Pippo Inzaghi fa 300

Non sarà Pelè e neppure Romario, inarrivabili con i loro mille e passa gol, ma da queste parti 300 reti in carriera sono veramente tante. L’eroe della giornata risponde al nome di Filippo Inzaghi, che con la doppietta di oggi al Siena ha raggiunto lo storico traguardo, alla faccia di quanti lo davano per finito e di chi in fase di convocazione guarda solo la carta di identità.

Superpippo ha 36 anni, ma a vederlo battersi sul campo non si direbbe proprio. Certo non c’è più lo scatto del ragazzino né la tenuta atletica per tutti i novanta minuti, ma all’occasione ricorda sempre dov’è la porta e non ha mai perso il vizio del gol. Già, il vizio. Berlusconi disse di lui:

Ha questo vizietto di fare sempre gol, è un vizioso.

Segna il Papero, ma la stella è Kakà

E’ stata la serata di Kakà e non ci voleva la sfera di cristallo per intuirlo. Cori e striscioni erano tutti per lui nella notte di San Siro, in quella che potrebbe essere stata l’ultima uscita rossonera del fenomeno brasiliano. Beckham faceva l’esordio di fronte ai propri tifosi, ma la scena stavolta è stata tutta per lui, per colui che negli anni ha contribuito a far grande il Milan, togliendosi parecchie soddisfazioni.

Se nel calcio contassero i sentimenti, non staremmo qui a far discorsi di questo tipo e magari ci toccherebbe commentare una bella dichiarazione a fine partita, nella quale il brasiliano annunciava al mondo la voglia di invecchiare alla corte di Berlusconi. Si, forse trent’anni fa era così, ma ora non più.

Quello che resta immutato è il calore dei tifosi, la passione della gente che ti mette su un piedistallo sebbene sappia che hai già deciso di cambiare aria, non per ambizione professionale, ma solo per rincorrere il vile denaro. Ieri sera c’era tutto il popolo rossonero ad implorare il proprio beniamino di restare. Tutti per lui, nonostante la presenza di Beckham in campo, nonostante l’ennesima magia del Papero, che con la sua rete ha reso meno faticosa la rincorsa alla testa della classifica.

Inter campione d’inverno e di polemiche

La storia ci insegna che recriminare serve a poco, ma se c’è qualcuno che oggi ha il diritto di lamentarsi, quello è il Siena, uscito sconfitto immeritatamente dalla gara casalinga contro l’Inter. I bianconeri interrompono così la serie di risultati utili consecutivi ottenuti tra le mura amiche, ma questo sarebbe il minimo del danno, considerando che di fronte si trovavano l’armata nerazzurra, contro la quale ci può stare anche di perdere.

Quello che proprio non ci sta è perdere in questo modo, dopo aver giocato una gara alla pari e dopo aver preso un gol su evidente azione di fuorigioco. Come ha avuto modo di ribadire lo stesso Giampaolo, il Siena non è stato sfortunato ma ampiamente penalizzato da un errore del guardalinee.

Ma recriminare, come detto, non serve a cambiare le carte in tavola: l’Inter si gode il suo primato solitario in classifica, festeggiando con due turni di anticipo il titolo di campione d’inverno, in attesa della Juventus, unica squadra che potrebbe raggiungerla (ma dovrebbero accadere un paio di miracoli). Il Siena invece si prende i complimenti del mondo sportivo, ma resta fermo a 19 punti.

Ronaldo: “Forse smetto”

Incredibile quanto inaspettata dichiarazione dell’ex Fenomeno Ronaldo fatta alla Gazzetta dello Sport. Secondo il quotidiano infatti il campione brasiliano sta pensando di smettere con il calcio. Ritornando sull’argomento che sembrava già chiuso dell’offerta fatta dal Siena un paio di mesi fa, e che Ronaldo aveva già rifiutato, queste sono state le sue nuove parole:

“Non so davvero che cosa mi riserverà il futuro. Non so se continuare a giocare, o ritirarmi. Non ho ancora preso una decisione”

Parole che lasciano sconcertati milioni di suoi tifosi, che già stavano scommettendo in quale club sarebbe rinato. A margine della partita di beneficienza con gli amici di Zidane in cui l’attaccante aveva disputato anche 22 minuti, si erano già inseguite voci sul suo ritorno, che sembrava sempre più vicino.

La Juve risorge nel derby, il Siena raccoglie solo un punto

Si conclude la settimana della riscossa in casa Juve, dopo le due debacle consecutive con Palermo e Napoli che avevano fatto gridare alla crisi. Qualche giorno fa, commentando l’impresa in Champions League contro il Real Madrid, avevamo detto che la Juve c’è, nonostante tutto.

E Ieri sera lo ha confermato ancora una volta, in una gara che poteva risultare insidiosa, viste le tante assenze e la voglia di rivalsa del Torino.

Così non è stato ed ora Ranieri si gode il suo momento di gloria, dopo le tante voci che lo davano con la valigia in mano, se avesse sbagliato i due appuntamenti clou di questo inizio stagione. Vittoria in Champions, vittoria nel derby e detrattori zittiti, almeno per ora.