Scudetto 2006: domani revoca o conferma per l’Inter

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Domani si decide. Gli animi si scaldano, ma la doccia fredda arriva per i tifosi juventini: il famoso scudetto del 2006, quello dato all’Inter, non verrà riassegnato alla Juventus. Le colpe di Moggi e soci, che peraltro sono stati radiati dal calcio poche settimane fa, sono troppo evidenti per poter riassegnare un titolo con troppe ombre ad un club che, almeno, ha dimostrato di poter ripartire da zero.

Per questo l’unico dubbio rimane tra la conferma dello scudetto all’Inter, o al massimo la revoca, come quello del 2005, senza che venga assegnato a nessuno. Dopotutto, ricordiamo, quello del 2006 fu assegnato all’Inter per una questione di partecipazione alle coppe europee. Ora, a distanza di 5 anni, quella necessità non c’è più e perciò viene meno anche il motivo di assegnazione a tavolino di quello che, per anni, è stato definito “lo scudetto di cartone”.

Cavani vuole lo scudetto

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Una stagione da ricordare quella di Edinson Cavani, che a suon di gol è riuscito a trascinare il suo Napoli fino alla terza posizione in classifica. Un entusiasmo simile non si vedeva per le strade del capoluogo campano dai tempi del Napoli di Maradona e l’attaccante uruguaiano è sulla buona strada per avvicinarsi al mito. L’unico cruccio per lui è l’aver saltato le ultime due giornate di campionato per una squalifica, che gli ha pregiudicato la possibilità di vincere la classifica dei cannonieri. Ma Cavani è soddisfatto della sua stagione ed ora non si accontenta:

Sono molto contento, ho vissuto un anno felice con il Napoli e adesso penso soltanto alla prossima stagione. Sappiamo che dobbiamo migliorare tanto per lottare nei primi posti della classifica. Gli obiettivi erano altri all’inizio della stagione, ma ci abbiamo tentato e provato e l’anno prossimo miglioreremo e punteremo a qualcosa d’importante. Io cercherò di dare il massimo.

Inter: Leonardo ed Eto’o credono ancora nello scudetto

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Suonano un po’ come frasi di circostanza, ma siccome il calcio è strano, mai dire mai. Poche ore dopo la vittoria contro il Chievo, a mente fredda gli interisti tornano a mostrarsi col sorriso davanti ai microfoni, come non accadeva ormai da quasi un mese. Il primo a parlare è Leonardo, che nonostante le voci su un suo possibile esonero, non perde la speranza:

Continuo a essere ottimista dentro di me tutto è possibile. Prima della partita contro il Chievo eravamo a cinque punti dal Milan e mercoledì abbiamo ancora il match di ritorno in Champions. Gli obiettivi c’erano e ci sono ancora e quindi questa partita era importante soprattutto per gli obiettivi, che sono rimasti intatti. Stiamo pensando a tutto.

Prandelli tifa Napoli

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E’ piuttosto raro che il selezionatore di una nazionale riveli le proprie speranze sull’esito del campionato, ma Cesare Prandelli non fa mistero delle simpatie che ha in animo ed ammette di tifare Napoli per la volata scudetto:

Per lo scudetto tifo Napoli. Rivedo la mia Fiorentina degli anni passati per la capacità di coinvolgere i tifosi e per la qualità della programmazione. Anche noi a Firenze volevamo lottare per questi traguardi, il Napoli sta dando una risposta straordinaria di compattezza e merita successi.

De Laurentiis blinda Cavani e sogna lo scudetto

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L’appetito vien mangiando e se prima ci si accontentava di migliorare la posizione dello scorso anno, ora non ci si può più nascondere di fronte alla possibilità di lottare per la conquista del tricolore. Napoli sogna ed il patron De Laurentiis comincia a credere nel miracolo:

Mi consumo a forza di scaramanzia, mancano soltanto sette partite. Sognare di notte si può. Lo scudetto dobbiamo giocarcelo fino alla fine così nessuno potrà dirci che non abbiamo dimostrato attaccamento per la maglia e rispetto per i tifosi, se facendo gli scongiuri non riusciremo a vincere.

Napoli: Yebda vuole restare

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Mazzarri gli concede sempre più fiducia e lui accumula minuti sul rettangolo verde e cresce a vista d’occhio. Ma il prestito con diritto di riscatto sta per terminare ed a fine stagione Hassan Yebda potrebbe anche tornare al Benfica o essere girato ad un altro club. Molto dipende dalla volontà del club azzurro di sborsare i 2,75 milioni pattuiti per il riscatto, ma anche dalla voglia del giocatore di calarsi del progetto Napoli:

Vorrei tanto restare qui. Mi trovo benissimo e discuterò presto con la società. Devo capire se posso essere ancora utile alla causa, quindi nel frattempo mi concentro sul finale di stagione. Sto migliorando molto, ma i tifosi non hanno ancora visto il vero Yebda. Ci sono quasi, darò il mio contributo alla squadra.

Mazzarri: scudetto? Proviamoci!

