Del Piero rivuole i suoi scudetti

La scure di Calciopoli si è abbattuta senza pietà sulla testa della Vecchia Signora, umiliata dalla retrocessione nell’inferno della serie cadetta e privata di due dei suoi ventinove scudetti (uno

Serie A, arriva il calendario: i record da battere

Mettetevi comodi, munitevi di pop corn e coca cola e preparatevi ad assistere alla stesura del calendario della stagione 2009-’10, appuntamento da non perdere per ogni appassionato di calcio che si rispetti. Oggi pomeriggio sapremo se la nostra squadra del cuore giocherà la prima di campionato in casa o in trasferta, contro chi si giocherà lo scudetto (o la salvezza) all’ultima giornata, in quali date si giocheranno le stracittadine o i match clou…

Che campionato sarà quello che ci apprestiamo a vivere dal 22 agosto prossimo? Di sicuro la Serie A ha perso fior di campioni (Kakà e ibrahimovic in primis), ma qualche pezzo da novanta ha deciso di fare il viaggio al contrario, sebbene tutti sognino di giocare nella Liga o nella Premier. Qualcuno poi, da qui al 31 agosto potrebbe ancora arrivare (bilanci permettendo), così da ridare nuova linfa ad un calcio che nell’ultimo anno ha fatto ridere l’Europa (se si esclude l’Udinese, eliminata ai quarti di finale di Coppa Uefa dal Werder Brema).

Si riparte dallo scudetto dell’Inter e dal titolo di capocannoniere di Ibra, dal terzo posto sfiorato dalla Fiorentina e dalla salvezza in extremis del Bologna. E quest’anno come andrà a finire? In attesa di scoprirlo, gustiamoci insieme alcuni dei record da battere.

Mourinho: l’Inter di Mancini ha vinto senza merito

Di ufficiale c’è poco o niente, ma la voce pare uscita dallo spogliatoio dell’Inter all’indomani della disfatta di Bergamo. Lo Special One si è accorto improvvisamente di avere a disposizione una squadra assolutamente normale, ben lontana dallo schicciasassi che dovrebbe fare un solo boccone di qualunque avversaria su qualunque campo. E allora via ad una strigliata come si deve, con tanto di colpevoli additati e fatti fuori e relativo ripescaggio degli assenti a Bergamo. Ma non basta. Mister Mourinho ha rigirato il dito nella piaga, ricordando ai suoi il recente passato:

Il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perché non c’era nessuno. Il terzo all’ultimo minuto. Siete una squadra di…

Aggiungete voi il termine che vi sembra più adeguato alla circostanza e provate a dire che nelle parole attribuite al mister non c’è un attacco al lavoro del suo predecessore. Certo, l’intenzione era quella di scuotere la squadra, risvegliandone la fame di vittorie, ma la frase suona come “Mancini ha avuto vita facile, impossibile non vincere in quelle condizioni”.