Serie A 31a giornata: Roma – Juventus 0-2

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Posticipo della trentunesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma-Juventus 0-2
Reti:
14′ st Krasic (J), 29′ st Matri (J)

Roma – Juventus 0-2

Quella tra Roma-Juventus diventa partita cruciale in ottica europea: per i giallorossi, dopo il doppio passo falso di Udinese e Lazio, è occasione per racimolare ulteriori posizioni in ottica Champions League, per i bianconeri – reduci da una annata meno positiva di quanto si pensasse – rappresenta l’opportunità di inscatolare la qualificazione in Europa League e sperare, semmai il proseguo del campionato lo garantisse, in qualcosa di più. La vigilia è stata caratterizzata da importanti novità in casa capitolina, visto che Thomas DiBenedetto e Unicredit sembrano aver trovato l’intesa affinchè l’imprenditore americano possa rilevare la maggioranza del club.

E’ bastata tale ventata di ottimismo per tornare a vedere uno stadio Olimpico discretamente pieno: poco meno di 55 mila spettatori, infatti, non li si ricordava da parecchi mesi. Sul versante bianconero, il tecnico Luigi Delneri ha invece colto in conferenza stampa l’attimo per mettere a tacere le voci – insistenti – che riportano di uno scambio di mercato in vista: Gigi Buffon alla Roma e Jeremy Menez in bianconero. “Mi tengo Buffon”, ha dichiarato l’allenatore juventino (il quale, tuttavia, è sempre meno certo di poter conservare il posto in panchina per un’altra stagione). Che conti tanto o poco il “Delneri pensiero”, Vincenzo Montella passa ai fatti e decide di stimolare l’amareggiato Menez di questo periodo (“Non gioco con continuità”, le parole pronunciate una settimana fa dal transalpino) schierandolo dal 1’. Panchina – l’ennesima – per Marco Borriello. Di fianco al francese ci finiscono Totti e Vucinic, il resto dell’undici titolare è quello annunciato alla vigilia (ancora out Cassetti, Burdisso in fascia). Delneri se la gioca con un tridente offensivo leggero: Matri al centro, Pepe e Krasic sugli esterni. In porta va Storari, Buffon out per un improvviso attacco febbrile.

Serie A 31a giornata: Catania e Lecce sugli allori, il Bari inguaia il Parma

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Brescia-Bologna 3-1GALLERY
Milan-Inter 3-0GALLERY
Napoli-Lazio 4-3
Catania-Palermo 4-0:
3′ st aut. Balzaretti (P), 16′ st Bergessio (C), 22′ st Ledesma (C), 32′ st Pesce (C)
Cesena-Fiorentina 2-2: 18′ pt Jimenez (C), 35′ pt Gilardino (F), 24′ st Montolivo (F), 42′ st Caserta (C)
Chievo-Sampdoria
Genoa-Cagliari 0-1: 16′ pt Acquafresca (C)
Lecce-Udinese 2-0: 3′ st e 20′ st Bertolacci (L)
Parma-Bari 1-2: 19′ st Parisi (B), 35′ st Amauri (P), 45′ st Alvarez (B)
Roma-Juventus ore 20.45

Serie A 31a giornata: Napoli – Lazio 4-3

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Anticipo della trentunesima giornata di serie A.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Lazio 4-3
Reti: 29′ pt Mauri (L), 11′ st Dias (L), 15′ st Dossena (N); 17′ st, 37′ st. rig. e 43′ st Cavani (N); 24′ st aut. Aronica (N)

Napoli – Lazio 4-3

La cornice di pubblico impressionante – 70 mila spettatori allo stadio San Paolo – mette a disposizione dei protagonisti un degno palcoscenico nel quale portare avanti i propositi stagionali: il che significa, per il Napoli, tenere la scia del Milan e dimenticare che il risultato del derby della Madonnina non ha prodotto l’effetto sperato (in parecchi hanno sperato in un pari o, tutt’al più, nella vittoria dell’Inter); per la Lazio è gara fondamentale in ottica Champions League: l’obiettivo è quello di scalzare l’Udinese al quarto posto e restare aggrappata all’eventiualità dei preliminari. A squadre schierate per il fischio di inizio, si è svolto un minuto di silenzio in memoria di Bob Lovati, storico portiere della Lazio morto in settimana mentre nel pre partita Edy Reja è corso sotto la curva partenopea per guadagnare l’ovazione dovuta agli anni di militanza sulla panchina del Napoli.

