Sciopero calciatori, non tutto è perduto

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All’indomani dell’annuncio che la serie A si fermerà per la sedicesima giornata di campionato, spunta una piccola speranza di vedere i calciatori in campo. Ad aprire a questa possibilità è proprio uno dei protagonisti della vicenda, Sergio Campana, che fino ad oggi è stato tra i più rigidi durante le trattative.

Il segretario dell’Associazione dei Calciatori ha ribadito che, mancando ancora 10 giorni alla fatidica data dell’11 dicembre, quando i due anticipi del sabato dovrebbero saltare, c’è tempo per riaprire i dialoghi. Rimane la decisa opposizione alla convocazione del commissario ad acta, che in caso di sciopero sembra inevitabile, e così, mentre i calciatori ribadiscono di voler giocare, e le critiche della società civile continuano ad essere pesanti, Campana ha affermato:

Se prevarrà il buon senso sul tatticismo ancora tutto è possibile per un accordo moderno.

Sospeso lo sciopero dei calciatori, domenica si gioca

Pericolo sciopero scongiurato: sabato e domenica il campionato di calcio di Serie A si svolgerà regolarmente, a dispetto delle minacce dei protagonisti principali, che promettevano di incrociare le braccia, qualora la Lega non avesse soddisfatto le proprie richieste sul rinnovo del contratto collettivo.

Oggi è andato in scena l’ennesimo faccia a faccia tra i rappresentanti dell’Assocalciatori e quelli della Lega Calcio ed alla fine si è deciso di sospendere lo sciopero e di rinviare la discussione su alcuni punti della trattativa al prossimo 30 novembre. Nel frattempo il Presidente della FIGC, Giancarlo Abete, si è preso la briga di sorvegliare sulla questione, affinché non ci siano “forzature o imposizioni”.

Sciopero calciatori, trattative aperte

Ieri i rappresentanti dell’Aic (Associazione Italiana Calciatori) e quelli della Lega di Serie A, si sono incontrati per avviare le trattative nel tentativo di evitare lo sciopero proclamato per il 25 e il 26 settembre prossimi. Ovviamente nessuno poteva aspettarsi che sarebbe bastato un incontro per risolvere la questione, ma seppur distanti, le due parti si sono lievemente riavvicinate.

Degli 8 punti della discordia, due sono quelli più complicati da risolvere, mentre sugli altri le parti si sono avvicinate molto. Secondo quanto riferito da Sergio Campana, presidente dell’Aic, i calciatori non transigono sui punti 7 e 8, e più precisamente sugli allenamenti in due gruppi differenti e sull’obbligo da parte dei calciatori di accettare un trasferimento.

Sergio Campana, 40 anni da Presidente

Era il 3 luglio 1968 quando si decise che i calciatori professionisti dovessero avere un sindacato che li rappresentasse. Per iniziativa dell’avvocato Sergio Campana, fino a qualche anno prima calciatore, nacque allora l’Associazione Italiana Calciatori, meglio nota con la sigla AIC.

Sono passati 40 anni da quel giorno e proprio ieri il fondatore ha ricevuto l’ennesima nomina a Presidente. Per dirla tutta, l’AIC non ha mai conosciuto altro capo, essendo Campana l’unico presidente in ben 4 decenni di storia.

Questo mandato, rinnovato per il quadriennio 2009-2012,dovrebbe fare da ponte tra lui ed il successore, visto che, come ha ammesso il diretto interessato, è ormai tempo di lasciare il trono e provare la novità. E forse dopo 40 anni sarebbe ora!