La Fiorentina ritorna tra le grandi

Un sogno inseguito per otto lunghissimi anni e finalmente realizzato: la Fiorentina è in Champions League, dopo il periodo nero che l’ha tenuta lontana dall’Europa che conta a causa di fallimenti, retrocessioni e penalizzazioni.

Ma ora è il momento di esultare, di liberare la gioia lungamente repressa, di dimostrare che la viola è tra le grandi del calcio ed è intenzionata a rimanenrci per molto. Lo 0-0 conquistato ieri sera sul campo dello Slavia Praga ha solo confermato quanto di buono fatto nella gara di andata, quando i ragazzi di Prandelli avevano messo in tasca un presiosissimo 2-0 da gestire.

C’era qualche preoccupazione alla vigilia e non perché lo Slavia sembrasse squadra chissà quanto temibile, ma perché non ci si può mai fidare delle gare di fine estate e di avversari che non hanno nulla da perdere. Per di più la Fiorentina era orfana di Mutu, fuori per la lussazione al gomito rimediata in nazionale, e l’assenza del romeno crea sempre qualche motivo di apprensione.

Mutu-Gilardino: la Fiorentina a un passo dall’Europa

Mutu suona la carica, Gilardino risponde “presente” e Firenze ricomincia a sognare dopo nove lunghi anni di assenza dalla massima competizione Europea (non sempre per demerito proprio, vedi Calciopoli e penalizzazione).

Comincia così, con un secco 2-0, il cammino di avvicinamento della Fiorentina alla Champions League. Lo Slavia Praga si è rivelato un avversario ancor meno ostico del previsto ed i viola hanno potuto mettere al sicuro un risultato confortante in vista del ritorno del 27 agosto.

Ed ora è fatta per metà (qualcosa in più della metà, vista la pochezza tecnica dell’avversario). Possiamo già segnare il nome della Fiorentina nel tabellone principale, in attesa dell’altra italiana, la Juventus, che stasera sarà impegnata contro l’Artmedia.

Fiorentina: finalmente si fa sul serio!

Dopo l’abbuffata di amichevoli estive si torna finalmente al calcio con i punti in palio. A riaprire la stagione ufficiale sarà la Fiorentina, impegnata questa sera al Franchi contro i cechi dello Slavia Praga in una gara che dovrebbe aprire le porte all’Europa che conta.

Grande occasione per i viola che non respirano il profumo della Champions League dalla stagione 1999-2000, quando il Re Leone Batistuta ruggiva ancora dalle parti di Firenze, prima del trasferimento a Roma.

Per dirla tutta, la Fiorentina aveva anche conquistato un’altra qualificazione per la massima competizione europea, ma le vicende di Calciopoli annullarono i risultati ottenuti sul campo, facendo sprofondare la squadra in fondo alla classifica per la stagione successiva. E proprio a causa di quella penalizzazione, l’anno successivo i viola non riuscirono a riprendersi ciò che gli era stato tolto, dovendosi poi accontentare di giocare in Coppa Uefa.