Simone Pepe ha rotto il silenzio che lo accompagna da due anni ed ha utilizzato Facebook, come spesso accade in questi casi, per raccontare dell’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per due anni. Adesso però è pronto per Allegri.
Simone Pepe
Calcioscommesse, Palazzi ricorre contro il proscioglimento di Bonucci e Pepe
La vicenda del calcio scommesse non si è certo conclusa con l’assoluzione di Pepe e Bonucci e con la squalifica di dieci mesi ad Antonio Conte. In casa Juventus (ma non solo) si continua a tremare, specie dopo il ricorso del Procuratore fererale Stefano Palazzi, poco convinto dell’innocenza dei due giocatori juventini e deciso a dimostrarne la colpevolezza (oltre a quella di Di Vaio, Portanova e di tutti i calciatori assolti dalla Disciplinare).
Sentenze calcioscommesse, 10 mesi a Conte, Lecce in Lega Pro
Confermate le anticipazioni di due giorni fa sulla vicenda del calcio scommesse. Proprio pochi minuti fa la Disciplinare si è pronunciata, condannando Antonio Conte a 10 mesi di squalifica ed i suoi collaboratori Alessio ad 8 mesi e Stellini (che si è già dimesso) a 2 anni. Assolti invece Bonucci e Pepe perché il loro accusatore, Andrea Masiello, non è stato ritenuto credibile.
Calcio scommesse, Bonucci rischia 3 anni e sei mesi di squalifica
Il processo sul calcio scommesse non conosce soste e regala ogni giorni spunti di discussione interessanti. Il Procuratore Federale Stefano Palazzi continua a rendersi protagonista, distribuendo a destra e a manca richieste di squalifica più o meno pesanti. Dopo i 15 mesi richiesti per Antonio Conte, arrivano le stangate per Leonardo Bonucci e Simone Pepe, che rischiano riapettivamente 3 anni a sei mesi ed un anno di squalifica.
Juventus, si pensa al patteggiamento per Conte e Pepe, guaio Bonucci
La situazione in casa Juventus si fa complicata. Non si è fatto in tempo ad uscire dal guaio di Calciopoli che ora arrivano le scommesse a rompere le uova in un paniere ben costruito. A preoccupare è la possibile squalifica per Antonio Conte che può andare dai 6 mesi ad un anno a causa dell’omessa denuncia in 2 partite. L’allenatore, che all’epoca dei fatti che gli vengono contestati allenava il Siena, ha sempre professato la sua innocenza, ma ora si ritrova di fronte ad un bivio: chiedere il patteggiamento che significa squalifica di 3-4 mesi soltanto, o puntare all’assoluzione piena con il rischio di perdere un’intera stagione?
Juventus, Caceres un mese di stop, Pepe 20 giorni
Era cominciata male la stagione della Juventus non solo per la sconfitta contro l’Inter nel trofeo Tim, ma soprattutto per i due infortuni di cui Conte si era lamentato in quanto causati dalle cattive condizioni del terreno. La situazione per fortuna è migliore del previsto, ma di certo non si tratta di uno scherzo. Caceres ha infatti riportato una lesione di primo-secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro: stop previsto un mese.
Calcio scommesse, Masiello coinvolge due juventini
E’ un fiume in piena Andrea Masiello ora che gli investigatori lo hanno scoperto e lo stanno trattanendo agli arresti domiciliari. Dopo aver ammesso ieri che l’autogol in Bari-Lecce fu fatto apposta per far vincere i salentini, ecco che oggi tira in ballo altri due calciatori, oltre a quelli già noti in passato: Simone Pepe e Leonardo Bonucci.
Moviola 27^ giornata, la Juve ha ragione a protestare
Nel complesso la giornata degli arbitri è stata positiva, ma purtroppo c’è sempre la partita che rovina tutto. E questa, come dimostra il silenzio stampa della Juve, è Genoa-Juventus. A parziale discolpa dell’arbitro c’è da dire che per tutti i novanta minuti le due squadre hanno tenuto un ritmo indiavolato e la terna ha preso diverse decisioni difficili, tutte giuste, ma pesa come un macigno il gol annullato a Pepe per un fuorigioco che non c’è.
Juventus scatenata sul mercato: si tentano Bruno Alves e 2-3 esterni
Chi pensava che con l’arrivo di Giaccherini ed il quasi accordo per Alex il mercato della Juventus si potesse dire concluso, si sbagliava. Nella giornata di ieri non solo Marotta ha rimesso in gioco Elia e Perotti, le prime scelte per le fasce, seguiti da Afellay e Ramirez, ma si è buttato a capofitto su Bruno Alves.
