Il Dall’Ara di Bologna: uno stadio da serie A!

Ennesima tappa del nostro viaggio alla scoperta degli impianti sportivi più suggestivi del pianeta. Stavolta ci fermiamo a Bologna, in omaggio anche alla recente promozione in serie A della squadra rossoblu, che per blasone ed importanza non meritava certo di soffrire tra i cadetti.

Nel nostro tour virtuale arriviamo dunque nel quartiere Saragozza, dove sorge il magnifico Stadio Renato Dall’Ara, costruito in poco più di un anno e mezzo tra il ’25 ed il ’27.

Nei suoi primi anni di vita lo stadio prese il nome di Littoriale, essendo stato voluto dal gerarca fascista Leandro Arpinati, podestà di Bologna e presidente dela Figc. Solo dopo la fine della guerra, i bolognesi poterono avere il proprio stadio libero da simboli politici e da quel nome che ricordava troppo la dittatura. Il Littoriale divenne dunque Stadio Comunale, nome che manterrà fino alla morte dello storico presidente del Bologna (Renato Dall’Ara appunto) avvenuta tre giorni prima della conquista dell’ultimo scudetto vinto dai rossoblu.

Juventus-Inter 9-1: i campioni contro i ragazzini!

A Roma mando una squadra di ragazzini!

Questa la minaccia di Massimo Moratti alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Roma, per rispondere a chi, con vena polemica, sosteneva che l’Inter fosse stata aiutata nel corso del campionato.

Poi la rabbia è rientrata ed i nerazzurri si sono presentati all’appuntamento con la migliore formazione possibile che non è riuscita tuttavia a frenare la voglia di riscatto di una Roma arrembante. Il presidente non ha voluto seguire l’esempio di papà Angelo, che nel lontano 1961, in polemica con la Federazione, decise di far scendere in campo la squadra primavera, beccandosi poi una multa di un milione di lire.

Stadio Artemio Franchi: patrimonio artistico fiorentino

Il nostro viaggio alla scoperta dei templi del calcio fa tappa quest’oggi a Firenze per un giro turistico all’Artemio Franchi, teatro delle partite casalinghe della Fiorentina.

La sua costruzione risale al 1931, nel mezzo delle due Grandi Guerre e proprio al particolare periodo storico è dovuta la particolare forma a D, che doveva richiamare l’iniziale del nome Dux, nel pieno rispetto delle regole imposte dal regime. Il progetto fu affidato alle sapienti mani dell’architetto Pier Luigi Nervi e finanziato in gran parte dal Marchese Luigi Ridolfi.

Prese inizialmente il nome di Giovanni Berta, in onore di un soldato fascista caduto sul campo, ma finita la guerra fu ribattezzato Stadio Comunale, per poi prendere definitivamente il nome attuale, in memoria di uno storico presidente della società.