Calcio Tattoo: Arturo Vidal

Lo chiamano “il Guerriero”, ma in realtà, come molti calciatori, nella vita privata è un tenerone. Stiamo parlando di Arturo Vidal, centrocampista della Juventus e delle nazionale cilena, idolo della tifoseria bianconera. Anche lui, come molti suoi colleghi, ha ceduto al fascino dei tatuaggi. Ma si è mantenuto cauto. Non si è riempito il corpo di scritte e immagini, ma se n’è fatti fare soltanto due, sui due avambracci.

Calcio tatoo: Juan Vargas

Il calciatore della Fiorentina Juan Vargas parla di tatuaggi – ma anche di calcio – nel video all’inizio di questo intervento. Tra le tante cose che ha detto mi ha

Da Beckham a Lavezzi: la tatoo-mania dei calciatori

Sono lontani i tempi in cui il tatuaggio era simbolo di trasgressione o, peggio, di vita da galeotti. Oggi rappresenta una moda ormai consolidata sia tra i vip che tra la gente comune, tanto che non si tende più a nasconderlo, ma anzi si mostra con orgoglio.

E volete che i calciatori si sottraggano a questa tendenza e non approfittino del mestiere che fanno, per esibire i disegni di cui sono ricoperti? Sono veramente pochi gli scampati all’arte del tatoo, forse solo quelli che hanno il terrore degli aghi o che, in controtendenza, preferiscono tenere il proprio corpo “pulito”, ma per i più ogni occasione è buona per ricorrere al tatooist: dalla nascita di un figlio ad un’importante vittoria sul campo.

Il periodo d’oro in questo senso per gli artisti del tatuaggio è stato quello successivo alla vittoria dell’Italia nel Campionato del Mondo, quando praticamente tutta la squadra volle farsi imprimere sul corpo un ricordo di quella notte magica. IX-VII-MMVI il più gettonato, ma anche carte geografiche della Germania, bandiere, dadi e frecce, tutto rigorosamente tricolore!