Il difensore portoghese, oggi allo Zenit, è diventato un pallino fisso di Conte e Marotta che vogliono portarlo a tutti i costi a Torino. Spalletti non chiude ad una trattativa, ma le condizioni sono complicate, anche se non impossibili.
Juventus: riscattati Matri, Quagliarella, Pepe e Motta
Nell’attesa del colpo di mercato, la Juve pensa a non farsi sfuggire i campioni che ha già in casa. Per questo ha annunciato pochi minuti fa sul suo sito internet
Lazio – Juventus 0-1: fotogallery
La lotta per quarto posto si fa più viva che mai alla luce del posticipo della 35esima giornata di cmpionato. La Lazio cercava punti utili per staccare Roma ed Udinese distanti una sola lunghezza, mentre la Juve si attaccava alla speranza di conquistare la posta piena per sognare ancora un posto in Europa.
Alla fine della fiera saranno i bianconeri a prevalere, siglando una rete nei minuti finali, come accadde nella gara di andata, quando Muslera non riuscì ad intercettare il tiro-cross di Krasic. Stavolta è Simone Pepe a mettere la firma sulla vittoria ed a portare la Juventus a quattro punti dal quarto posto. La Champions League è un sogno ancora realizzabile? Forse no, ma vale la pena tentare, come continua a ripetere Gigi Delneri.
Serie A 14a giornata: Juventus – Fiorentina 1-1
Anticipo della quattordicesima giornata di serie A:
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Fiorentina 1-1
Reti:4′ pt Vargas (F), 37′ st Pepe (J)
Sfida attesa ogni anno dalle due tifoserie che tanto amate non si sono davvero mai: ancora – e lo sarà per sempre – nitido il passaggio di Roberto Baggio, idolo dei gigliati, in bianconero. Da lì in poi, una serie di misfatti che hanno contribuito ad acccrescere la rivalità. Stavolta, la prima in casa è della Juventus che, rispetto agli avversari, gode di una classifica migliore e pare avere le carte in regola per competere fino alla fine con le migliori. I Viola non hanno ancora ingranato ma, tra alti e bassi, hanno abbandonato la situazione di classifica critica di qualche giornata fa.
Delneri si affida al consueto modulo: Del Piero e Quagliarella in attacco, mediana con lo spauracchio Krasic a fare male e Marchisio sull’altra fascia. Mihajlovic è in emergenza: difesa da inventare, il serbo opta per Camporese accanto a Gamberini. A coadiuvare l’unica punta, Gilardino, ci sono Ljaijc, Vargas e Santana.
Contro i vandali ci si schiera sempre: allora, un “imbecilli” lo rivolgiamo anche a quei fessacchiotti che, a furia di lanciar petardi, hanno stordito un tifoso ospite costringendolo a essere soccorso.
Fantacalcio: puntare su chi è più avanti con la preparazione
Il consiglio principale per la prima giornata di Fantacalcio è puntare su quelle squadre che sono più avanti nella preparazione. Ad esempio, se avete la possibilità di scelta o un dubbio tra un calciatore che ha cominciato il ritiro estivo prima degli altri (vedi ad esempio Sampdoria, Juventus, Napoli e Palermo) o qualcuno delle big (Inter, Milan o Roma su tutte), è meglio uno del primo gruppo.
Assolutamente da evitare anche quei calciatori che hanno cambiato maglia da poco. Ad esempio Quagliarella probabilmente giocherà da titolare contro il Bari, ma dopo un paio di allenamenti difficilmente sarà in sintonia con i suoi compagni. Stesso discorso per Chevanton (che probabilmente non sarà nemmeno titolare), Diamanti, Aquilani o Eder, e varrà anche per i tanti che arriveranno nei prossimi giorni per la seconda giornata.
Il rientro degli azzurri tra contestazioni e accuse
Dopo l’amara eliminazione dalla Coppa del Mondo, la comitiva azzurra ha fatto ritorno in Italia questa mattina poco prima delle otto. Niente scene simili a quelle che seguirono la disfatta contro la Corea del Nord nel 1966, ma di certo non si può parlare di accoglienza calorosa. Il volo charter proveniente da Johannesburg ha fatto scalo a Roma, dove sono scesi alcuni dei 23 azzurri, Marcello Lippi e qualche membro dello staff, prima di proseguire per Milano, destinazione di un’altra fetta della comitiva.
L’atmosfera era quasi surreale, ben lontana da quella del 2006, con pochi tifosi ad attendere gli “eroi” e qualche urla di protesta (“vergogna” la parola più gettonata). Qualche incoraggiamento solo per Daniele De Rossi, che ha risposto elargendo sorrisi, mentre gli altri sono passati dall’aereoporto di Fiumicino nella quasi totale indifferenza, circondati da un cordone di agenti.