Serie A 2012/2013, Bologna

Il Bologna è una delle squadre con più problemi in questo campionato che sta per iniziare. Alcuni sono di natura societaria e non gli hanno permesso di effettuare una campagna acquisti importante. Altri riguardano il calcio scommesse che rischia di far partire la squadra già con qualche punto di svantaggio. Penalizzazione che per un club che punta alla salvezza è molto pesante.

Bologna – Juventus 1-1, video e interviste

La Juventus non va oltre l’1-1 nella gara contro il Bologna e perde l’opportunità di raggiungere il Milan in vetta alla classifica. Tutta in salita la gara dei bianconeri, che già al minuto 17 capitolavano a causa della rete messa a segno da Di Vaio. Al 13′ della ripresa si svegliava finalmente Mirko Vucinic, che raccoglieva un passaggio di Pirlo e freddava Gillet. Poi la Juventus cercava di portare a casa i tre punti, ma fino al fischio finale il risultato resterà ancorato sull’1-1.

Inter – Bologna 0-3, video e interviste

Inter in crisi? Probabilmente sì, dopo a terza sconfitta consecutiva, la seconda di fila in casa, la quarta nelle ultime cinque giornate di campionato. A girare il dito nella piaga nerazzurra è il Bologna, che abbandona il segno X in schedina e si gode tre punti che valgono oro nella lotta salvezza.

I felsinei hanno letteralmente strapazzato l’Inter, piazzando un micidiale uno-due sul finire del primo tempo. Di Vaio festeggiava per ben due volte la segnatura a cavallo tra il 37 ed il 38 della prima frazione di gioco, tramortendo gli avversari. A cinque minuti dal fischio finale ci pensava Acquafresca (entrato al posto del capitano qualche minuto prima) a fissare il risultato sullo 0-3.

Palermo – Bologna 3-1: fotogallery

Stefano Pioli non riesce a consumare la sua vendetta ed esce sconfitto dalla gara contro il Palermo, squadra che il tecnico ha avuto il piacere (?) di allenare per un mese e mezzo nel corso dell’ultima estate. Il Bologna dunque cede le armi di fronte ai rosanero e torna a casa senza neanche un punto in tasca, dopo aver collezionato due vittorie consecutive.

I padroni di casa partivano nel migliore dei modi e già al minuto numero 13 si portavano in vantaggio con Zahavi. Il raddoppio arrivava al minuto numero 52 grazie a Silvestre, mentre il tris era firmato da Ilicic al 74′. Al Bologna non restava che accontentarsi della rete della bandiera messa a segno da Ramirez, quando mancavano pochi minuti al triplice fischio finale.

Palermo – Bologna, Pioli non cerca rivincite

Il presidente Zamparini non gli ha concesso neanche il tempo di respirare a pieni polmoni l’aria di Palermo, esonerandolo dopo un mese e mezzo di lavoro e costringendolo al ruolo di disoccupato. Ma ora Stefano Pioli ha un nuovo incarico e proprio domani pomeriggio si ritroverà ad affrontare il suo recente passato, visto che il suo Bologna farà visita ai rosanero. Vendette da consumare? Il tecnico rossoblu giura di no:

Non ho nessuna rivincita da prendermi. Non c’è nulla di personale. Nel mio breve periodo a Palermo tra entrate uscite sono cambiati 30 giocatori, serviva tempo. Punto e fine, per me ora conta solo il Bologna, s’è chiusa una porta e s’è aperto un portone.

Bologna: si riparte da Pioli

Cacciato Bisoli, il Bologna vuol ripartire da un bolognese di adozione, Stefano Pioli, il quale conosce bene la società avendone allenato gli allievi. L’ex allenatore del Chievo e del Parma ha voglia di riscatto dopo essere stato esonerato dal Palermo ancor prima dell’inizio del campionato, e così i felsinei hanno trovato in lui l’uomo giusto per uscire dall’impasse dell’ultimo posto in classifica con appena un punto messo in cantiere.

