Manchester City e Herta Berlino qualificate in Uefa grazie al fairplay

Di classifiche strane ce ne sono davvero tante. Ma quella più importante tra quelle più assurde è sicuramente quella del fairplay perchè, può sembrar strano, ma concede tre posizioni nella prossima coppa Uefa. Questa strana classifica esiste già da 14 anni, ma nessuno poteva immaginare che avesse un valore così alto, in quanto ancora nessuna squadra italiana ne aveva usufruito.

Questa classifica parte dal presupposto che ci siano delle nazioni più corrette di altre, sia durante i 90 minuti che fuori dal campo. A seconda della classifica nazionale poi vengono stilate le graduatorie dei singoli club, e siccome l’Italia finora è sempre risultata intorno al trentesimo posto (l’anno scorso eravamo 34esimi), non ci aveva mai sfiorato questa possibilità.

“Usa ’94 fu falsata”, parola di Lennart Johanson

Quando si dice “a pensar male si fa peccato, ma ogni tanto ci si azzecca“. A parlare è Lennart Johanson, ex presidente dell’Uefa dal 1990 al 2007, poi sostituito da Michel Platini. Si toglie qualche sassolino dalla scarpa il dirigente svedese, anche se con debito ritardo, non si sa mai.

Secondo Johanson, durante il mondiale di Usa ’94 si fece di tutto per aiutare il Brasile a vincere la coppa, e il principale responsabile di tutto ciò fu Joao Havelange, presidentissimo Fifa durante la manifestazione, e guardacaso, brasiliano. Non solo gli scandali di Corea e Giappone del 2002 di Moreno e soci, o gli “aiuti” alla Francia che giocava in casa nel ’98, adesso anche i verdeoro, che certo di aiuti non ne avevano bisogno, hanno i loro scandali.

Bundesliga: retrocedono due squadre e mezza, ma si accende la lotta per l’Europa

La correttezza teutonica si fa sentire anche nella penultima giornata di campionato. A Duisburg i padroni di casa pericolanti si giocavano la salvezza contro il Bayern Monaco già campione di Germania, e per di più senza i suoi uomini migliori, Toni e Ribery, fermi ai box per piccoli infortuni.

Ma questo per i campioni di Germania non fa differenza, e strapazzano senza pietà il povero Duisburg, andando a segnare 3 gol nei primi 20 minuti, con un Podolski strepitoso, autore di una doppietta, che evidentemente voleva riscattare una stagione passata più in panchina che in campo. Ma in questa giornata non si è deciso solo la retrocessione del Duisburg, ma anche tanto altro.

Platinì: Superlega? Berlusconi faccia il ministro!

Il G14 non esiste più. Platini è stato chiamato apposta a sedersi sulla scomoda poltrona del Presidente dell’Uefa proprio per risolvere la spinosa questione.

Eppure ogni tanto torna di moda parlare di Superlega, di un campionato cioè che veda schierate solo le più grandi squadre, che possono investire nei campioni e assicurare spettacolo e ritorno economico. A tirare fuori il discorso è nuovamente Silvio Berlusconi, da sempre innamorato dell’idea di vedere il suo Milan affrontare solo squadre di pari livello:

Quando si attrezza una squadra che costa tanto, non si può pensare di andare a giocare in provincia con meno di ventimila spettatori. I grandi club dovrebbero avere un campionato tutto loro perché con due “big” in campo lo stadio si riempie e l’audience tv diventa altissima.

San Nicola di Bari: gioiello del sud

In occasione dei Mondiali del 1990 molti stadi vennero ristrutturati per ospitare l’evento, mentre in certi casi si preferì provvedere ad una costruzione ex-novo, che potesse garantire il rispetto delle norme imposte dall’Uefa.

Il San Nicola di Bari è proprio uno dei nuovi impianti che hanno visto la luce alla vigilia della kermesse mondiale.

Il progetto era ambizioso, se solo si pensa che fu affidato alla matita di Renzo Piano, architetto di fama mondiale e già autore di numerose altre opere di utilità pubblica. E proprio dal suo ideatore l’impianto ebbe il nome di “astronave”, riferito alla particolare forma, estremamente moderna.

Storia degli Europei: Italia 1968

Finalmente Italia! Dopo un Campionato Europeo non disputato ed uno che ha visto la nostra nazionale transitare alla velocità della luce, con una prematura e cocente eliminazione da parte dell’Urss, ecco arrivare la manifestazione del 1968, da giocarsi fino in fondo con l’apporto di grandissimi talenti.

Ma andiamo per ordine, partendo dalle qualificazioni, in cui eravamo inseriti nel girone di Svizzera, Cipro e Romania. Nessun problema contro gli elvetici ed i ciprioti, mentre con la Romania fu più difficile del previsto. L’assenza di Picchi si rivelò determinante per la formazione azzurra che a Sofia fu infilata tre volte, allontanando i sogni di qualificazione alla fase finale.

Per nostra fortuna Domenghini, Prati e Rivera erano in giornata di grazia e riuscimmo a limitare i danni, concludendo la partita sul punteggio di 3-2. Al ritorno fu tutta un’altra musica e l’Italia conquistò il passaggio del turno con un secco 2-0.

Stadio San Paolo: il cuore di Napoli!

Terzo stadio italiano per capienza ed importanza, dopo il Meazza di Milano ed l’Olimpico di Roma, il San Paolo di Napoli rappresenta quanto di meglio possa offrire a livello di strutture sportive il nostro mezzogiorno.

