Sorteggi Mondiale 2014, ecco gli otto gironi

Mancano ancora sei mesi abbondanti al fischio d’inizio del Mondiale brasiliano del 2014, ma è già tempo di affilare le armi in vista della kermesse più importante a livello planetario. L’urna non è stata particolarmente benevola con la Nazionale azzurra, un po’ per demerito dell’allegra brigata di Prandelli (i pareggi con Danimarca ed Armenia le hanno impedito di qualificarsi come testa di serie) ed un po’ per la prepotenza di Michel Platinì, bravo ad escogitare un decreto salva-Francia, destinata a finire in un girone di ferro e finita poi in un gruppo particolarmente facile.

Confederations Cup 2013, Italia – Uruguay 5-4 (d.c.r.)

L’Italia batte l’Uruguay e sale sul terzo gradino del podio nella Confederations Cup 2013, in attesa che Spagna e Brasile si giochino il primato nella kermesse. Prandelli rivoluzionava l’undici iniziale, dando spazio a giocatori che hanno giocato poco nella trasferta brasiliana. Fuori Pirlo, Bonucci, Giaccherini e Marchisio ed in avanti spazio ad El Shaarawy nella speranza che la sua freschezza potesse incidere sull’andamento della gara.

Italia – Uruguay Confederations Cup 2013, curiosità e statistiche

La finale di consolazione, quella che nessuno vorrebbe mai giocare, perché significa essere arrivati ad un passo dal sogno e dover invece lottare per il terzo gradino del podio. Ma tant’è. Italia ed Uruguay hanno lasciato strada a Spagna e Brasile, che stasera si giocheranno il primo gradino del podio nella Confederations Cup 2013. Gli azzurri e la Celeste si incontreranno invece per il bronzo e rimanderanno al mondiale le ambizioni di vittoria.

Brasile – Uruguay Confederations Cup 2013, curiosità e statistiche

La Confederations Cup 2013 entra nel vivo e propone lo scontro tra le migliori compagini del mondo. In attesa di Italia – Spagna, in programma domani, va in scena la prima semifinale della kermesse, con Brasile ed Uruguay pronte a darsi battaglia per conquistare un posto nella finalissima. Neymar contro Cavani, ma non solo, in questa attesissima sfida che vede scendere in campo due delle migliori realtà del calcio sudamericano, con non pochi aneddoti relativi alla storia passata.

Olimpiadi 2012, Gran Bretagna ok, fuori l’Uruguay di Cavani

SI conclude non senza sorprese la fase a gironi delle Olimpiadi 2012. A far scalpore è soprattutto l’eliminazione dell’Uruguay di Edinson Cavani, che nella terza ed ultima giornata del girone cercava il riscatto dalla sconfitta contro il Senegal di qualche giorno fa. Passano il turno invece i padroni di casa, opposti questa sera proprio ai sudamericani, mentre il Senegal sull’altro campo impattava contro gli Emirati Arabi, conquistando la qualificazione come secondo della classe.

Napoli, Cavani vuole le Olimpiadi

Edinson Cavani rinuncia alle vacanze estive e si candida per le Olimpiadi londinesi. L’attaccante del Napoli vuole contribuire alla causa dell’Uruguay e cercare di mettere in bacheca un latro trofeo, dopo l’ultima Coppa America conquistata.

Prandelli chiama Abate e lascia fuori Di Natale

E’ tempo di esperimenti per Cesare Prandelli, che di colpo si è ritrovato a dover fare a meno di due pezzi da novanta, Giuseppe Rossi ed Antonio Cassano, i quali nelle ultime uscite della nazionale italiana avevano rappresentato l’attacco titolare. Entrambi i calciatori sono fuori dai giochi almeno per 4-6 mesi ed al momento è difficile ipotizzare il loro pieno recupero in vista degli Europei del prossimo anno.

Il ct azzurro tenta allora di correre ai ripari, nella speranza di trovare delle valide alternative all’attacco titolare, nel caso in cui la coppia di “bassotti” non riesca a rientrare in tempo per la kermesse continentale del 2012. In questo senso Prandelli benedice la doppia amichevole della prossima settimana, quando l’Italia si troverà ad affrontare la Polonia e l’Uruguay. Per l’occasione, il ct rispolvera volti noti, come Matri e Pepe, e regala la gioia della prima convocazione in azzurro ad Abate. Nessuna speranza invece per Totò Di Natale, che continua a restare al di fuori del giro azzurro, nonostante la mole di reti siglate con la maglia dell’Udinese.

