Allenatori, rivoluzione in tutta Europa: il Real vuole Conte


La prossima estate potremmo assistere a una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda gli allenatori delle big europee. Le decisioni di Guardiola e Mourinho e i relativi destini di Benitez, Mancini e Ancelotti potrebbero scatenare un effetto domino sulle panchine delle principali squadre del vecchio continente, Juventus compresa. Il Real Madrid pare abbia messo infatti l’occhio anche su Antonio Conte, impressionato dai risultati ottenuti dal tecnico bianconero in appena un anno e mezzo. La Gazzetta dello Sport ha provato oggi a fare un po’ di ordine sul futuro delle panchine in Europa.

Rooney litiga con Ferguson, sarà addio allo United?

Foto: AP/LaPresse

La permanenza al Manchester United di Wayne Rooney potrebbe essere quasi finita. Dopo sei stagioni ed un centinaio di reti segnate, l’attaccante della nazionale inglese potrebbe lasciare lo United. Ma non la città di Manchester. Secondo le indiscrezioni del Sunday Mirror, il bad boy ed il suo mentore, Sir Alex Ferguson, sarebbero ormai ai ferri corti tanto da far pensare ad un addio già a gennaio.

Il fattore scatenante è stato lo scandalo del rapporto extraconiugale che ha colpito il calciatore, e che ha portato il suo coach a lasciarlo in panchina per alcune partite. Ora che Rooney è tornato titolare però non è come prima, manca di mordente, gioca sottotono, e secondo i ben informati gioca male perché ormai non ha più stimoli alla guida di un uomo con cui non va più d’accordo.

Secondo il Times è Capello lo sportivo più influente del mondo

Verrebbe da dire: “finalmente un italiano che conta”, anche se certe classifiche lasciano un po’ il tempo che trovano. La prestigiosa rivista Times, che da sempre si diletta a stilare graduatorie su qualsiasi cosa, aveva sempre snobbato gli italiani, ponendo nelle scorse stagioni al primo posto della classifica degli sportivi più potenti quasi sempre Sir Alex Ferguson. Con le sue decisioni il baronetto del Manchester United influenzava tantissimo la Premier League, e di conseguenza anche il resto del calcio che conta, dato che il campionato inglese è quello più ricco e vincente al mondo.

Ancora una volta è l’Inghilterra a regnare nella classifica dei più potenti, ma Ferguson crolla di ben 6 posizioni, scalzato prima di tutto da Fabio Capello. Il motivo è non solo l’importanza della nazionale britannica, ma anche le sue decisioni fuori dal campo, come la gestione del caso-Terry, dell’infortunio di Beckham, e di tutto ciò che circonda la nazionale inglese.

Premier League: Macheda tiene lo United in vetta, ma il Liverpool non molla

Bellissima giornata di campionato quella pasquale in Premier League. Protagonista è ancora una volta il diciassettenne italiano Federico Macheda, che entra nel secondo tempo per Berbatov, e come 7 giorni prima segna al primo pallone che tocca. Nessuna emozione, nessuna pressione. Quando uno è un talento i gol li fa sempre, e pare proprio che è di questo che stiamo parlando.

Macheda salva i suoi ed il suo mentore, Sir Alex Ferguson, da un imprevisto sorpasso da parte del Liverpool, che ad un quarto d’ora dalla fine sembrava doversi avverare. Subito in vantaggio con Scholes, il piccolo Sunderland ha la forza di trovare il pareggio nella ripresa con Jones, e così Ferguson mette in campo il suo talismano ed il gol arriva puntuale, un po’ come accadeva lo scorso anno nell’Inter quando si inseriva Cruz.

Premier League: è un italiano l’eroe di giornata

E’ una giornata che si decide durante il recupero la 31esima di Premier League. Le due aspiranti alla vittoria del campionato vincono entrambe con un gol allo scadere, ma la copertina non poteva non essere regalata a Federico Macheda, 18enne emigrante in Inghilterra, che si fa conoscere al grande pubblico non solo con una prestazione da incorniciare all’Old Trafford (che non è da tutti), ma anche per la rete che consegna vittoria e vetta della classifica al suo Manchester United.

E’ lui il calciatore che toglie le castagne dal fuoco a Sir Alex Ferguson, che lo ha voluto in campo per le tante assenze in attacco tra i suoi Red Devils, e che è servito lì dove il solo Cristiano Ronaldo non basta. Il portoghese infatti fa il suo solito show, con due splendidi gol, ma l’Aston Villa è un brutto cliente e vende cara la pelle. Arrivati al novantesimo sul 2-2 sembrava che ci si dovesse dividere il bottino, ed invece Macheda scarica un destro dopo una bella girata in area e segna la rete del 3-2 che gli regala un’improvvisa notorietà.

Premier League: doppio stop United-Chelsea, e il Liverpool è a -1

Adesso sì che si può parlare di campionato riaperto. Questo è dovuto più che al Liverpool, che fa il suo dovere in casa contro l’Aston Villa, al Manchester United che rimedia la seconda sconfitta consecutiva e brucia 6 punti in 7 giorni. Adesso i Reds sono sotto di un solo punto alla compagine di Sir Alex Ferguson, ma i Red Devils devono ancora recuperare una partita.

La 30^ giornata comunque passa agli annali per l’incredibile stop dello United in casa del Fulham (il primo negli ultimi 44 anni), grazie soprattutto a Scholes che dopo un quarto d’ora si sostituisce a Van Der Sar, parando un tiro avversario, facendosi così espellere. Nel finale anche Rooney si fa cacciare per doppia ammonizione, e la frittata è fatta. Ma passerà alla storia anche per la prima sconfitta di Hiddink sulla panchina del Chelsea.