Mondiale 2010: conosciamo la Danimarca

Una delle nazionali più rispettabili degli ultimi anni è risultata assente ingiustificata nelle ultime due uscite internazionali più importanti, il Mondiale del 2006 e l’Europeo 2008. Ma la Danimarca sembra aver superato questo periodo buio della sua storia, e vuol rifarsi in Sudafrica.

Questa voglia di riscatto nasce anche dal rinnovamento della rosa, la quale a parte il capitano, l’ex milanista John Dahl Tomasson, e pochi altri “vecchietti”, è stata ricostruita con tanti giovani, i quali oggi sono tra i più interessanti d’Europa. La nazionale danese ha sicuramente un futuro luminoso davanti a sé, ed il primo tassello di questa rinascita l’ha ottenuto durante la qualificazione a questo mondiale, ottenuta senza mai cali di tensione nel girone più equilibrato d’Europa, il girone A che comprendeva anche Portogallo e Svezia.

Mondiale 2010: conosciamo l’Olanda

La nazionale olandese è uno degli oggetti più misteriosi del calcio mondiale. Sulla carta fa paura dato che comprende alcuni dei calciatori più forti al mondo, due dei quali sono stati anche protagonisti dell’ultima Champions League come Robben e Sneijder. Ma l’Olanda non è solo questa. La nazionale dei tulipani può vantare una rosa di altissima qualità, tra le migliori al mondo, come sempre è stato negli ultimi decenni. Ma il motivo per cui alla fine dei conti non vince niente rimane un mistero.

Negli anni scorsi il vero problema si chiamava infortuni, visto che nei momenti più belli proprio le due stelle, ma anche altri campioni come Van Nistelrooy, finivano con il farsi male e saltare le partite più importanti. Quest’anno tutti i giocatori sono più o meno integri, e l’unica incognita resta così l’allenatore. Per vincere un Mondiale non c’è bisogno solo di grandi giocatori, ma anche di un bravo allenatore che li sappia far giocare, e Bert van Marwijk rappresenta un vero e proprio dilemma. Di esperienza ne ha il 58enne allenatore, ex di Feyenoord e Borussia Dortmund, ma sarà abbastanza per condurre l’Olanda fino alla fine del torneo?

Mondiale 2010: conosciamo il Ghana

Il Ghana è l’unica squadra africana che ha bissato la qualificazione al Mondiale del 2006, e questo la dice lunga sulle sue capacità. Si tratta infatti di una delle nazionali più continue ed interessanti del Continente nero, e senza dubbio quella con il miglior futuro davanti a sé. Lei infatti il suo Mondiale lo ha già vinto. Stiamo parlando di quello Under 20, dove non contano i fuoriclasse ma solo la bravura di tanti giovani talenti, come quelli che hanno battuto il Brasile nella finale dell’ottobre scorso, e che regalano un futuro luminoso alla nazionale ghanese.

Tornando a quella che dovrà affrontare il torneo Sudafricano, l’unica sfortuna del Ghana è quella di ritrovarsi nel girone più duro di tutto il Mondiale, con Germania, Serbia e Australia, perché altrimenti il passaggio del turno sarebbe stato assicurato. Lo dimostra la difesa di ferro del girone di qualificazione, con 10 partite su 12 senza subire reti, ed un ottimo reparto centrale con molti calciatori che si sono visti spesso dalle nostre parti (Asamoah, Appiah, Muntari, Essien), ed un attacco molto interessante.

Mondiale 2010: conosciamo la Serbia

Per essere un Paese relativamente giovane, la Serbia è senza dubbio una delle nazionali più interessanti a livello mondiale. Come Stato indipendente esiste solo dal 2006, ma è già tra quelle nazionali degne di rispetto e che può vantare alcuni tra i migliori giocatori dell’area balcanica. La dimostrazione di questa sua forza l’ha data durante il girone di qualificazione, dominato ai danni della Francia che ha rischiato di non partecipare al Mondiale in Sudafrica.

Nell’Est Europa la Serbia è probabilmente la nazionale con il tasso tecnico maggiore, forse anche superiore alla Russia, ed il suo selezionatore, Radomir Antic, è una sicurezza, vista la grande esperienza in campo internazionale e le tante ottime stagioni passate nella Liga in cui ha guidato l’Atletico Madrid (complessivamente per 5 anni), ma anche Real e Barcellona. Un curriculum davvero invidiabile.

