Calciomercato, è guerra Juve-Inter per Llorente e Walcott

Il colpo low cost fa gola alle squadre italiane che non possono permettersi di dilapidarsi per prendere dei calciatori, e così due attaccanti in scadenza come Llorente e Walcott non si possono lasciare sfuggire. Per questo su di loro hanno messo gli occhi sia l’Inter che la Juventus, e non sono da escludere colpi bassi. Vediamo perché.

Calciomercato Juventus, si puntano anche Walcott e Nani

Juventus scatenata sui pezzi pregiati in scadenza di contratto, e dopo essersi lasciata sfuggire Suarez e Van Persie, e aver rimandato Llorente, ora punta su un altro calciatore dell’Arsenal: Theo Walcott. Il giovane inglese ha un contratto che scade nel 2013, ed al momento non ha intenzione di rinnovarlo. La sua richiesta è di quelle da top player, 100 mila sterline a settimana, che in euro fanno circa 6,5 milioni all’anno, numeri elevati ma non troppo.

Premier League: Chelsea umiliato, City imprendibile

E’ un sabato di emozioni quello che si vive in Premier League, grazie soprattutto a delle difese un po’ “allegre”, ma anche all’agonismo mostrato in campo dai grandi campioni che affollano il campionato inglese. Il big match era senza dubbio Chelsea-Arsenal, e non ha deluso le aspettative. Dopo la vittoria del City nel derby, i Blues credevano di essere gli unici in grado di fermare la squadra di Mancini, ed invece la vede scappare via a +9. Tutta colpa dell’Arsenal.

I Gunners infatti alternano un primo tempo inguardabile ad una ripresa da 10 e lode, grazie soprattutto ad un Van Persie incredibile e ad un Walcott che da solo vale l’intera squadra. Comincia bene la giornata per il Chelsea, con una dormita della difesa che permette a Lampard di sbloccare il risultato. Lo show di Van Persie comincia poco dopo la mezz’ora, segnando la rete del pareggio. E a pochi istanti dalla fine del primo tempo, un’altra dormita dei Gunners permette stavolta a Terry di riportare in vantaggio i suoi.

Juventus: le strategie del mercato di gennaio

Non era difficile immaginare che la Juventus si muoverà a gennaio più in uscita che in entrata. Però i pochi nomi che si fanno in arrivo sono da leccarsi i baffi. Si è parlato tanto di Tevez, ma attualmente l’argentino sembra sempre più lontano. Ma andiamo con ordine. Ricordiamo infatti che, per quella assurda regola degli extracomunitari, la Juve può ingaggiare a gennaio solo un calciatore non UE. E siccome Conte chiede con insistenza un difensore centrale, sembra che Rhodolfo abbia la precedenza sull’Apache.

I motivi sono tanti: è più giovane, costa infinitamente meno (circa 8 milioni contro i 35 di Tevez), ha un ingaggio molto più basso (mezzo milione contro 8 milioni) e soprattutto la Juve di seconde punte ne ha fin troppe, con Del Piero, Quagliarella e, all’occorrenza, anche Matri e Vucinic che si adattano tranquillamente a quel ruolo. Insomma, se proprio si deve prendere qualcuno in attacco, si preferirebbe una prima punta con i fiocchi, non un calciatore che, seppur fortissimo, supera a stento il metro e settanta.

Juventus: si lavora al colpaccio Walcott

Quando si parla di esterni per il gioco di Antonio Conte, il primo nome che si fa sempre è quello di Theo Walcott. Ventidue anni appena, ma già una fama di livello mondiale. Non a caso ha fatto il suo esordio nella nazionale maggiore appena diciottenne, ed ora, con la partenza di Nasri e Fabregas, è diventato l’uomo più importante per l’Arsenal. Ma non lo sarà ancora per molto.

Il suo contratto infatti scadrà nel 2013, e almeno per ora il talento inglese non ha alcuna intenzione di rinnovarlo. I più grandi club europei stanno scalpitando per aspettare la prossima estate quando Wenger sarà costretto a cederlo ai saldi (proprio come fatto per Nasri), per evitare di perderlo a parametro zero. E così in questa situazione molto pericolosa per i Gunners, la Juventus potrebbe trovare una soluzione che farebbe felici tutti.

Preliminari Champions League, Udinese – Arsenal 1-2

Il sogno Champions dell’Udinese si ferma al turno preliminare di fronte una squadra, l’Arsenal, esperta, quadrata e fortunata. Guidolin ha messo in campo la stessa formazione che aveva dato filo da torcere agli inglesi nella gara di andata, mentre Wenger mischiava un po’ le carte e proponeva anche capitan Van Persie, assente per squalifica all’Emirates Stadium.

I primi minuti di gioco erano appannaggio dei Gunners, che si ritrovavano davanti alla porta di Handanovic con troppa facilità. Fortunatamente Walcott non era preciso come nella gara di andata e l’Udinese continuava a sperare di ribaltare lo 0-1 della scorsa settimana.

Preliminari Champions League, Arsenal – Udinese 1-0

L’Udinese di Guidolin sperava in avvio migliore nei preliminari di Champions League, ma alla fine della fiera l’1-0 subito in casa dell’Arsenal non è un risultato proprio da buttare in vista del ritorno al Friuli. I bianconeri speravano di approfittare nel migliore dei modi della partenza di Fabregas e dell’assenza per squalifica di Van Persie, ma forse non avevano tenuto nella giusta considerazione quel furetto di Theo Walcott, che al minuto numero 4 deviava alle spalle di Handanovic un cross di Ramsey.