Ma ciò che davvero non va in questo Bologna è la gestione societaria. Una pecca ammessa dallo stesso presidente Guaraldi che ha definito “dilettantesca” la gestione fino a questo momento. Ammette di aver sbagliato ad assumere e subito dopo licenziare i dirigenti Bagni e Pedrelli, come ha sbagliato molto in campagna acquisti. Secondo lui infatti, anche se a pagare è sempre l’allenatore, è la squadra la vera responsabile di questa situazione tragica, ma si rende anche conto che è più facile cambiare il tecnico piuttosto che un’intera rosa.

Zamparini spiega i motivi dell’esonero di Pioli

L’aria è pesante, il malumore si taglia a fette ed il pubblico sembra non gradire l’ultima uscita pazza del patron Zamparini, che a pochi giorni dall’inizio del campionato si è reso protagonista di un clamoroso passo indietro, esonerando Stefano Pioli ed affidando il Palermo nelle mani di Devis Mangia. Il cambio di allenatore non è che la punta dell’iceberg in una situazione che ha visto volar via i pezzi migliori, da Pastore a Cassani, da Sirigu a Nocerino. Ma il patron Zamparini minimizza ed attacca la stampa, prima di spiegare i motivi che hanno portato al licenziamento di Pioli:

Non c’è alcun caos. C’è disinformazione sui numeri della nostra campagna acquisti, penso ci sia una cattiveria costante nei confronti del Palermo. Perché nessuno ha scritto di caos Cellino quando ha esonerato Donadoni? Noi ci siamo mossi sul mercato investendo perché sia per la squadra che per l’allenatore sta cominciando un nuovo ciclo e probabilmente sarà un anno di transizione.

Palermo: saltato Pioli, arriva Mangia

Che Pioli non sarebbe arrivato alla fine della stagione lo sapevamo già tutti, e che non sarebbe arrivato nemmeno a mangiare il panettone era un sospetto che avevamo in molti. Ma che non avrebbe nemmeno visto il calcio d’inizio del campionato, questo proprio non potevamo immaginarcelo.

E così, in questa gara tra Zamparini e Cellino tra chi è più mangia-allenatori, il presidente del Palermo pareggia i conti con il suo omologo sardo che qualche settimana fa aveva fatto fuori Donadoni, cacciando Pioli a 10 giorni dall’esordio in campionato.

Palermo, Pioli rischia la panchina

 Sembra incredibile eppure anche se il campionato deve ancora incominciare potrebbe arrivare il secondo esonero di questa serie A. Dopo Donadoni, esonerato dal Cagliari da Cellino, ecco che anche il presidente rosanero per non esser da meno sta pensando di esonerare Pioli, arrivato a giugno al posto di Delio RossiZamparini ha dichiarato in questi giorni di esser preoccupato per la squadra:

Ci sono problemi gravissimi, sono molto preoccupato. La squadra peggiora e non è colpa degli uomini che vanno in campo ma della condizione atletica e della posizione in campo.

Ovviamente il presidente non ha accennato al fatto che la rosa sia stata menomata dalle partenze di Pastore, Sirigu, Cassani e Bovo, senza sostituirli degnamente. Le colpe imputate a Pioli sono i troppi gol subiti in queste amichevoli estive, ben 12 nelle ultime cinque partite, oltre ovviamente alla eliminazione prematura dall‘Europa League.

Serie A 2011/2012: conosciamo il Palermo

Il mercato del Palermo si è sicuramente caratterizzato dal tanto parlare che si è fatto intorno all’affare-Pastore. Purtroppo per i tifosi però, i tanti milioni incassati dal Psg non sono stati investiti, tanto che in entrata l’unico acquisto di peso che si è registrato è stato quello di Matias Silvestre.

Insieme all’ex catanese sono arrivati Mantovani e le solite scommesse di Zamparini come Lores, Cetto e Zahavi. Di contro sono partiti in molti, da Lanzafame a Sirigu, da Goian a Kasami, da Guana a Carrozzieri, fino a Glik. Insomma, gli incassi sono stati tanti e gli investimenti pochi, e così si spiega l’ennesima contestazione dei tifosi che ha fatto infuriare il presidente rosanero.

