Fifa Street 3: lo spettacolo che supera la realtà

Finora abbiamo sempre preso in considerazione i classici giochi di calcio. Prima abbiamo analizzato i simulatori, poi i manageriali. Vediamo ora di uscire dagli schemi, e analizzare un titolo tutto nuovo.
Stiamo parlando di Fifa Street, arrivato alla terza edizione, ma che solo ora comincia a diffondersi nelle case degli appassionati.

Il primo punto di forza del gioco della Ea Big (della famiglia Ea Games) è il fatto che può andar bene anche per quei giocatori che non sono esperti di calcio, ma a cui piace la spettacolarità.
Infatti dimenticatevi i vecchi schemi, il catenaccio o la rete di passaggi. Con Fifa Street tutte le leggi del calcio sono rivoluzionate, e a volte anche quelle di gravità.
La regola basilare del calcio moderno è stata cancellata. Infatti non ci saranno ad affrontarsi due squadre da 11 giocatori, ma da 5. Non si tratta però di un torneo di calcetto, ma del vero e proprio calcio che i ragazzini imparano da piccoli, giocando su una strada, dove si corre sull’asfalto o sulla sabbia di una spiaggia, e si prendono come porte i cancelli delle case.

E’ tornato Scudetto, ma deve recuperare il tempo perso

Correva l’anno 1997 e nel mondo nasceva il primo videogioco manageriale sul calcio. I più esperti se lo ricordano come il videogioco che li teneva svegli la notte e li faceva discutere il giorno dopo con gli amici a scuola su chi stesse facendo la carriera migliore. Sicuramente avrete capito che stiamo parlando del mitico Scudetto, che però putroppo oggi ha preso il nome di Championship Manager.

Dopo gli anni d’oro a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio, ci sono stati problemi di passaggio degli sviluppatori dai System Interactive ai Beautiful Game Studios, e il gioco ne ha risentito parecchio. Anche perchè in quegli anni hanno cominciato a svilupparsi anche altri manageriali come Fifa Manager e Football Manager, che hanno assorbito la maggior parte della clientela che prima Scudetto aveva monopolizzato.

Così, dopo tanti anni di titoli più o meno sufficienti, eccone uno leggermente superiore ai precedenti. Championhip Manager 2008 sembra aver imparato dai suoi allievi, e ha inserito novità che nemmeno loro hanno potuto immaginare. Ma andiamo con ordine.
La cosa che più interessa un giocatore-manager è senza dubbio la consistenza del database. Per chi ha giocato ai precedenti episodi, questo piacerà senz’altro, dato che c’è il 25% di giocatori in più, mentre per chi è abituato ad altri titoli, questo resta ancora relegato nei bassifondi della classifica, dato che può schierare “solo” 27 campionati. A compensare tutto ciò c’è la possibilità di scovare in giro per il mondo numerosi talenti che vi faranno per un attimo dimenticare il terreno verde.

Fifa Manager, il videogioco degli esperti

Malati di calcio di tutto il mondo, unitevi. E’ uscito il gioco che fa per voi.
Per capirci vi dò soltanto un numero: 75000. Questo è il numero di calciatori presenti in Fifa Manager 08. Senza contare quelli potenziali, che sono praticamente infiniti.
Se ancora non siete convinti, vi dò un’altra cifra: 24. Sono i campionato spagnoli che il gioco riporta, più 9 di quelli inglesi, e 10 di quelli italiani. Si arriva anche ad avere il database della 3^ categoria regionale italiana, e le primavere e le squadre dilettanti di ogni club.
E’ abbastanza?

Il gioco è, come avrete capito, manageriale, nel senso che predilige più l’aspetto logistico del calcio, che non quello pratico, di cui si occupa il cugino Fifa 08.
Voi sarete un illustre sconosciuto che si avvicina al calcio, e dovrà decidere se fare solo l’allenatore, solo il manager, o il factotum, cioè occuparsi anche di merchandising, strutture del club, e altro.

Pes 2008, bello ma povero

Secondo appuntamento con la rubrica sui migliori videogiochi di calcio del 2008.
Dopo aver parlato di Fifa, viene naturale occuparci per questo secondo appuntamento del suo concorrente Pes.

Come avevamo già detto la scorsa settimana, i programmatori della Konami ci hanno voluto regalare un videogioco dalla grafica quantomai perfetta. Giocare una partita sul campo è a dir poco eccezionale. La grafica facciale è la più somigliante delle ultime versioni, e (dettaglio non da poco) i calciatori si riconoscono anche durante il match, e non soltanto nelle inquadrature da vicino come avviene in Fifa.
Anche lo stile di gioco è sempre il migliore, con i comandi che sono sempre gli stessi ormai da 5 anni, e che fanno di Pes il videogioco più semplice da imparare a manovrare, e anche il più divertente.