Le formazioni sono quelle annunciate. Rispetto alla gara col Cagliari, Mazzarri recupera Maggio che vine schierato a destra; in difesa Campagnaro ed Aronica vincono i rispettivi ballottaggi con Santacroce e Ruiz. Tutti a disposizione i talenti offensivi dei padroni di casa. Sul versante laziale, rientra Lichtsteiner mentre Brocchi prende il posto dello squalificato Matuzalem in un centrocampo a 5. Panchina per Hernanes, dentro Bresciano. Zarate punta di riferimento.

Serie A 31a giornata: Milan – Inter 3-0

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Anticipo della trentunesima giornata di serie A.
Stadio Meazza di San Siro, Milano:
Milan-Inter 3-0
Reti:
1′ pt e 17′ st Pato (M), 43′ st rig. Cassano (M)

Milan – Inter 3-0

I tifosi del Milan l’avevano pensata nel corso degli ultimi tre mesi: la coreografia di marca milanista in occasione dell’ennesimo derby da tutto esaurito è tutta per lui. Leonardo Giuda Iscariota riprodotto in occasione dell’ultima cena, messa lì a cancellare per sempre in cuori nei quali l’ex tecnico milanista era riuscito a entrare con prepotenza, quella figura diventata ingombrante. Anche perchè, semmai, nel corso degli ultimi anni il club della famiglia Berlusconi aveva abituato al percorso inverso e contrario: fiotte di interisti passati sull’altra estremità della guglia.

Gara decisiva ma la convinzione è che ai fini della vittoria finale in campionato possa essere più pesante la vittoria degli uomini di Allegri, che lascerebbero i cugini a -5, che quella di Zanetti e compagni. Lo spettacolo dello stadio San Siro è degno di fotoricordo, il prepartita – caratterizzato dall’arresto di un ultrà milanista (“Frequentatore della curva ma non è mai stato un capo”, si è premurato a dichiarare lo storico riferimento del tifo rossonero, Giancarlo Capelli, noto ai frequentatori delle curve come il Barone) – trovato con un ordigno artigianale – definito dal potenziale micidiale dagli artificieri – quattro coltelli, una mazza da baseball e una bomboletta di spray urticante. Poteva essere una strage. Evitata grazie alla segnalazione di un secondo tifoso, anch’egli rossonero, anch’egli frequentatore della curva. Due modi differenti di intendere il tifo, probabilmente due maniere diametralmente opposte di intendere la vita stessa.

Serie A 31a giornata: Brescia – Bologna 3-1

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Anticipo della trentunesima giornata di serie A.
Stadio Rigamonti, Brescia:
Brescia-Bologna 3-1
Reti:
3′ pt Hetemaj (Br), 9′ pt Zoboli (Br), 30′ pt Di Vaio (Bo), 20′ st rig. Caracciolo (B)

Brescia – Bologna 3-1

Aperitivo della trentunesima giornata di campionato, anticamera dell’attesissimo derby della Madonnina: Brescia-Bologna, seppure priva del fascino suscitato dal Milan-Inter a seguire, è partita fondamentale per entrambe le squadre, chiamate ad allontanare i fantasmi di una retrocessione da difendere con unghie e denti. Le Rondinelle, per la verità, se la passano peggio dei felsinei, visto che il terzultimo posto in condivisiione con il Lecce non lascia dormire sonni tranquilli mentre il Bologna, nonostante i tre punti di penalità, staziona a metà classifica con 40 punti all’attivo.

Non sono piaciute – la speranza è che siano infondate – le voci di combine che hanno preceduto il match. Beppe Iachini si ritaglia il palcoscenico del pre partita spedendo in panchina il talento Diamanti: Brescia schierato con Arcari fra i pali; difesa a tre con Zebina, Bega e Zoboli; i cinque di mediana sono Zanetti, Hetemaj, Vass, Zambelli e Accardi; di punta, la coppia costituita da Eder e Caracciolo. Malesani replica con il consueto 4-3-1-2 con Ramirez  e Di Vaio di punta, Khrin davanti alla difesa, con Perez e Della Rocca. Ekdal giostra a ridosso della coppia offensiva.