Allenatori: i bookmaker danno Pioli quasi esonerato, ecco le quotazioni

Foto: AP/LaPresse

Quale sarà il primo allenatore esonerato della Serie A? Conoscendo Zamparini e vista l’eliminazione che ancora brucia dall’Europa League per mano del Thun, pare che l’allenatore che più probabilmente verrà cacciato sarà Pioli. L’ex allenatore del Chievo è partito malissimo nella sua avventura palermitana, tanto che i bookmakers inglesi danno un suo esonero ad appena 6,50 (c’è chi lo quota addirittura ad 1.60, praticamente spacciato). Trattandosi di una scommessa sul medio termine, è una quotazione bassissima.

Ma siccome l’Italia non è l’Inghilterra e gli allenatori vengono cambiati come le camicie, ecco che Pioli non è il solo a rischiare il posto. Altri allenatori sono a rischio per gli inglesi, e sono Colantuono (Atalanta), Di Francesco (Lecce), Giampaolo (Cesena), Di Carlo (Chievo), Bisoli (Bologna) e Donadoni (Cagliari), anche se la quotazione bassa (9) è dovuta al rischio che corrono tutti i piccoli club più per un fattore tecnico che per poca fiducia nell’allenatore.

Palermo, ecco Sogliano: “Pastore se ne va”. Munari per Mantovani?

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Dalla promozione in serie A sfiorata con il Varese all’impresa di reggere l’urto di un patron straripante come Maurizio Zamparini. Sean Sogliano, nuovo direttore sportivo del Palermo, si è presentato alla piazza rosanero nella maniera in cui il giugno inoltrato richiede. attenzione particolare al mercato in entrata e in uscita e definizione delle nuove strategie tecniche del club siciliano. Indivisuato il sostituto di Delio Rossi sulla panchina – affidata all’ex Chievo, Stefano Pioli – il compito del Ds è a questo punto volto alla individuazioone delle pedine con cui la formazione palermitana si appresta ad affrontare la prossima stagione agonistica.

Le attenzioni maggiori sono ovviamente rivolte alla situazione di Javier Pastore, pezzo da novanta che il Palermo ha da tempo messo in vendita e per il quale ci si attende una offerta che superi i 30 milioni di euro. Sistemato altrove il centrocampista argentino, sarà poi possibile pensare alla maniera in cui capitalizzare il tesoro in entrata. Il giovanissimo sudamericano interessa a mezza Europa e a più di un club italiano anche se pare che ancora nessuno abbia formalmente presentato a Zamparini un’offerta.

Ufficiale: Stefano Pioli al Palermo

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A Palermo finisce l’era Rossi e comincia l’era Pioli. L’ex tecnico del Chievo Verona ha firmato un contratto che lo legherà alla rosanero per i prossimi due anni con opzione per il terzo, sempre ammesso che riesca a tenere a bada il ciclone Zamparini, poco riflessivo quando si tratta di licenziare tecnici su due piedi.

Stefano Pioli è uno degli allenatori più apprezzati della Serie A e – pur non avendo mai guidato squadre di vertice – gode della stima dell’intero sistema calcistico nostrano, tanto che molti colleghi lo indicano come uno dei tecnici più innovativi del panorama nazionale.

Roma: la società è troppo lenta e rischia di perdere anche Lamela

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Ma cosa succede alla Roma? Gli americani saranno anche efficienti negli affari, ma sembra non si siano ancora abituati alla velocità con cui si muove oggi il mondo del calcio. Nella Capitale tutto ristagna: le vicissitudini tra Sabatini e Pradè, il nome dell’allenatore che non si decide mai, ed ora anche la lentezza nel calciomercato rischiano di nuocere alla squadra.

L’ultima novità, in ordine di tempo, è l’interessamento del Napoli per Lamela. I partenopei, a causa della troppa lentezza con cui si sono mossi per Inler, l’hanno perso, e così non hanno intenzione di ripetere lo stesso errore con l’argentino. I 15 milioni destinati al calciatore dell’Udinese sono stati ieri offerti, via fax, al River Plate, società che è aperta alla cessione del centrocampista, ma che ha ritenuto troppo bassa l’offerta di Sabatini di 12 milioni.