Non si può parlare sempre e solo di calciomercato. Le squadre, anche le migliori, sono tali anche per il contributo che viene dato loro da chi è in panchina. Dall’allenatore.
Sinisa Mihajlovic
Crisi Inter, tutti i nomi del dopo-Stramaccioni
Stramaccioni vorrebbe rimanere sulla panchina dell’Inter anche il prossimo anno, e l’idea non dispiace anche ai dirigenti, Moratti su tutti. Ma nel calcio di oggi solo i risultati contano, e l’obiettivo dell’Inter di quest’anno non può essere altro che il terzo posto. Anche se dovesse arrivare quarto sarebbe un disastro perché la differenza tra le due posizioni è di minimo 30 milioni di euro, se non di più andando avanti nella competizione. Per questo è ormai evidente che se l’Inter arriva almeno al terzo posto Strama rimarrà, altrimenti bisognerà trovare un sostituto.
Lazio, da Lippi a Mihajlovic, tutti i nomi per il dopo-Reja
Ormai Reja ha le valigie in mano e già oggi potrebbe decidere di andarsene. Dopo che le sue dimissioni erano state “congelate” a dopo la partita contro l’Atletico Madrid, ora che è arrivata l’ennesima sconfitta potrebbe essere arrivato il momento buono per andare via. Ma c’è un terzo poston in campionato da difendere, e dunque gli scenari che si aprono sono almeno tre.
Ulivieri: Sono già tanti gli esoneri in serie A
Sono già sei i tecnici di serie A esonerati dopo soltanto dieci giornate di campionato. In molti non han mangiato il panettone, l’ultimo dei quali Sinisa Mihajlovic. Il Presidente dell’
Fiorentina: via Mihajlovic, arriva Rossi
Era nell’aria da tempo, ed oggi è arrivata la conferma: Sinisa Mihajlovic è stato esonerato. Al suo posto arriverà Delio Rossi, ex allenatore di Lazio, Palermo ed altri club importanti. L’esonero di Mihajlovic veniva richiesto dalla tifoseria da tempo visto che non solo l’ex difensore non riusciva a portare i risultati che Firenze richiede, ma non è riuscito nemmeno a gestire bene lo spogliatoio visti i vari dissapori con Montolivo, Cerci, Kharja ed altri giocatori.
A sua parziale discolpa va detto che anche la società non gli ha dato una mano visto che molti dei “mal di pancia” sono avvenuti a causa delle mancate cessioni a club di portata superiore (vedi Montolivo con Inter e Milan o Cerci con il Manchester City), e così il serbo si è trovato tra due fuochi, e non è riuscito a reagire nel modo corretto.
Fiorentina: Mihailovic ad un passo dall’ esonero
Non è passata inosservata la sconfitta contro il Chievo della Fiorentina. E così la pioggia che ieri si abbateva sul campo da gioco, in queste ore si abbatte anche sul
Fiorentina: aria di tensione (ed esonero) per Mihajlovic
In principio era Montolivo, oggi i casi cominciano a diventare troppi. Non si respira una bella aria a Firenze, nonostante i risultati stiano cominciando ad arrivare. Forse contribuisce a questa tensione anche il tenere sempre sulla graticola Mihajlovic, ma fatto sta che qualche contromossa va effettuata perché la situazione sta diventando davvero insostenibile.
Dopo i mal di pancia di Montolivo che voleva essere ceduto ed ora aspetta solo le offerte degli altri club visto che non ha intenzione di di rinnovare, è toccato a Cerci, che era stato vicinissimo alla cessione e poi, dopo che tutto saltò, cominciò a vivere da separato in casa con il suo tecnico. Dopodiché è toccato a Vargas che viene utilizzato a singhiozzo, ed oggi è la volta di Kharja.
La Fiorentina difende Mihajlovic
La vittoria interna contro il Genoa non ha calmato gli animi in quel di Firenze, dove una parte della tifoseria continua a prendere di mira Sinisa Mihajlovic. Nel corso della gara contro il Grifone, il tecnico serbo è stato spesso invitato a lasciare la panchina della Fiorentina, con cori che nella maggior parte dei casi superavano i limiti dell’educazione e della civiltà.
Che la curva canti “Salta la panchina, o Sinisa salta la panchina” ci può stare anche dopo una vittoria, ma quello che proprio non ci sta è l’insulto o il coro razzista verso l’allenatore. Di qui la presa di posizione della società, che nella giornata di oggi ha pubblicato una nota di condanna verso il comportamento di una parte del pubblico:
La Fiorentina esprime la più ferma e dura condanna contro i cori razzisti e gli insulti personali nei confronti dell’allenatore Sinisa Mihajlovic. Ogni forma di dissenso e anche di contestazione va ritenuta legittima finché non si travalicano i limiti della correttezza e della civiltà. La società non può accettare scadimenti nella volgarità gratuita, nella violenza verbale, addirittura nel razzismo, ed esprime perciò piena solidarietà e sostegno a Sinisa Mihajlovic, vittima di attacchi vergognosi e intollerabili.