La costruzione risale al 1959 ed inizialmente il progetto prevedeva un solo anello, quello superiore, raddoppiato poi con l’aggiunta di un altro al di sotto de livello stradale, per problemi legati alla capienza. Le tribune erano costruite in marmo, come nella maggior parte degli stadi che videro la luce in quell’epoca e solo dopo varie opere d ristrutturazione ha assunto l’aspetto attuale.

Deve il suo nome ad un episodio di carattere storico-religioso, secondo il quale San Paolo avrebbe raggiunto le coste italiane attraccando proprio a Fuorigrotta, la zona in cui sorge l’impianto.

Scandalo: pericolo sorteggio truccato in Champions

La Champions League si tinge di scuro. Pesanti ombre si affacciano sull’unica competizione calcistica ancora trasparente. Su un sito internet di tifosi del Liverpool alle 10.28 di ieri mattina (11.28 italiane) un tifoso dei Reds ha aperto un post titolato “una possibile fuga di notizie sul sorteggio“. In questa sua discussione “confused” (il nickname dell’utente) spiega di aver avuto notizia da un suo conoscente all’interno della commissione Uefa, che riguardava i sorteggi dei quarti di finale di Champions League già assegnati. La cosa strana è che questi si sarebbero dovuti tenere un’ora e mezza dopo.

I bookmakers inglesi, non nuovi a questi scandali, hanno la loro parte di colpa perchè le voci hanno cominciato a circolare nel momento in cui hanno interrotto tutte le giocate riguardanti i sorteggi. Risultato: il misterioso tifoso aveva ragione, i suoi accoppiamenti di Champions si sono rivelati azzeccati.

Michel Platini: le Roi

C’è chi sostiene che Platini non sarebbe stato Platini, se non avesse giocato nella Juventus. Tutte storie! La verità è che Michel Platini “era il calcio”, uno dei più grandi numeri 10 che si sia mai visto calcare un campo di gioco.

Cresciuto calcisticamente in Francia (nel Nancy prima, nel Saint Etienne poi), venne fortissimamente voluto dall’Avvocato Gianni Agnelli, che lo aveva visto giocare e si era innamorato di quel brunetto riccioluto, tutto classe ed eleganza. Arrivò alla Juventus nel 1982, in una squadra che vantava la presenza di sei freschi Campioni del Mondo, di fronte ai quali la sua stella poteva essere offuscata. Così non fu e, dopo un primo periodo di comprensibile ambientamento, riuscì ad imporre il suo ruolo di leader, prendendo per mano la squadra e trascinandola verso i più alti successi in campo italiano e internazionale.

Era un centrocampista capace di segnare quanto e più di un attaccante (tre volte capocannoniere del campionato italiano), ma da buon regista non negava l’ultimo passaggio per il compagno libero. Di lui i compagni dicevano che avrebbero potuto anche chiudere gli occhi ed aspettare in area avversaria, perché Michel sarebbe stato capace di segnare, usando i loro corpi come sponda.

Cristiano Ronaldo ultima vittima del raggio laser!

L’ennesimo episodio per ribadire che la madre dei cretini è sempre incinta. E ne partorisce a centinaia, a migliaia, tanto da poterli disseminare qua e là nel mondo, visto che la stupidità umana viaggia tranquillamente senza passaporto.

L’ultimo figlio della signora, risiede presumibilmente in Francia -anche se molti suoi fratelli ultimamente sono stati avvistati in diversi Paesi europei- e l’altra sera si trovava all’interno dello stadio Gerland di Lione ed era pericolosamente armato.

No, non stiamo parlando di un coltello o di una rivoltella sfuggita ai tradizionali controlli all’ingresso, ma di un laser pointer, un puntatore laser, ultima tecnica adottata dai tifosi di mezza Europa per disturbare gli avversari, impedendogli di giocare come sanno. L’altra sera ne ha fatto le spese Cristiano Ronaldo, asso del Manchester United, che è stato letteralmente preso di mira da un cretino, che lo ha disturbato sin dal riscaldamento prepartita.

Michel Platini ce l’ha fatta: addio al G14

Forti interessi economici comuni avevano portato nel 2000 i più grandi club europei ad unirsi per fronteggiare lo strapotere dell’Uefa alle cui decisioni tutti dovevano sottostare.

L’idea era quella di una Superlega che avrebbe dovuto riunire tutti quei club che avevano abbastanza soldi da mettere a disposizione del progetto, a prescindere dalle coppe vinte e dall’importanza a livello internazionale. Ma nel calcio il più delle volte vittoria equivale a soldi e fini che le iscrizioni furono limitate solo ai club di maggior blasone.

Quattordici i club coinvolti nell’iniziativa: Manchester, Liverpool, Juventus, Milan, Inter, Marsiglia, Paris Saint Germain, Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Ajax, Psv Eindhoven, Porto, Barcellona e Real Madrid. Il primo obiettivo dell’associazione fu quello di chiedere un indennizzo per i giocatori convocati in Nazionale che, in caso di infortunio avrebbe fatto perdere fior di milioni ai presidenti dei club.

Il beneficio del dubbio

Oggi apprendiamo due notizie legate alle scommesse, che ogni tanto si riaffacciano imperterrite sul mondo dello sport quasi a voler disturbare il fascino della competizione che ogni appassionato vive. Il