Tutti vogliono Angelo Ogbonna, ma ancora nessuno ha presentato un’offerta degna di tal nome. Il centrale granata ha addosso gli occhi di mezza Europa, ma finora solo i “cugini” bianconeri si sono azzardati a dare delle cifre. Lo seguono infatti il Milan, l’Arsenal, il Bayern Monaco, ma anche più defilate Manchester United, Schalke 04, Liverpool, Everton e Fulham.
Urbano Cairo
Cairo: Ho visto un Toro che ha entusiasmato
Il presidente del Torino non può che essere soddisfatto e contento dell’ annata, dopo diversi anni di sofferenza, quest’anno la squadra sotto la guida di Ventura sembra aver trovato la quadratura e si invola verso la serie A, essendo in testa con 23 punti in nove partite e unica squadra di serie B ancora imbattuta. Il presidente ha parlato del bel gioco, della partita di ieri, dei bilanci e dello stadio.
In queste prime nove partite abbiamo visto un Toro che ha entusiasmato, ha fatto gioire i tifosi ed è una bella notizia, ma oggi è ancora troppo presto per esaltarsi, è passato solo un quinto del campionato. Il vantaggio in B serve a poco, purtroppo ho esperienze in questi due ultimi anni e bisogna mantenere i piedi per terra
Cairo ha quindi smorzato gli entusiasmi, e poi ha cercato di spiegare le difficoltà avute dalla sua squadra dopo la retrocessione in serie B del 2009.
Torino: incidente mortale in pullman, i responsabili scappano e spariscono nel nulla
Momenti di paura ieri sera a Torino, con il pullman della squadra granata coinvolto in un tragico incidente che ha spezzato la vita di due persone e che mette in pericolo quella di una terza. Di ritorno dalla trasferta di Verona, l’autobus che trasportava squadra e dirigenti granata era fermo al casello dell’autostrada, quando un tir, arrivato a forte velocità, ha tamponato violentemente una Bmw che si trovava appena dietro l’autobus.
L’auto, molto più piccola di entrambi i mezzi, è stata ridotta ad una scatoletta, è finita sotto il pullman ed ha preso fuoco. Due persone, un ragazzo di 25 anni ed un uomo di 31, sono morti sul colpo, mentre il conducente è ora in ospedale dove è stato medicato per le ferite riportate e lotta tra la vita e la morte. Illesi invece i giocatori e i dirigenti del Toro.
Crisi Torino, Sassuolo è già un crocevia (ma Rolando Bianchi c’è)
La classifica di cadetteria parla chiaro: Torino al via con l’ennesima partenza risicata fatta di sconfitte (due in tre gare) e un misero punticino all’appello, racimolato in virtù del pareggio interno alla terza di campionato (gara casalinga contro il Crotone, 1-1 con gol in rimonta del neoacquisto Antimo Iunco).
Tre reti fatte, cinque subite: incapacità di sfruttare il fattore campo (come accaduto all’esordio di B contro il Varese e come stava capitando anche contro i calabresi) e di gestire il vantaggio iniziale (lo insegna la sfida contro il Cittadella). Solita fragilità di tenuta, vecchie abitudini (gioco frammentato e scarsa lucidità) non tramontate. Difficile capire cosa accade ai granata, soprattutto in seguito a una campagna acquisti estiva che porta a pensare anche stavolta quel che veniva facile riflettere lo scorso anno: il Toro è tra le squadre da battere.
CALCIOMERCATO. Lo dettano gli scenari dell’ultimo mercato: alla voce “acquisti”, infatti, sotto la Mole si registrano (oltre al già citato Iunco, due reti in tre partite) anche gli innesti di Luigi Scaglia (Brescia), Rubens Fernando Moedim “Rubinho” (Palermo), Giuseppe De Feudis (Cesena), Cristian Obodo (Uinese), Vilaca Filipe Oliveira (Sporting Braga), Valerio Di Cesare e Alessandro Sgrigna (Vicenza), Daniele De Vezze (Bari), Alessandro Pellicori (Mantova).
Tradotto: non gli ultimi arrivati ma calciatori provenienti dalla massima serie (dove giocavano con cadenza frequente) o profondi conoscitori ed eccellenti interpreti dei campionati di serie B (dice il palmares). Non solo: i tasselli messi a disposizione di Franco Lerda (anche lui, new entry in panchina: somiglia al ritorno a casa di un ex calciatore che proviene dalle giovanili granata) dal direttore sportivo Gianluca Petrachi non hanno comportato la cessione di pezzi pregiati (Rolando Bianchi su tutti).
Cairo vende il Torino
Lo dico a grande malincuore: ho deciso di vendere il Toro, ma non voglio rimanere in Paradiso a dispetto dei santi. Farò felice il 30% dei tifosi. Con queste amare
Crisi Torino: per tutti paga Foschi
Di solito quando le cose non vanno bene, a farne le spese è sempre l’allenatore. Ma visto che il cambio di panchina c’è stato già due mesi fa, e non
Torino: ufficiale l’esonero di Colantuono. Lo sostituirà Beretta
Che la panchina di Colantuono fosse ormai saltata, lo sapevano tutti, ma mancava ancora l’ufficialità. Nel dopopartita di Torino-Crotone (finita 1-2), il presidente dei granata Urbano Cairo era sceso in
Torino: il tecnico della promozione sarà Colantuono
Punterà subito alla serie A il Torino del prossimo anno. Lo garantisce il suo presidente, Urbano Cairo, che ieri sera ha ufficializzato il nome di chi sarà il prossimo allenatore
Torino: via Novellino, arriva Camolese
La sconfitta interna contro la Sampdoria è stata fatale a Walter Novellino, esonerato dalla guida del Torino dopo poco più di tre mesi di lavoro. Lo stesso Novellino era subentrato in corsa a Gianni De Biasi, fatto fuori poco prima di Natale, in seguito ad una serie di risultati negativi. Il cambio non ha però giovato ai granata, che ora, quando mancano nove giornate alla fine della stagione, tentano il tutto per tutto pur di salvarsi.