Inter: Forlan si ferma per 4 settimane

Brutta tegola in casa Inter, che perderà per diverse gironate Forlan, infortunatosi nel match dell’ Uruguay contro il Paraguay. L’attaccante interista ha giocato bene durante la partita, andando anche a

Cavani: “Sogno lo scudetto, ma ora penso solo all’Uruguay”

Non ha partecipare al successo netto (seppur contestato) del Napoli contro l’Inter nell’anticipo della sesta giornata di campionato, ma la marcia trionfale dei partenopei sia in campionato che in Champions League porta anche il suo nome. Edinson Cavani vuole migliorare il terzo posto raggiunto dal Napoli nella scorsa stagione e non ha problemi a pronunciare la parola scudetto:

A Napoli sto molto bene. Segnare gol è sempre importante per un giocatore e il pubblico partenopeo ci dimostra sempre il suo amore. Non possiamo chiedere di più. Sogno lo Scudetto? Sì certo. Lottare per lo Scudetto è uno dei miei sogni.

Uruguay – Paraguay 3-0: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

L’Uruguay torna a respirare l’aria del trionfo, aggiudicandosi il trofeo continentale più ambito, la Coppa America, che mancava nel suo palmares da ben 16 anni. Tanto è durato il desiderio della Celeste di mettere in bacheca la sua quindicesima coppa e di trasformarsi nella squadra più titolata d’America (fino ad oggi era prima a pari merito con l’Argentina).

Nel 2004 l’Uruguay si era dovuto accontentare della medaglia di bronzo, mentre nel 2007 non era riuscito ad andare al di là della quarta posizione, battuto nella finalina dal Messico. Ma stavolta la squadra allenata da Tabarez non si è lasciata sfuggire l’occasione di arrivare fino in fondo ed alla fine ha avuto la meglio, battendo nell’atto finale della competizione un Paraguay incapace di proporsi come valido sparring partner.

Coppa America 2011 all’Uruguay: Paraguay battuto 3-0

Foto: AP/LaPresse

Finale dell’edizione 2011 della coppa America
Uruguay-Paraguay 3-0
Reti:
12′ pt Suarez (U), 41′ pt e 44′ st Forlan (U)

Vincitore coppa America 2011: URUGUAY

Il tabellino

URUGUAY (4-4-2): Muslera; M. Pereira, Lugano, Coates, Cáceres; González, Pérez, Arévalo Rios, Á. Pereira; Forlán, Suárez. All. Tabarez
PARAGUAY (4-4-2): Villar; Piris, Da Silva, Veron, Marecos; Vera, Riveros, V. Caceres, Ortigoza; Valdez, Zeballos. All. Martino

Uruguay – Paraguay 3-0

Atto conclusivo della competizione giocata in Argentina che verrà ricordata in primo luogo per la debacle delle formazioni più attese, ovvero i padroni di casa di Leo Messi e compagni e il Brasile dei baby (ancora acerbi) fenomeni. Più sulla carta, ha recitato il campo, che nella realtà. Detto ciò, onore al merito di chi è riuscito ad arrivare fino in fondo: l’Uruguay, già vincitore di 14 edizioni della coppa America, e il Paraguay, che nell’arco della sua storia l’ha vinta solo due volte.

Celeste favorita d’obbligo: lo porta a dire il cammino tenuto nell’arco dell’intero torneo – con una crescita costante e notevole – e il fatto che gli uomini allenati da Tabarez hanno saputo mettere in mostra una coralità che al Paraguay è mancata. Di pancia e di carattere, dal canto loro, Valdez e connazionali si sono fatti largo mettendo a tacere la forza prorompente dell’attacco brasiliano e hanno sopperito con la tenacia a lacune tecniche che ancora sono evidenziate. Uruguay in campo senza Edinson Cavani ma con due punte di sicura affidabilità quali Luis Suarez e Diego Forlan.

Coppa America 2011: Perù – Uruguay 0-2

Foto: AP/LaPresse

Niente supplementari, per una volta. La prima semifinale Perù-Uruguay dura appena un tempo, visto che la ripresa è uno show uruguagio, che mette la squadra di Tabarez nel ruolo di favorita alla vittoria finale. Il Perù è squadra ostica, gioca come una provinciale, motivo per cui ha messo in difficoltà diverse nazionali sulla carta più forti come la Colombia ed il Cile, ma proprio come una provinciale, quando prende il gol, può dichiarare finita la sua partita.

Eppure i peruviani cominciano bene, con Vargas in gran forma che mette al centro i suoi soliti cross che fanno paura alla difesa avversaria. Le occasioni fioccano da una parte e dall’altra, e Suarez spreca almeno un paio di buone occasioni per la Celeste, mentre Muslera corre pochi rischi, ma non vive di certo una serata tranquilla.