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Alzi la mano chi avrebbe scommesso su un Napoli in terza posizione ad otto giornate dalla fine del campionato. Per quanta fiducia si potesse dare alla compagine allenata da Walter Mazzarri, era difficile prevedere una situazione simile a questo punto della stagione, con le prime della classe ad un tiro di schioppo.

La classifica attuale recita Milan 62, Inter 60 e Napoli 59, ed è quindi lecito per i tifosi partenopei sognare in grande, nella speranza che il si ripeta il miracolo dell’era Maradona, quando Napoli per qualche anno diventò l’ombelico dell’Italia calcistica. Mazzarri si è perfettamente calato nell’ambiente napoletano, dove la scaramanzia è quasi un obbligo, e preferisce non nominare la parola scudetto. Ma è chiaro che a questo punto un pensierino al tricolore bisogna pur farlo:

Abbiamo mantenuto una media straordinaria finora. Dobbiamo mantenerla. E’ chiaro che ce lo giochiamo. Siamo ancora in ballo. Ma non guardiamo soltanto avanti, l’Udinese è vicina. Siamo in una posizione di classifica dove può succedere ancora di tutto. Secondo me, lo scudetto si assegnerà soltanto all’ultima giornata. E’ un campionato davvero incerto.

Moratti: scudetto? E’ corsa a tre

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Dalla scorpacciata di trofei della scorsa stagione ad un inizio non proprio facile in campionato, per poi recuperare punto su punto fino a portarsi a meno sei dalla testa della classifica. L’Inter comincia a crederci, comincia ad affilare le armi per il finale di stagione e intanto si gode la seconda posizione, in attesa dello scontro diretto con il Milan del prossimo 3 aprile. Sfida scudetto? Massimo Moratti non ne è convinto, ma si dice comunque divertito dalla situazione che si è venuta a creare in testa alla classifica:

Non credo che sarà decisivo, però tutto questo è divertente, comincia a diventare interessante.

Leonardo vuole vincere tutto

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La rimonta sul Milan capolista è in fase di lavorazione, ma lui, Leonardo, tecnico del dopo-Benitez ed artefice del miracolo resurrezione, non si accontenta di avvicinare la vetta. Lui vuole lottare per lo scudetto e non nasconde la voglia di giocarsi le proprie anche in Champions League:

L’Inter ha voglia di vincere tutto. È impossibile scegliere, si scende in campo per vincere. La rosa ci permette di cambiare giocatori e di puntare sempre al successo. Come si fa a gestire? Non c’è nessuna scelta. Bisogna gestire nel modo migliore le energie, ma questa squadra è abituata a certi impegni.

Ibrahimovic vuole vincere tutto

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Di lui si può dire che è un capriccioso, un provocatore, un presuntuoso, ma bisogna ammettere che è un vincente, qualunque sia la maglia che indossa. Parliamo di Zlatan Ibrahimovic, arrivato al Milan la scorsa estate con la voglia di dimostrare di essere ancora una primadonna, non come quando giocava con la maglia del Barça, dove le stelle di prima grandezza si dividevano equamente la scena.

A Milano per ora la sua parte l’ha fatta, contribuendo in maniera determinante alla prima posizione dei rossoneri ed al passaggio del turno in Champions League. Ma non è abbastanza, non per uno come lui, abituato a festeggiare a fine stagione. Non chiedetegli però di scegliere un obiettivo, perché lo svedesone vuole conquistare tutto il conquistabile:

Io voglio vincere tutto, scudetto, Champions League e anche la Coppa Italia che non ho mai vinto. Nel nuovo anno spero di continuare a far bene, magari anche meglio, voglio vincere qualcosa e sto lavorando per questo così come tutta la squadra.

Delneri vuole lo scudetto

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La partenza deludente della Vecchia Signora (sconfitta con il Bari e pareggio interno contro la “sua” Samp) gli aveva consigliato di volare basso, tanto che il ritornello in quelle settimane era sempre lo stesso:

Siamo una squadra giovane, completamente rinnovata. Voglio tempo, chiedo pazienza.

Ma Gigi Delneri oggi non si nasconde più, visti gli ultimi confortanti risultati e – soprattutto – la capacità di concludere le gare senza prendere caterve di gol come ad inizio stagione (solo 4 reti al passivo nelle ultime otto gare). Dove può arrivare questa Juve. Il tecnico non si pone limiti e dà voce alle speranze del popolo bianconero:

La parola scudetto non deve farci paura. Siamo pronti a combattere per un risultato importante, ma allo stesso tempo siamo consapevoli che la strada è molto lunga e difficile.

Edy Reja frena: lo scudetto non è per noi

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In molti pensavano che il primato della Lazio fosse solo un fuoco di paglia, ma l’aquila continua a volare sul prato dell’Olimpico ed i biancazzurri sembrano non volersi fermare davanti a nulla. Otto giornate di campionato, 19 punti conquistati, frutto di sei vittorie ed un pareggio, mentre la casella sconfitte registra solo il 2-0 subito in casa della Sampdoria, quando correva la prima di campionato. La Curva Nord comincia a sognare in grande, ma Edy Reja – da buon condottiero – frena gli entusiasmi e non vuole nemmeno sentir nominare lo scudetto:

Lo scudetto non ci riguarda, siamo una squadra da prime 6 posizioni.