Serie B 24a giornata: FOTO Frosinone – Atalanta 0-1

Foto: AP/LaPresse

Posticipo della ventiquattresima giornata di serie B.
Stadio Matusa, Frosinone:
Frosinone-Atalanta 0-1
Rete: 20′ st Tiribocchi (A)

Poca voglia di fare festa preventiva, in casa ciociara: il pre partita della sfida tra Frosinone e Atalanta, infatti, ha coinvolto il pubblico locale in maniera negativa. In un colpo solo la dirigenza laziale ha lasciato partire il trequartista napoletano, Francesco Lodi, approdato a catania e il centrocampista centrale mancino Davide Caremi, approdato a Cagliari. Premesse tutt’altro che rosee visto che l’obiettivo obbligato dei padroni di casa è quello di affrontare una seconda parte di stagione impeccabile per ribaltare una posizione di classifica drammatica (retrocessione diretta). Oltre a ciò, nel posticipo di cadetteria si presenta un impegno tutt’altro che agevole visto che di fronte ai locali c’è un’Atalanta determinata ad appaiare il Siena in cima alla graduatoria e non perdere colpi.

Poci spettatori e inizio vigoroso degli orobici che, al 2’, vanno già in gol: il tap in di Tiribocchi vanifica un’ottima parata di Frison ma a rendere inutile la rete del Tir ci pensa la terna. Marcatura annullata per fuorigioco (c’era). Pare mettersi subito male ma i padroni di casa hanno la capacità di reagire: prima conclusione verso la porta avversaria al 7’, con Cariello che conclude a colpo sicuro. Provvidenziale l’intervento di Talamonti che si immola per respingere la palla.

Serie B: FOTO della 24a giornata

Foto: AP/LaPresse

Iniziamo così. Con un attimo di smarrimento per non capire bene nè l’oggetto nè il soggetto di cotanta immagine. E’ calcio, lo suggerisce il blog. E’ cadetteria, lo dice il titolo. Ma campo, calciatore e – nello specifico – quell’affare giallastro (marroncino) tirato su col guanto?  A qualche risposta possiamo esser d’aiuto: Vicenza, stadio Menti, la manona è quella di Narciso, estremo del Grosseto, che si accinge a gfare pulizia nella propria area di rigore. Lo spazio che gli appartiene di diritto per 45′ del match è bersaglio di un tirassegno dal quale estrapoliamo l’attimo di cui sopra. Un frutto? Un panino? Di certo, non un pallone, visto che quello stava rotolando – con buona pace del pubblico locale – nell’altra metà campo, in prossimità del portiere di casa. Al 10′ della ripresa Defendi scombussola le certezze dell’anagrafica e, in barba al cognome che si ritrova, diventa l’attaccante più incisivo dei toscani. Un tiro da distanza ravvicinata non lascia scampo a Russo allo stesso modo in cui quel gol condanna di fatto i veneti alla sconfitta interna. Narciso è lì, improvvisa una palla con cui prendere dimistichezza e passare il tempo. Oggi, per davvero, s’è guadagnato la pagnotta. E quando si vince, non ci si vergogna mica di portare a casa del pane da mettere sotto i denti (decidiamo così, per noi è un panino).

