Correva l’anno 1997 e nel mondo nasceva il primo videogioco manageriale sul calcio. I più esperti se lo ricordano come il videogioco che li teneva svegli la notte e li faceva discutere il giorno dopo con gli amici a scuola su chi stesse facendo la carriera migliore. Sicuramente avrete capito che stiamo parlando del mitico Scudetto, che però putroppo oggi ha preso il nome di Championship Manager.
Dopo gli anni d’oro a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio, ci sono stati problemi di passaggio degli sviluppatori dai System Interactive ai Beautiful Game Studios, e il gioco ne ha risentito parecchio. Anche perchè in quegli anni hanno cominciato a svilupparsi anche altri manageriali come Fifa Manager e Football Manager, che hanno assorbito la maggior parte della clientela che prima Scudetto aveva monopolizzato.
Così, dopo tanti anni di titoli più o meno sufficienti, eccone uno leggermente superiore ai precedenti. Championhip Manager 2008 sembra aver imparato dai suoi allievi, e ha inserito novità che nemmeno loro hanno potuto immaginare. Ma andiamo con ordine.
La cosa che più interessa un giocatore-manager è senza dubbio la consistenza del database. Per chi ha giocato ai precedenti episodi, questo piacerà senz’altro, dato che c’è il 25% di giocatori in più, mentre per chi è abituato ad altri titoli, questo resta ancora relegato nei bassifondi della classifica, dato che può schierare “solo” 27 campionati. A compensare tutto ciò c’è la possibilità di scovare in giro per il mondo numerosi talenti che vi faranno per un attimo dimenticare il terreno verde.