L’ingrato compito viene affidato a Giancarlo Camolese, una vecchia conoscenza per i tifosi del Toro, visto che ha guidato la squadra dal 2000 al 2002 nell’epoca della presidenza Ciminelli. Ancor prima della società torinese, è stato il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, a divulgare la notizia dai microfoni di Radio Kiss Kiss:
Questa mattina abbiamo rescisso il contratto di Giancarlo Camolese. Ho deciso di lasciarlo libero perchè è un vero cuore granata. Sarà libero dal 31 marzo, Abbiamo ricevuto una telefonata dal segretario generale del Torino, che ci ha chiesto di lasciarlo libero. Sono certo che, quando Giancarlo si accomoderà sulla panchina del club piemontese, salverà la squadra e la tirerà fuori dalla situazione nella quale naviga. Così come ha fatto Roberto Donadoni che a Napoli sta facendo benissimo.
Cairo non vuol vendere, ma i tifosi sperano in Ciuccariello presidente
Adesso è ufficiale, mister X è uscito allo scoperto, e come anticipato in un primo momento ieri pomeriggio, si tratta del pugliese Raffaele Ciuccariello, pretendente alla poltrona del Torino Calcio. Quella poltrona che l’attuale presidente Cairo difende a denti stretti e non ha mai voluto cedere, ma che forse la pressione del pubblico potrebbe strappargli via.
Dopo una sontuosa squadra che ha portato i granata in serie A, l’organizzazione è andata via via peggiorando, fino ai risultati degli ultimi tempi, che vedono il Toro nella zona retrocessione ormai da mesi. Una situazione che i tifosi non sostengono più, e che regala a Ciuccariello un assist d’oro da sfruttare a tutti i costi. Resta solo da convincere Cairo, ma per adesso sembra non se ne parli. Più probabile venga tutto rimandato a fine stagione, e così l’aspirante presidente è pronto già a fare le prime promesse.
Svelata l’identità del famoso mister X del Torino
Sembrava dovesse trattarsi di una bufala, un qualcosa inventato per destabilizzare ancora l’ambiente granata, già abbastanza inguaiato per i fatti suoi. Ed invece pare che il fantomatico mister X, possibile
Toro, chi è il fantomatico Mister X?
La notizia circola da tempo nell’ambiente granata, ma finora l’unica certezza è la presenza di tre avvocati pronti a rappresentare un facoltoso cliente per l’acquisto del Torino calcio. Nessun nome, nessun volto, niente che possa far arrivare a lui. Ma facciamo un passo indietro.
La voce arriva a bomba sulle pagine dei giornali: c’è qualcuno pronto a presentare un’offerta irrinunciabile al proprietario del Torino per l’acquisto della società. A rivelarlo sono tre avvocati, che tracciano anche una specie di progetto per il futuro, mirando a restituire ai colori granata lo splendore di un tempo.
Si parla di 4-5 acquisti di valore per il prossimo anno, si parla di Coppa Uefa e della costruzione di uno stadio di proprietà. Parole che suonano dolci alle orecchie dei tifosi, ma che fanno imbestialire l’attuale patron, che non ha mai accennato ad una cessione. E, se non c’è chi vende, non c’è nemmeno chi compra… Ma allora che succede? E, soprattutto, chi questo uomo misterioso?
Toro, riecco Walter Novellino
Era già tutto previsto sin dalla vigilia della gara contro la Fiorentina. Parlando dei guai del Toro e delle colpe da spartire tra le varie parti, avevamo già lasciato intendere
Torino in crisi, a chi dare la colpa?
Dodici punti in 14 giornate di campionato, solo 14 reti segnate e ben 20 subite, un gioco che tarda ad arrivare, nonostante la campagna acquisti estiva lasciasse presagire una stagione senza troppi patemi d’animo. Che il Torino sia abituato a soffrire lo sappiamo da tempo, ma qui si rischia la retrocessione ed il popolo granata cerca risposte concrete. A chi dare la colpa?
L’attacco non segna quanto dovrebbe e questo è un fatto. Dai vari Stellone, Rosina, Amoruso e Bianchi ci si aspetterebbe qualche gol in più, specie dai nuovi arrivati, acquistati apposta per risolvere i problemi lì davanti. C’è poi la questione-spogliatoio con De Biasi che lamenta poco sostegno da una parte del gruppo, impegnato, a suo dire, a “giocare contro”. Una dichiarazione che non ha fatto la felicità del presidente Cairo, che ora tuona minaccioso:
Per De Biasi lo spogliatoio è dalla sua parte al 70%? Allora nove ragazzi gli sono contro, ma scherziamo? Il Toro deve essere sempre unito. I precedenti fanno curriculum, però non contano nelle mie valutazioni.