Dieta e calcio: Tottenham, Chelsea e Vasco a tavola

Ogni sportivo che si rispetti deve seguire delle precise regole alimentari: lo insegnano i nutrizionisti sin dalle giovanili, invitando i ragazzi a non eccedere nell’uso di determinati alimenti e a preferirne degli altri. Recentemente in Inghilterra è uscito addirittura un opuscolo contenente 13 ricette consigliate da altrettanti calciatori, dall’orata di Steven Gerrard fino alla pasta alla siciliana di Cannavaro.

Una dieta fatta di alimenti sani, che però non tutti possono permettersi il lusso di seguire alla lettera (e non per una questione economica). Pensate ad esempio ai giocatori del Tottenham costretti da Juande Ramos a seguire un rigido regime alimentare, tanto che lo scorso inverno la squadra aveva perso qualcosa come 50 chili.

Ma ora la storia va avanti da troppo tempo ed in casa Spurs qualcuno comincia a manifestare una certa insofferenza e le lamentele arrivano fino alle pagine dei giornali. A lamentarsi è un calciatore della rosa di Ramos (rimasto anonimo per paura di ritorsioni “alimentari”) che denuncia la situazione dalle pagine del Sun.

Terribile confessione di Jardel: “Sono un cocainomane”

Ve lo ricordate Mario Jardel? Sicuramente i tifosi del Milan si. Fu lui l’artefice dell’eliminazione dalla Champions sul finire degli anni ’90, quando lo incontrarono prima con la maglia del Porto e poi con quella del Galatasaray. Ora, a 35 anni e con due scarpe d’oro nella sua bacheca, la confessione scioccante: “Sono un cocainomane“.

La dichiarazione è avvenuta in diretta in un’intervista della tv nazionale brasiliana “Globo“, che ha raggiunto il calciatore che, attualmente senza una squadra, si sta allenando da solo, in attesa di un ingaggio.

Romario va in pensione!

Stavolta sembra proprio che l’avventura agonistica di Romario de Souza Faria sia giunta al capolinea. Ha promesso più e più volte di appendere gli scarpini al chiodo, ma poi la voglia di giocare ed il desiderio di raggiungere i 1000 gol in carriera lo hanno convinto a restare ancora sul rettangolo di gioco.

Ora ha 42 anni e nulla più da dimostrare: forse è il momento più opportuno per dare l’addio ad una professione che gli ha regalato molto, sin dall’esordio tra i professionisti con il Vasco da Gama nel lontano ’85. Da lì una serie di squadre si sono assicurate le sue altissime prestazioni sia in sudamerica che in Europa: PSV Eindoven, Barcellona, Flamengo, Valencia e Fluminense. Tentò addirittura l’avventura in Qatar, che non gli valse successi e allori, ma fior di quattrini nelle tasche: tre partite, nessun gol e ben 1,7 milioni di dollari in più sul conto in banca!

Può vantare anche un’esperienza nel soccer americano, con il Miami FC, ed una con l’Adelaide United, squadra australiana, per la quale giocava la domenica, tornando poi di corsa in Brasile, dove lo attendeva una squadra di serie C, per l’incontro del giovedì: dodici ore di fuso orario e due incontri a settimana per raggiungere più facilmente quota 1000!

Edmundo vuole tornare al Vasco Da Gama

Casa dolce casa! E’ il sogno di molti giocatori chiudere la carriera laddove l’avevano iniziata, sentirsi a casa, per rivivere emozioni provate quando erano poco più che adolescenti.

E’ il sogno di Fabio Cannavaro ed Alessandro Nesta -tanto per restare in casa nostra- partiti rispettivamente da Napoli e Roma (sponda biancazzura), per cercare il successo in squadre più ambiziose, ma col cuore sempre lì, al San Paolo per il napoletano, all’Olimpico per il laziale.

E’ il sogno anche di una vecchia conoscenza del calcio italiano, ricordato più per le sue intemperanze che per la sua grandezza, sia pure indiscutibile: Edmundo, meglio noto agli appassionati come “O animal”, soprannome che la dice lunga sul suo comportamento dentro e fuori dal campo.