Risultati ritorno Champions League 2013, Barcellona – Bayern Monaco 0-3

Ancora una remuntada fallita. Ancora una squadra spagnola delusa. Ancora una compagine tedesca sul tetto d’Europa. Il Barcellona era chiamato all’impresa più ardua della sua storia recente, con uno 0-4 da rimontare contro una delle formazioni più quadrate del Vecchio Continente. Il Bayern Monaco era quasi certo del passaggio del turno in Champions League, ma affrontava ugualmente l’impegno con determinazione, consapevole della forza degli avversari.

Manchester United – Schalke 4-1: fotogallery

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Poco più di una formalità la semifinale di ritorno di Champions League tra Manchester United e Schalke 04, con gli inglesi che avevano battuto Raul e compagni in terra tedesca per due reti a zero. Lo Schalke sapeva che la rimonta era quasi impossibile, ma sperava di poter colmare il divario tecnico in considerazione dell’assenza di tanti big tra le fila dei Red Devils.

Ma il Manchester delle “riserve” può giocarsela con quasi tutte le migliori squadre d’Europa e questa sera ne ha dato conferma, surclassando gli avversari e divertendo il pubblico dell’Old Trafford. Correva il minuto numero 26 del primo tempo, quando i padroni di casa mortificavano le speranze di rimonta dei tedeschi, andando in rete con Valencia, bravo a sfruttare un passaggio di Gibson in profondità.

Barcellona – Real Madrid 1-1: fotogallery

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Niente remuntada per il Real Madrid, sconfitto nella semifinale di andata di Champions League ed incapace di andare oltre il pareggio nel replay al Camp Nou. Sergio Ramos e Pepe non fanno parte dell’undici dei blancos perché squalificati, così come lo è Mourinho, che preferisce evitare la pioggia di Barcellona e godersi lo spettacolo in una più confortevole camera d’albergo.

Manca anche Ozil, fatto accomodare in panchina per far posto a Kakà. Higuain ha il compito di regalare speranze al pubblico ospite, mentre Ronaldo riconquista la maglia da titolare dopo lo stop punitivo in campionato. Dall’altra parte, Guardiola recupera Iniesta, grande assente nella gara di andata, e di gode il gioco fluido dei suoi, mentre il Real cerca di spezzare il lungo possesso palla dei padroni di casa (alla fine sarà 64% contro 36%).

Mourinho grida allo scandalo: il Barça ha troppo potere

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Bisogna saper perdere, ma lui, Josè Mourinho, forse era assente dai banchi di scuola quando la maestra insegnava questa importante lezione di vita. E allora eccolo materializzarsi davanti ai giornalisti al termine di Real Madrid-Barcellona di Champions League, il clasico più combattuto e discusso degli ultimi anni. Le merengues hanno appena beccato due sonori schiaffoni da quel furetto di Messi, mettendo così un piede nella finale di Londra del prossimo maggio. Mourinho non frena la rabbia e vomita tutto il suo malumore davanti ai microfoni:

Se dico quello che penso e che sento all’Uefa la mia carriera finisce oggi. Perché? Perché? Perché? Ho perso tre partite contro il Barcellona giocando in dieci. Perché tre anni fa con il Chelsea? Perché l’anno scorso con l’Inter? Perché oggi con il Real Madrid? Da dove viene questo potere?

Semifiale Champions League: Real Madrid Barcellona 0-2

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Semifinale di andata di Champions League.
Stadio Bernabeu, Madrid:
Real Madrid – Barcellona 0-2
Reti:
31’ st e 42′ st Messi (B)

Real Madrid – Barcellona 0-2

Per molti, una finale mancata. Ovvi rimandi, evidenti motivi: il derby spagnolo tra blaugrana e merengues racchiude un fascino tale che si fatica a individuare una sfida simile per prestigio e aspettative. Leo Messi di fronte a Cristiano Ronaldo significa godersi le gesta dei migliori calciatori al mondo; Pep Guardiola contro Josè Mourinho è assistere al confronto tra i due allenatori più vincenti dell’ultimo periodo. Per non parlare, va detto, di buona parte dei calciatori in quota alla Spagna campione del mondo che militano un po’ a Madrid, sponda Real, e un po’ a Barcellona.

