Serie B 23a giornata: FOTO di Triestina – Novara 1-1

Foto: AP/LaPresse

Posticipo della ventitreesima giornata di serie B.
Stadio Nereo Rocco, Trieste:
Triestina-Novara 1-1
Reti:
20′ pt Lunardini (T), 14′ st Motta (N)

C’era da approfittare del mezzo passo falso compiuto da Atalanta e Siena che, nelle rispettive sfide di sabato, non sono riuscite ad andare oltre il pari (casalingo per i bergamaschi, fermati sullo 0-0 dal Varese; esterno dei toscani, che hanno impattato a reti inviolate sul campo della Reggina). Piemontesi, a meno uno prima della gara serale, costretti a inseguire per una delle prime volte della stagione e chiamati a mostrare fino a che punto la tenuta di una condizione strepitosa nel corso della prima parte, fosse intatta. Le recenti prestazioni, e i punti persi per strada, qualche dubbio lo lasciavano e andava a fare il paio con quelli suggeriti da una Triestina in scarsa condizione. Invischiati nella lotta per non retrocedere, gli alabardati avevano disperata necessità di fare punti.

Gli ospiti potevano contare sulla presenza, in contemporanea, della coppia offensiva composta da Bertani e Gonzalez; dal canto suo, il tecnico  Salvioni era nuovamente nelle condizioni di schierare Della Rocca dall’inizio con Antonelli e Longoni quali spalle ottimali di un reparto offensivo finora poco propenso al gol. Massima concentrazione fin dalle prime battute e lo si è evinto dal timore con cui i ventidue in campo hanno provato sortite offensive. Al 5′ la prima occasione, costruita dai padroni di casa: al tiro Antonelli, sfera a lato.

Serie B: FOTO della 23a giornata

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Una svolta, un colpo dal cilindro. Oppure, no: serve una sterzata. “Il mio intervento, un accorgimento“. Beve dalla bottiglietta senza trascurare neppure un dettaglio di quel che sviscera il campo. Con le giocate di un Padova voglioso ma poco incisivo. Con le repliche di un Crotone ordinato e in grado di rispondere agli affondi dei padroni di casa. Alessandro Calori pare assorto a scrutare e pensare, osservare e riflettere. La tattica, il rispetto dei ruoli, la genialità di un singolo: sono le fasi delicate di un match che non si schioda dallo zero a zero con cui si era cominciati. E Calori analizza cercando di sintetizzare ogni singola intuizione nella maniera in cui può. Suggerire, cambiare qualche tassello, affidarsi alla buona sorte e, magari, chiedere aiuto al destino. Quale allenatore non lo fa. Soprattutto se, a margine di un istante in cui è riuscito a isolarsi dal contesto, viene fuori che Vantaggiato, ovvero una punta capace di vedere la porta avversaria anche da distanza considerevole, prende palla dal limite e realizza in un attimo. Stop, preparazione, tiro: il vantaggio dei veneti matura così, con una giocata. E a quel punto ciascuna delle precedenti riflessioni dell’allenatore va a farsi benedire per essere sostituita da altre mille considerazioni in attinenza con quel che accade. “Il mio intervento, un accorgimento“: solo che, stavolta, gli scenari mutano e, anzichè inserire una punta in più, Calori si preoccupa di difendere il vantaggio escludendone dal campo una, poi l’altra. Rimpolpare la mediana e tutelare la retroguardia: in pochi frangenti, è cambiato tutto. Svuotata una bottiglietta d’acqua, avanti l’altra.

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Guardare in un punto per vederli tutti: ammucchiati in una fetta dello stadio Olimpico, migliaia di tifosi del Torino che ricambiano lo sguardo rivolto loro da capitan Rolando Bianchi con la stessa energia, medesima gioia nell’esultanza. Un vantaggio meritato, al 26′ della prima frazione di gioco, è di solito un apripista: la strada si spiana, comincia a diventare una discesa lineare e semplice da assecondare. Ma a volte. A volte, no: perchè la ripresa rischia di stravolgere e mutare ogni prospettiva. Quanto incidono, in buona parte dei casi, quei 15′ di interruzione del gioco in cui si cerca di rifiatare e mettere in ordine ogni pensiero? Incidono eccome, se al rientro il Torino pare sgonfiato e il Cittadella messo a nuovo. L’autorete di D’Ambrosio fa il resto, a nulla valgono – per i locali – gli scampoli finali in cui i veneti hanno chiuso gli spazi manco fossero cerniere del sottovuoto.

Serie B 23a giornata: vincono solo Grosseto, Padova e Portogruaro. Toro, Siena e Atalanta col freno a mano

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Livorno-AlbinoLeffe 1-2
Atalanta-Varese 0-0
Frosinone-Piacenza 1-1: 12′ pt Lodi (F), 46′ pt Anaclerio (P)
Grosseto-Sassuolo 1-0: 35′ pt Caridi (G)
Modena-Ascoli 0-0
Padova-Crotone 1-0:
26′ st Vantaggiato (P)
Pescara-Empoli: rinv. per impraticabilità del campo
Portogruaro-Vicenza 1-0: 44′ pt Scozzarella (P)
Reggina-Siena 0-0
Torino-Cittadella 1-1:
26′ pt Bianchi (T), 27′ st aut. D’Ambrosio (T)
Trieste-Novara lunedì 24 gennaio ore 20.45

Serie B 23a giornata: FOTO Livorno – AlbinoLeffe 1-2

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Anticipo della ventitreesima giornata di serie B.
Stadio Picchi, Livorno:
Livorno-AlbinoLeffe 1-2
Reti:
9′ pt rig. Tavano (L), 21′ pt Momentè (A), 43′ pt Grossi (A)

Clamoroso al Picchi. Perchè, nonostante la capacità già mostrata in precedenza dai bergamaschi di saper compiere autentiche imprese (poi si perdono le gare più semplici, vero, ma è altra storia), dall’anticipo della ventitreesima di cadetteria ci si attendeva ben altro risultato. Il Livorno avrebbe dovuto mordere alle caviglie delle squadre che precedono in graduatoria e lanciare un segnale forte a chi solo domani avrebbe potuto replicare: in due parole, i labronici erano chiamati a mettere pressione alle meglio quotate.

Invece, a margine di una gara spettacolare nella prima frazione di gioco e tesa fino al triplice fischio, i padroni di casa hanno dovuto cedere di fronte a una AlbinoLeffe determinata e tosta. Mai doma, speculare a Emiliano Mondonico, il tecnico che guida gli orobici, la compagine ospite è stata in grado di non sfilacciarsi in occasione del vantaggio immediato dei locali e, semmai, reagire con la stessa prontezza chiesta dal mister col baffo più famoso d’Italia.