Calciopoli 2: ora è ufficiale

L’avevamo predetto già qualche giorno fa, e siamo stati ascoltati. Nonostante le prime smentite, l’inchiesta denominata Calciopoli 2 è ufficialmente partita. Il procuratore Palazzi ha aperto un fascicolo in cui

Atalanta-Livorno: tutti prosciolti tranne Balleri

E’ andata di lusso ad Atalanta e Livorno. Stavolta le due società se la sono cavata per il rotto della cuffia dopo le richieste del procuratore federale Stefano Palazzi di penalizzare le due società per i prossimi campionati e di squalificare pesantemente i calciatori coinvolti nella presunta combine.

Ieri pomeriggio la sentenza definitiva. L’unico a pagare per tutti è stato David Balleri, probabilmente perchè reo di aver aggredito Padoin dopo il gol vittoria nella gara di ritorno, che di fatto ha sancito la retrocessione del suo Livorno. Solo 4 mesi di stop quindi per il difensore, per il quale Palazzi aveva chiesto oltre 3 anni di squalifica.

Deferiti Inter e Milan per plusvalenze false

Ormai è destino, il calcio si gioca più negli uffici che sul campo. Dopo lo scandalo scommesse, calciopoli, fidejussioni false, e adesso errori arbitrali a senso unico, si aggiunge un nuovo capitolo alle inchieste giudiziarie del calcio di casa nostra.
La settimana scorsa Galliani e Moratti furono prosciolti dall’accusa di aver falsificato i bilanci delle stagioni 2003 e 2004 (senza i quali non potevano nemmeno iscriversi al campionato), perchè il fatto non costituisce più reato.

A distanza di una settimana, quando ancora non sono finiti i festeggiamenti, ecco notificare una nuova accusa ai dirigenti delle milanesi: deferimento per le plusvalenze.
I fatti si riferiscono ai bilanci che andavano dal giugno 2003 al marzo 2005 “per aver sottoscritto alcuni contratti di cessioni dei diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione delle medesime prestazioni sportive” si legge sulla motivazione. Le plusvalenze sono state considerate “fittizie” dal procuratore della Federcalcio Stefano Palazzi, che minaccia forti ammende e diffide per i diretti interessati, e cioè Adriano Galliani per la violazione dell’articolo 1 sulla lealtà sportiva, il Milan e l’Inter, per responsabilità diretta, e altri quattro dirigenti o ex dirigenti nerazzurri (tra cui anche Lele Oriali).