Mondiale 2010: conosciamo l’Australia

Quattro anni fa l’Australia ci fece correre il rischio di venir eliminati dal Mondiale di Germania, facendoci sfumare il quarto titolo. Solo un penalty ottenuto furbescamente da Grosso nei minuti finali ci salvò da una lotteria dei rigori che avrebbe potuto farci finire il torneo con una grande delusione, ma probabilmente questo caso non verrà ripetuto quest’anno.

Non ci saranno infatti tra gli azzurri né Grosso e nemmeno Totti che quel rigore lo trasformò, ma soprattutto l’Australia non è più quella bella squadra compatta che era 4 anni fa, anche perché non ha più a guidarla quella vecchia volpe di Hiddink. Il nuovo ct, Pim Verbeek, non è di certo tra i più affermati a livello internazionale, e nemmeno la rosa dei canguri sembra all’altezza di quella del 2006.

Mondiale 2010: conosciamo la Germania

La formazione titolare della Germania è senza dubbio tra le più forti al mondo, ma nel prossimo Mondiale c’è il rischio che non sia al 100%. Il vero problema è l’assenza del suo calciatore più importante, Michael Ballack, uomo intorno a cui si costruisce tutto il gioco dei tedeschi, e che non andrà in Sudafrica a causa di un brutto infortunio subìto nell’ultima partita della stagione, la finale di FA Cup col suo Chelsea.

Il centrocampista avrà bisogno di almeno 2 mesi per riprendersi dalla lesione al legamento collaterale medio, e la sua assenza si farà sentire molto. Per fare un paragone è come se all’Italia mancasse Pirlo. Per questo le speranze della Germania di vincere il Mondiale si riducono enormemente, anche se resta una delle nazionali più temibili.

Mondiale 2010: conosciamo la Slovenia

La Slovenia è sicuramente una delle sorprese di questo Mondiale. Anche se il torneo non è ancora cominciato, la sua sfida l’ha già vinta, e cioè portare un piccolo Paese nel massimo campionato internazionale, dopo aver eliminato delle compagini di tutto rispetto come Repubblica Ceca e Polonia nel girone di qualificazione e la Russia ai play-offs.

Ed è stata proprio questa la vera impresa degli uomini di Kek, i quali sfruttano la tenacia ed il calcio a volte duro tipico della zona balcanica con qualche giocata da squadra navigata degna delle migliori nazionali. Per noi la Slovenia non è tanto una sorpresa, visto che è stata sul cammino dell’Italia più volte in passato, mettendoci spesso in difficoltà, e chissà che quest’anno non faccia qualche scherzetto a qualche big del calcio mondiale.

Mondiale 2010: conosciamo l’Algeria

L’Algeria torna a disputare un Mondiale dopo 24 anni di assenza. Questa mancanza è servita però a rafforzare la squadra, e costruire con calma una nazionale di livello discreto, considerata la più forte di tutta la sua storia. E guardando i numeri pare sia proprio così. Durante il girone di qualificazione infatti, l’Algeria ha vinto tutte le partite giocate in casa, facendo fatica solo fuori dalle mura amiche dove ha trovato i tre punti soltanto una volta.

La nazionale di Saadane non ha però fatto tanta fatica a qualificarsi per il torneo, ed ha dimostrato la sua forza anche nell’ultima coppa d’Africa dove si è classificata al quarto posto, battuta dalla Nigeria e rimanendo dietro alle altre due nazionali africane tra le più temibili in circolazione, e cioè l’Egitto e il Ghana.

Mondiale 2010: conosciamo gli Stati Uniti

Gli Usa sono la nazionale che probabilmente più di altre è cresciuta negli ultimi anni. Dal 1994, quando il calcio era un’entità sconosciuta in America, fino ad oggi, la nazionale a stelle e strisce ne ha fatta di strada. Da fare la parte della comparsa nel girone del Nord America è diventata prima la nazionale leader, ed ora pian piano si sta facendo strada anche al di fuori dei confini continentali.

Il torneo che sta per cominciare sarà il decimo mondiale a cui gli States partecipano, e dopo l’exploit della Confederations Cup dello scorso anno si candidano a possibile sorpresa. Il girone di qualificazione non è stato dei più difficili, visto che si è dovuta sbarazzare di Barbados, Trinidad e Tobago, Guatemala e Cuba, e l’unica nazionale un po’ più ostica è stato il Messico, ma il fatto che molti dei suoi componenti giochino in Europa (nel 1994 non ce n’era nemmeno uno), e la qualità del campionato di casa sia leggermente migliorata fanno ben sperare dall’altra parte dell’oceano.

