1
Reti: 35′ pt Iaquinta (J), 49′ pt rig. Totti (R)

Buon colpo d’occhio all’Olimpico: se non è tutto esaurito, poco manca. Juventus e Roma si sfidano nel secondo degli anticipi della dodicesima giornata e vanno ad aggiungere l’ennesimo tassello a una sfida che – puntuale come le tasse – ogni anno non passa mai inosservata. Gara sentita dalle società, dalle tifoserie e dagli stessi calciatori: troppi gli intrecci recenti e meno recenti che hanno alimentato la rivalità tra bianconeri e giallorossi, ultimo in ordine temporale lo sbarco sotto la Mole del romanista Aquilani, schierato da Del Neri nel centro della mediana (in coppia con Felipe Melo).

Ranieri spariglia le carte e decide di concedere un turno di riposo a Borriello, che parte in panchina: capitolini con Totti quale terminale offensivo, Vucinic e Menez a supporto, Greco ancora nell’undici di partenza insieme a Simplicio. Il tecnico juventino opta per Sorensen sull’esterno destro di difesa e spedisce Del Piero in panchina preferendogli Iaquinta e Quagliarella. Passa poco più di un minuto e Menez si rende protagonista di un fallo evitabile e duro su Grosso: scatta il primo giallo, giusto, da parte di Rizzoli che cerca di esplicare la linea di condotta con puntualità.

Iaquinta, esultanza polemica e scuse

Correva il minuto numero 77 di UdineseJuventus, quando Vincenzo Iaquinta segnava la rete del 4-0 per i bianconeri di Torino di fronte al pubblico che fu suo per diverse stagioni. Esultanza contenuta, come lo era stata quella dell’altro ex, Quagliarella, in occasione della rete del 2-0? Nient’affatto, perché il campione del mondo si lasciava andare ad una gioia rabbiosa, esagerata, polemica nei confronti dello Stadio Friuli. Una scena non apprezzata dal patron Pozzo, che a fine gara ha fatto sentire la propria voce, dicendosi amareggiato dal comportamento dell’ex pupillo:

Iaquinta mi ha deluso: in 25 anni non ho mai visto una simile mancanza di rispetto. Abbiamo preso Iaquinta che era un povero ragazzo. Lo abbiamo scovato in serie C, nel Castel di Sangro, lo abbiamo cresciuto, lanciato nel grande calcio, pagato puntualmente e profumatamente e poi venduto alla Juve. Non meritavamo un trattamento del genere.

Diego: l’Amburgo vuole riportarlo in Bundesliga

 Sembra già finita l’avventura italiana di Diego, che dopo un solo anno potrebbe tornare in Bundesliga. Sul trequartista bianconero c’è l’interesse dell’Amburgo, squadra che spalancherebbe le porte al brasiliano.

Diego è l’ago della bilancia del mercato della Juventus, che nelle settimane passate ha provato a inserirlo nella trattativa con il Wolfsburg per Dzeko. Ago della bilancia perché la dirigenza della Vecchia Signora vuole monetizzare non poco dalla sua cessione per non mettere a bilancio una minusvalenza.