I due club si trovano di fronte per la terza volta a stretto giro: dopo le punzecchiature dei tecnici nel corso della conferenza della vigilia, il Bernabeu accoglie i ventitue tra uno sventolio di bandierine bianche da lasciare impietriti. Uno striscione enorne saluta i padroni di casa e recita ‘Hasta el final, vamos Real’. In casa locale si deve far fronte alla squalifica di Carvalho in retroguardia ma Mourinho opta per lasciare Pepe in mediana e arretrare Sergio Ramos al centro della difesa. Cristiano Ronaldo unica punta dietro alle cui spalle agiscono Ozil e Di Maria. Sul versante opposo c’è poco da svelare: è lo squadrone di sempre, imbottito di fuoriclasse e guidato, in avanti, dal trio delle meraviglie: Villa, Messi e Pedro.

Semifinale Champions League: Schalke 04 – Manchester United 0-2

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Gara di andata delle semifinali di Champions League.
Veltins-Arena, Gelsenkirchen:
Schalke 04-Manchester United 0-2
Reti:
22′ st Giggs (M), 24′ st Rooney (M)

Schalke 04 – Manchester United 0-2

Tedeschi contro inglesi: la prima semifinale di Champions League mette di fronte la rivelazione Schalke 04 e il Manchester United, senz’alcun dubbio più avvezzo ad affrontare gare di cruciale importanza. Il tecnico dei padroni di casa, Ralf Rangnick, perde Howedes per infortunio e decide di arretrare nuovamente Matip al fianco di Metzelder. Rientra Farfan, che ha scontato la squalifica, e si piazza a ridosso del confermatissimo duo d’attacco Raul-Edu. Tra i Red Devils, Sir Alex Ferguson cambia due pedine rispetto alla squadra che ha battuto il Chelsea: Fabio sulla fascia destra, Valencia a centrocampo per Nani.

La prima conclusione a rete è dei locali: al 1′ Baumjohann calcia dal limite ma Van der Saar è attento. Due minuti dopo Rooney conclude a giro dal vertice dell’area ma Neuer vola sotto l’incrocio. Ancora Red Devils al 6′: Park si accentra e tenta il destro, Neuer gli dice di no. Replica dei tedeschi al 9′: da Raul a Farfan che evita un avversario e tenta il sinistro, palla sul fondo. Per quanto cerchino di tenere testa agli avversari, i tedeschi fanno fatica a contenerne le ripartenze: Hernandez al 15′ tenta il diagonale, Neuer blocca in due tempi; ancora Hernandez al 25′: supera in velocità Matip e conclude in diagonale, la palla lambisce il palo. Hernandez e Park ci provano fino al fischio che manda tutti a riposo, ma cozzano contro una difesa in grado di mettere pezze con cadenza frequente.

Barcellona-Inter 1-0 – Video e gallery – Semifinale Champions League

E’ la notte dell’Inter, una notte attesa per 38 lunghissimi anni, la prima a colori, per una squadra che ora può permettersi il lusso di sognare in grande. Alla vigilia degli ottavi erano in pochi a scommettere che i nerazzurri potessero passare indenni dal confronto con il Chelsea, l’ennesima compagine inglese arrivata sulla loro strada. E invece l’Inter ha dimostrato di saper arrivare fino in fondo, non senza difficoltà, ma con la consapevolezza del proprio valore. Ed ecco il CSKA Mosca a frapporsi tra l’Inter e la semifinale e poi lo scoglio Barcellona, il più ostico da superare tra le squadre rimaste in lizza per la vittoria finale.

Ma arriva la gara che non ti aspetti, otto giorni fa a San Siro, quando i nerazzurri andavano sotto, ma trovavano la forza di rimontare, per poi arrivare alla gara di oggi con ben due reti di vantaggio. Ed ecco anche la paura del Barcellona, che inventava di tutto per caricare l’ambiente e nascondere il terrore di non superare il turno in vista della finale di Madrid, nella tana degli odiati cugini.

Il Barça credeva nella remuntada e sin dal primo minuto si spingeva in avanti alla ricerca del gol che avrebbe messo in discesa la partita. Grande possesso palla per la squadra di Guardiola, che però non riusciva ad andare oltre il compitino, mettendo in difficoltà la retroguardia nerazzurra solo in qualche occasione. Il forcing dei catalani a tratti diventava asfissiante, di fronte ad un’Inter che alla mezz’ora del primo tempo si ritrovava in dieci per un’ingenuità imperdonabile di Thiago Motta, giustamente cacciato in anticipo.

Stessa musica nella ripresa, con Valdes che non aveva mai modo di sporcarsi i guanti, mentre l’Inter si chiudeva a riccio per limitare le invenzioni dei fenomeni catalani. Ed alla fine il gol è arrivato grazie a Piqué, ma ormai i giochi erano fatti e l’Inter poteva festeggiare la sua impresa. A voi la gallery ed il video della serata di gloria.