Bologna, società messa in mora ed ora rischia il fallimento

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Le settimane che stanno per aprirsi in casa Bologna si preannunciano più dure che mai. Oggi i calciatori hanno presentato la richiesta di messa in mora della società. Il motivo è, com’è noto, il mancato pagamento degli stipendi dalla scorsa estate, da quando cioè la squadra è passata in mano a Porcedda. Marco Di Vaio, capitano dei rossoblù, ha parlato a nome di tutti, affermando che si tratta di una decisione dolorosa ma dovuta, per cui si è aspettato l’ultimo giorno per presentarla. Questa richiesta però verrà ritirata non appena un nuovo acquirente, o l’attuale presidente, presenteranno rassicurazioni finanziarie che potranno garantirgli gli arretrati.

Messa in mora significa dal punto di vista sportivo che il Bologna ora deve attendersi altri due punti di penalizzazione dopo il primo già comminato due settimane fa, ma soprattutto che, se entro gennaio non si dovesse trovare qualcuno che copre il buco di bilancio, la squadra rischia il fallimento.

Un punto di penalizzazione per il Bologna

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Piove sul bagnato a Bologna. La squadra è stata penalizzata di un punto – scendendo così in classifica da 14 a 13 punti – perché non ha dimostrato di aver pagato l’IRPEF nei mesi di maggio o giugno del 2010.

La decisione è arrivata dalla Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC. Lo stesso organo si è occupato anche del deferimento – fatto dalla Procura federale – di Sergio Porcedda e Silvino Marras, ovvero il presidente e l’amministratore delegato del Bologna calcio. E ha stabilito di infliggere 6 mesi di inibizione ai due soggetti.

Bologna, Menarini “traditi” da Porcedda

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Parte al contrattacco Francesca Menarini, che oggi è, insieme alla sua famiglia, azionista di minoranza del Bologna Football Club con il 20% delle quote, ma che a conti fatti dovrebbe essere ancora la proprietaria visto che Porcedda, per rilevare il suo 80%, non ha ancora versato un centesimo. Ieri la Menarini è venuta allo scoperto, dato che da più parti veniva richiesto il suo parere sulla vicenda che da qualche settimana sta togliendo il sonno a molti tifosi rossoblù, ed ovviamente non ci è andata leggera:

Porcedda a giugno è sembrato, quando si è presentato fra gli altri pretendenti, la persona più seria e più affabile e con grande entusiasmo e per questo ci ha convinto. Purtroppo le cose non sono andate così e siamo arrivati a questo punto. La situazione è preoccupante, adesso dobbiamo cercare di risollevarla a tutti i costi. Porcedda non ha tirato fuori un euro né per noi né per il Bologna. Ci sentiamo traditi, noi come famiglia, come soci e creditori, come città, come Bologna Football Club, traditi e truffati da questo signore.

Bologna, ora il rischio si chiama fallimento

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I tre punti di penalizzazione in classifica sembravano uno spauracchio, ma al momento sono l’ultimo dei problemi per i tifosi del Bologna. La squadra che la scorsa estate è passata a Porcedda ora rischia seriamente di fallire. Se non si dovesse trovare qualcun’altro che la rileva prima di gennaio (e i Menarini hanno già annunciato di non volerlo fare), i rossoblù potrebbero fare la fine di altri club come il Napoli o la Fiorentina.

La responsabilità di questa situazione è attribuibile, almeno stando a quanto dichiara lo stesso Porcedda, ad un broker, il quale nonostante fosse stato dichiarato fallito, e con una sentenza passata in giudicato per falsità in scrittura privata, truffa e ricettazione, è riuscito a raggirare il neopresidente felsineo con delle fidejussioni bancarie false.

Bologna è nel caos: dubbi sugli stipendi e fuga dei migliori calciatori

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Lunedì scorso il presidente Porcedda aveva tranquillizzato tutti, affermando di aver versato quanto dovuto in data 15 novembre, e che il suo Bologna non aveva più debiti con nessuno. Sarà vero? Secondo alcuni siti internet e radio locali bolognesi pare proprio di no. Porcedda doveva ancora 3 mesi arretrati di stipendi a calciatori e staff, e pare che non vi sia certezza che questi siano stati pagati.

A breve i calciatori si riuniranno e, se verrà confermato che nessun emolumento è stato versato, potranno chiedere la messa in mora della società. Ciò significa che, a livello sportivo, il Bologna perderà 3 punti in classifica, a livello economico, oltre a pagare gli arretrati, Porcedda dovrà anche far fronte ad una multa, mentre da quello societario i migliori calciatori potrebbero fare le valigie.