Mondiale 2010: conosciamo l’Inghilterra

L’Inghilterra è una delle nazionali più deludenti degli ultimi anni. Nonostante i club inglesi siano sempre sul tetto del mondo (anche se spesso sono formati da pochissimi giocatori britannici), la loro nazionale ha deluso continuamente nelle ultime uscite. L’unica vittoria al Mondiale risale ad oltre 40 anni fa, e mai è stata alzata al cielo la coppa dell’Europeo.

Per porre fine a questa tradizione negativa, la dirigenza inglese ha deciso di puntare su uno degli allenatori migliori a livello mondiale, il nostro Fabio Capello, che ha subito dimostrato di saper prendere in mano la squadra, raddrizzarla, e regalarle ciò che mai nessun allenatore era stato in grado di fare, e cioè un bel gioco spettacolare e convincente.

Peccato per loro che sia arrivato tardi, quando cioè i giocatori migliori sono ormai piuttosto anziani, ed il ricambio generazionale stenta ad arrivare. Per questo gli inglesi puntano molto su questo Mondiale, perché sanno che se non lo vincono stavolta non lo vincono più.

Mondiale 2010: conosciamo la Grecia

Dall’incredibile vittoria dell’Europeo 2004, la Grecia ha subìto una cocente delusione dopo l’altra. Da allora si sono susseguite la mancata qualificazione al Mondiale di Germania, l’eliminazione nella fase a gironi nell’Europeo successivo, ed ora c’è un alto rischio di figuraccia anche in quest’altro Mondiale. Nonostante un girone di qualificazione piuttosto semplice, in cui erano presenti squadre come Lussemburgo, Lettonia e Moldavia, la Grecia è riuscita nell’impresa di arrivare seconda, dietro la Svizzera, ed ha ottenuto la qualificazione grazie all’unico scatto d’orgoglio nello spareggio contro Israele.

Il tecnico che la guida, Otto Rehhagel, è lo stesso della vittoria nell’Europeo. Ma è rimasta quasi immutata anche la rosa dei calciatori che porterà in Sudafrica. Circa due terzi della squadra è composta da veterani, superstiti del 2004, ed il ricambio generazionale è molto limitato.

Mondiale 2010: conosciamo la Corea del Sud

Il nome Corea del Sud riporta alla mente dei tifosi italiani dei brutti ricordi. Tutti ricorderanno sicuramente la cocente eliminazione dal Mondiale del 2002 che fa il paio con quella contro la Corea del Nord di 40 anni prima, ma nonostante questo non si può di certo dire che la nazionale asiatica desti preoccupazione. Nonostante sia al suo settimo Mondiale consecutivo, la Corea del Sud continua a non convincere fuori dall’Asia, tanto da far sembrare che la qualificazione sia stata ottenuta grazie alla mediocrità delle avversarie più che per meriti propri.

Inoltre quest’anno a guidare la nazionale coreana non ci sarà quella vecchia volpe di Guus Hiddink che l’ha portata fino in semifinale nel 2002, o Dick Advocaat presente nel 2006. Sulla panchina stavolta siederà il semi-sconosciuto Huh Jung-Moo, il quale ha già guidato in passato la sua nazionale e qualche club del massimo campionato coreano. Di certo non una garanzia a livello mondiale.

Mondiale 2010: conosciamo la Nigeria

La Nigeria è il Paese che più di tutti ha rappresentato l’Africa nella storia della Coppa del Mondo. Purtroppo però, la storia è l’unica cosa dalla loro parte in questo torneo. La nazionale delle Super Aquile non può di certo mirare in alto quest’anno, come magari poteva avvenire negli anni ’90 quando a rappresentarla c’erano alcuni tra i calciatori più forti al mondo, e la dimostrazione si è avuta durante la qualificazione al torneo.

Nonostante contro non ci fossero degli squadroni, la Nigeria riesce a qualificarsi prima grazie ad un gol al 93′ nella penultima gara del girone e poi, nell’ultima partita, grazie ad una rocambolesca vittoria ottenuta contro il Kenya e la contemporanea sconfitta della Tunisia in Mozambico.