Inter – Chelsea, gli striscioni pro-Mourinho (gallery)

Il popolo nerazzurro aveva promesso una protesta plateale contro la squalifica di Mourinho, seguita alla sceneggiata dello Special One nel corso dell’ultima giornata di campionato. Niente manette sugli spalti, come si vociferava alla vigilia di Inter-Chelsea, ma piuttosto una serie di striscioni significativi per dimostrare solidarietà al tecnico di Setubal.

“Neppure l’ingiustizia è uguale per tutti”, “Ustica, Piazza Fontana, Italicus… Mou ce l’hai l’alibi?”, i tifosi nerazzurri hanno messo in campo tutta la propria fantasia per protestare contro chi, a loro dire, vuole riaprire il campionato fermando l’Inter caposlista a suon di espulsioni e squalifiche pesanti. Servirà a riportare i fischietti dalla propria parte? A sentire i giornali inglesi, è già servito, almeno in campo internazionale. A voi la gallery della protesta nerazzurra.

Lippi: vincerò anche per quelli che fischiano

L’Italia perde e il pubblico fischia, l’Italia vince e il pubblico fischia. Ma forse l’Italia c’entra poco con il risentimento dei tifosi, che a suon di fischi, appunto, vorrebbero convincere Marcello Lippi a convocare Cassano in nazionale. Ormai il ritornello è sempre lo stesso, sia che si giochi a Pescara, sia che si giochi a Cesena, e così sarà da qui al Mondiale.

Ieri sera non ci sono state le bordate di fischi per il ct, come riferito da alcune agenzie di stampa, ma il nome di Cassano è comunque risuonato nello stadio, così come gli striscioni pro-convocazione. Mister Lippi non sa più come rispondere sul tema, scegliendo ora la via dell’ironia ora quella della fermezza. Certo è che ne ha le scatole piene della questione:

Di quello che fa la gente a me non frega niente. Se qualcuno vuol fischiare chi gli ha portato la Coppa del Mondo faccia pure. Io proverò a regalargliene un’altra. Però comincia a venirmi il sospetto che chi ci sia qualcuno che va sotto la curva a sobillare i tifosi.

Cassano in nazionale: striscioni, cori e invasore solitario

L’amichevole Italia-Olanda non ha regalato grosse emozioni dal punto di vista del gioco, ma il pubblico di Pescara ha avuto ugualmente l’occasione di divertirsi, specie al quinto minuto del primo tempo, quando un invasore solitario ha percorso metà del terreno di gioco per presentare la propria richiesta a mister Lippi. Quale? Ma naturalmente un bel “Cassano in Nazionale” stampato sulla maglia azzurra, proprio sotto la S di Superman.

E non è stata certo l’unica manifestazione d’affetto nei confronti di Fantantonio, visto che, a dispetto di quanto affermavano Civoli e Bagni in telecronaca diretta, sono apparsi diversi striscioni che invitavano il ct viareggino a tornare sulle proprie decisioni, per far contenta la gran parte dei tifosi che vorrebbe il sampdoriano in azzurro: “Fratelli d’Italia sul petto la mano, noi vogliamo Cassano”, “Lippi sei Pazzo-si se Cassa-no”, “L’unica riforma costituzionale: Cassano”. La serata tutto sommato non è stata rovinata da cori continui, ma mister Lippi non ha potuto non notare i tanti striscioni a favore del barese. A voi la gallery.

Roma: bombe carta e striscioni contro la Sensi (foto)

Il popolo giallorosso non ne può più della situazione che si è venuta a creare a campionato appena cominciato, con due sconfitte da mandar giù e le dimissioni improvvise ed inaspettate del tecnico Spalletti. Un paio di giorni fa i tifosi della Roma avevano fatto sentire la propria voce con due striscioni appesi sulle mura di cinta di Trigoria, ma oggi un folto numero (alcune fonti parlano di 300, altre di 600) è passato dalle parole ai fatti, raggiungendo il centro di allenamento e dando vita ad una contestazione tutt’altro che pacifica.

Cori, insulti, fischi striscioni dai toni duri (“Tu alla Presidenza, noi all’opposizione”, “Ora basta”,”Rosella Vattene”, “Rosella Buciarda”,“Sei così incapace che con 1,1 milioni di euro al mese non ci mangi”,”Rosella Sensi bla bla bla” e “Se Rosella se ne va Alleluja”), il clima era davvero rovente intorno alla squadra, che tentava di allenarsi all’interno del Fulvio Bernardini agli ordini di Ranieri. E ad aggravare ancor più la situazione c’è stato il lancio di quattro bombe carta e l’accensione di alcuni fumogeni. Ora la situazione è tornata alla normalità, ma non si prospetta di certo una stagione facile per la società capitolina. A voi la gallery della turbolenta mattinata.

Roma, ancora contestazioni per la Sensi

All’indomani dell’addio amaro di Luciano Spalletti e dell’arrivo di Claudio Ranieri, il popolo giallorosso manifesta il proprio malumore verso la società. Non sappiamo se il malcontento sia dovuto più all’abbandono

Il calcio business non si ferma, ma quanti striscioni per l’Abruzzo

Il mondo del calcio ha perso l’ennesima buona occasione per dimostrare di non essere una realtà a sé stante, fatta solo di miliardi ed interessi. Il popolo dei calciofili chiedeva una settimana di stop in rispetto del dolore che ha colpito l’Abruzzo nei giorni scorsi, ma l’unica soluzione dalla Lega è stata quella di far osservare un minuto di silenzio e di far indossare agli atleti il lutto al braccio.

Non così la Serie B, fermata per un turno, ma solo perché in occasione della Pasqua anticipava al venerdì la giornata di campionato, andando a coincidere proprio con il giorno dei funerali delle vittime del terremoto.

Molti degli atleti si erano detti favorevoli allo stop, ma poi hanno prevalso le ragioni del business a tutti i costi, costringendoci ad una giornata di calcio in un clima quasi surreale. Ma laddove ha mancato la Lega, ha cercato di rimediare il grande cuore dei tifosi italiani che su tutti i campi hanno mostrato solidarietà verso il popolo abruzzese, esponendo striscioni spesso commoventi.