Di lì a poco i padroni di casa avrebbero avuto l’occasione per raddoppiare, ma l’opportunità più ghiotta capitava sui piedi di Di Natale, che al 12′ colpiva la traversa, facendo tremare l’Emirates Stadium. Ancora Udinese pericoloso con Armero, che però non riusciva a cogliere l’attimo per una conclusione pericolosa e contringeva i suoi ad andare al riposo in svantaggio di una rete.

Juventus: prende forma la rosa per Conte

Foto: AP/LaPresse

Nonostante manchi ancora l’ufficialità, i dirigenti della Juventus stanno già lavorando per costruire la rosa del prossimo anno sulle esigenze di Antonio Conte. Il 4-2-4, modulo preferito dall’ex capitano bianconero, necessita di ali rapide che rientrino in difesa, ma che sappiano anche essere pericolose in attacco. Per questo la strategia di mercato potrebbe cambiare.

Pare infatti raffreddarsi la pista che porta a Bastos. Se il passaporto da comunitario non dovesse arrivare in tempo, sicuramente non verrebbe ingaggiato dai bianconeri che pare intanto abbiano già trovato l’accordo con Reto Ziegler per coprire la fascia sinistra. Più che Bastos, il sogno di conte di chiama Theo Walcott, considerato uno dei calciatori inglesi più forti allo stato attuale, forse secondo solo a Rooney. La trattativa potrebbe non essere tanto campata in aria, l’unico problema potrebbe essere rappresentato dalla cifra che l’Arsenal chiederebbe per lasciarlo partire. Non ci sono ancora numeri, ma visti i soli 22 anni del calciatore, non fatichiamo a credere che difficilmente si scenderà sotto i 35-40 milioni di euro.

Calcio tatoo: il making of di un tatuaggio di Theo Walcott

Questo video mostra il dietro le quinte della realizzazione di un tatuaggio all’attaccante dell’Arsenal – e della nazionale inglese – Theo Walcott.

Si tratta di un interessante spot della Foot Locker che mostra le reazioni del giocatore – un po’ ci scherza su, ma sembra avere abbastanza paura dell’ago.

Premier League: Torres fischiato e sconfitto, suicidio Arsenal, da 0-4 a 4-4

E’ stata una giornata incredibile quella appena terminata della Premier League, di certo una di quelle che passano alla storia. Gli occhi di tutto il mondo calcistico erano puntati sullo Stamford Bridge dove Fernando Torres esordiva con la maglia del Chelsea, ironia della sorte proprio contro la squadra che ha guidato per 4 anni, il Liverpool. E com’era facile da immaginare, i sonori fischi degli ospiti, che sembravano padroni di casa a Londra, hanno condizionato la gara dell’attaccante che alla fine uscirà al 66′ senza aver fatto registrare nulla di buono.

E appena Torres esce, il Liverpool segna. La difesa si addormenta, e Raul Meireles insacca il gol dello 0-1 che regala la gioia più grande ai tifosi Reds, e manda nuovamente in crisi Ancelotti. Per sua fortuna però, lì su non è che corrano così tanto. In casa del fanalino di coda Wolverhampton, il Manchester United prima va in vantaggio con Nani, ma poi incredibilmente si fa rimontare nel finale di tempo e perde la gara.

Champions League: super-Benzema segna 3 gol all’Auxerre, altra sconfitta per il Chelsea

Foto: AP/LaPresse

E dire che Mourinho voleva cederlo a tutti i costi. Benzema chiude il 2010 (e forse anche l’avventura europea con il Real Madrid) con il miglior biglietto da visita per un attaccante: una tripletta. La partita non era delle più difficili, visto che il Real era sicuro del primo posto e l’Auxerre quasi certo dell’ultimo, ma i francesi hanno venduto cara la pelle almeno nella prima parte di gara. E’ proprio il centravanti della nazionale transalpina a sbloccare la gara su assist del solito immenso Cristiano Ronaldo sul finire di tempo, e la partita si può già dire conclusa qui.

La ripresa vede andare ancora una volta in rete il portoghese e altri due gol (regalati dalla difesa) di Benzema, che fanno concludere il girone al Real con il punteggio più alto di tutta la Champions, 16 punti. Ma le partite che contavano ieri sera erano altre, come Arsenal-Partizan, sulla carta semplice ma in realtà un vero e proprio incubo per i londinesi.

Champions League: Bayern Monaco e Chelsea raggiungono il Real agli ottavi

Foto: AP/LaPress

Tutto secondo i piani. Le big d’Europa non steccano ed anzi, ottengono la qualificazione con due giornate d’anticipo. Il Real Madrid ieri ha dovuto aspettare l’ultimo minuto di recupero per festeggiare, Chelsea e Bayern Monaco invece hanno potuto farlo molto prima.

I londinesi infatti contro uno Spartak Mosca molto combattivo hanno prima faticato un po’ troppo, facendosi anche chiudere in difesa nella fase finale del primo tempo, ma con una ripresa da manuale mettono a tacere i russi rifilandogli ben 4 gol in cui si segnala l’inusuale doppietta del difensore Ivanovic. Lo Spartak viene anche raggiunto al secondo posto dall’Olympique Marsiglia che ieri ha strapazzato lo Zilina per 0-7 in una partita che sembrava un tiro al bersaglio.

E’ Anderson il Golden Boy 2008

Il Manchester United fa il pieno di premi. Dopo scudetto, Champions League e Pallone d’Oro a Cristiano Ronaldo, il 2008 eccezionale non poteva non chiudersi con l’ennesimo riconoscimento ad uno