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Ma oggi che era un giorno come tanti – canta Gian Maria Testa (buttato li a caso manco per niente: provate a dargli un’ascolto) – hai preso le tue mani e poi le hai messe sui miei fianchi. E nel vuoto pneumatico di certi istanti soporiferi della sfida tra Pescara-Triestina – finita in maniera consequenziale alla noia: 0-0 – accade che lo scatto vada a rendere immortale un passo di danza che solo un paio di calciatori nel mezzo di una partita saprebbero ripetere. Al di là di ogni formula matematica, di ogni logica della dinamica: il pallone si trasforma in nota e i due calciatori assecondano l’armonia andando, col corpo, chissà dove – chissà come – chissà perchè. Spunti di cronaca, dallo stadio Adriatico, ne sono arrivati ben pochi: locali, non pervenuti; ospiti, ben contenti , se frutta punti, di non pervenire. Non solo lì: stavolta va detto che le sfide di cadetteria che hanno deluso rispetto alle aspettative sono diverse. Penso al calcio poco giocato tra Sassuolo-Portogruaro, senza nulla togliere alla vittoria meritata degli ospiti nè al sigillo di Ignacio Pià, calciatore troppo spesso condizionato dagli infortuni per potersi esprimere con continuità; penso a Padova-Modena, sfida in cui la tattica ha inciso più della fantasia e il freno a mano tirato ha impedito che due squadre capaci di giocare buon calcio potessero esprimersi a livelli importanti. E Crotone-Torino no?

Serie B 24a giornata: poker al Livorno, il Siena è capolista

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Empoli-Varese 1-1
Siena-Livorno 4-0: 9′ st e 38′ st Calaiò (S), 15′ st Mastronunzio (S), 43′ st Vergassola (S)
Albinoleffe-Ascoli 1-1: 8′ pt Feczesin (As), 42′ pt Torri (Al)
Vicenza-Grosseto 0-1: 10′ st Defendi (G)
Padova-Modena 1-1: 11′ pt Cesar (P), 22′ pt rig. Mazzarani (M)
Sassuolo-Portogruaro 0-1
: 14′ st Pià (P)
Pescara-Triestina 0-0
Crotone-Torino 1-1:
32′ st Cutolo (C), 34′ st Bianchi (T)
Novara-Cittadella 2-2: 11′ pt rig. Motta (N), 27′ st Di Roberto (C), 30′ st Parola (N), 49′ st Perna (C)
Piacenza-Reggina 3-2: 26′ pt Rizzo (R), 37′ pt Marchi (P), 42′ pt Graffiedi (P), 28′ st rig. Bonazzoli (R), 43′ st Cacia (P)
Frosinone-Atalanta lunedì 31 ore 20.45

Serie B 24a giornata: FOTO Empoli – Varese 1-1

Foto: AP/LaPresse

Anticipo della ventiquattresima giornata di serie B.
Stadio Carlo Castellani, Empoli:
Empoli-Varese 1-1
Reti:
16′ pt Ebagua (V), 16′ st Coralli (E)

Il 16 a referto. Non appartiene a nessuno dei due calciatori che hanno provato a decidere la partita ma è emblema di un frammento temporale, il sedicesimo appunto, che è entrato a referto in un paio di circostanze. Nella prima frazione, quando Ebagua ha regalato al Varese il vantaggio momentaneo; nel secondo tempo, allorchè Coralli ha pensato da solo a ristabilire la parità. Qualunque gara è un esame, vero, e in questa circostanza ciascuna delle due formazioni aveva un motivo particolare per provare a cavare delle risposte dalla sfida imminente.

I toscani, stagnanti a metà classifica, paiono bolle di spumante contenute da un tappo: stanno li da un pezzo e, quando pare essere la volta buona per tentare un salto di qualità accade che la spinta propulsiva sia tale solo sulla carta; i lombardi, di contro, si trovano in uno straordinario momento di forma e condizione psicologica: la graduatoria racconta di una stagione sorprendente che vuole il Varese seriamente candidato per un posto ai play off. Sognare, soprattutto quando ci si accorge che quelle chimere diventano di giorno in giorno più somiglianti al reale, diventa ancora più piacevole, consentendo di scovare energie segrete e nascoste che non si pensava neppure di avere. Prova di maturità per gli ospiti, quindi, e bilancia che certificasse la consistenza effettiva della rosa per i locali. Ne è scaturito un pari che può stare bene a entrambe le squadre: perchè vincere a Empoli non è semplice per nessuno, perchè impattare con questo Varese è di per sè un’impresa.