Fiorentina, Mihajlovic contro Prandelli: “dice cazz…”
Gilardino? L’ho visto poco sereno, sono state settimane particolari, ma con l’inizio del campionato ritroveremo il Gila di sempre.
Queste le parole di Prandelli quando, dopo le due partite della nazionale appena giocate, gli è stato chiesto come mai avesse lasciato in tribuna il suo attaccante preferito. Il riferimento è agli ultimi giorni di calciomercato in cui il centravanti viola è stato accostato a molti club diversi, per poi rimanere a Firenze. Ma di fronte ad una frase di questa portata, detta peraltro non da un tifoso qualunque, ma dal ct della nazionale, Sinisa Mihajlovic, allenatore della Fiorentina, non poteva di certo rimanere in silenzio:
Mi sembra una cazzata. Con noi Gila si è sempre allenato benissimo e con la testa a posto. Vorrei vedere come si allenano gli altri. Cassano o Balotelli. Gila è sempre stato un professionista serio e a maggior ragione credo lo sia quando veste la maglia della Nazionale. Sta bene fisicamente, può aver vissuto momenti di incertezza negli ultimi giorni di mercato, ma una volta rimasto qua, tutto si è risolto. Prandelli poteva trovare una scusa migliore.
Serie A 2011/2012: conosciamo la Fiorentina
Il mercato della Fiorentina è uno dei più difficili da valutare perché se fino ad ora, ad una ventina di giorni dalla chiusura, è cambiato poco o nulla, è previsto che nelle ultime due settimane (e specialmente negli ultimi giorni) possa essere messa in atto una vera e propria rivoluzione.
Ma valutando quanto fatto finora, vediamo che di arrivi ce ne sono stati ben pochi ma di un discreto livello come Lazzari e Munari, mentre sono partiti calciatori importanti, primo fra tutti Frey, insieme a Santana, Mutu, Donadel, D’Agostino e Comotto. Ma, come detto, è il mercato dei prossimi giorni quello più caldo, il quale vedrà partire quasi sicuramente Montolivo, Cerci, Vargas e Gilardino, ma vedrà arrivare Kharja (sicuro al 99%), un attaccante, probabilmente Maxi Lopez, e chissà, magari anche il sogno Cassano.
La Fiorentina parte tra le contestazioni
Non comincia nel migliore dei modi la nuova stagione della Fiorentina, contestata duramente nell’allenamento pomeridiano in quel di San Piero a Sieve, dove Mihajlovic sta tentando di dar forma alla squadra in vista del prossimo campionato. La Fiorentina è reduce da un paio di settimane trascorse a Cortina d’Ampezzo, ma è nei pressi del Mugello che si sono radunati i tifosi per accogliere come peggio non si poteva la squadra viola.
In particolare un gruppetto di supporter contrari alla tessera del tifoso ed il gruppo denominato Settebello hanno insegnato una contestazione vivace nei confronti di alcuni componenti della rosa, primo fra tutti Riccardo Montolivo, invitato a “raggiungere Silvio” quanto prima.
Mihajlovic: resto alla Fiorentina
L’uscita di scena di Leonardo ha costretto l’Inter a lanciarsi alla ricerca di un nuovo allenatore. Uno dei nomi più gettonati, almeno sulle pagine dei giornali, è quello di Sinisa
Da Ancelotti a Mihajlovic, il toto-allenatore dell’Inter
Tra le tante panchine traballanti della Serie A una delle più solide sembrava essere quella dell’Inter, con Leonardo confermatissimo dopo il secondo posto in campionato e la conquista della Coppa Italia. Ma nel calcio, si sa, gli amori spesso finiscono ancor prima di nascere ed il tecnico brasiliano non ci ha messo molto a decidere di abbandonare la causa nerazzurra per sedersi dietro una scrivania del Paris Saint Germain.
Scelta di vita e di cuore, certo, come quella che ha fatto Carlo Ancelotti, cercato ieri da Moratti, ma fermissimo nella sua decisione: “Io all’Inter? Non potrei mai! Non me la sentirei di avere il Milan come avversario”. I tifosi rossoneri scongiurano dunque il pericolo di ritrovarsi di fronte un altro “traditore”, come accadde proprio con Leo, che lo scorso Natale gli mandò il panettone di traverso, firmando per il nemico. Ancelotti dunque rifiuta la panca nerazzurra e lo stesso fa Marcelo Bielsa. Ma allora chi sarà il prossimo allenatore dell’Inter?
Delio Rossi: “Non si può dire no all’Inter”
Non so se Marcelo Bielsa abbia detto veramente di no all’Inter – dando ancora una volta ragione a chi l’ha soprannominato El loco, ovvero il pazzo.
E non credo che per sostituire il partente Leonardo, destinato alla carica di direttore generale del Paris Saint Germain, possa arrivare Guus Hiddink – ormai vicinissimo al Chelsea -, Laurent Blanc – perché dovrebbe lasciare il posto conquistato da un annetto di CT della nazionale francese? -, o André Villas-Boas – bisogna convincere l’allenatore e pagare i quindici milioni della clausola rescissoria.