Milan, gli schiaffi di Ibra sono messaggi di addio?

Ormai con Ibrahimovic ci siamo abituati davvero a tutto. Guardacaso ogni volta che si avvicina il momento di rinnovare un contratto scattano i famosi “mal di pancia” che colpiscono lo svedese. Chiariamo subito, Ibra è contento di stare nel Milan ed i rossoneri lo valutano come inestimabile, ma ci vuole molto poco a cambiare le carte in tavola.

Due secondi, il tempo di mollare due ceffoni e beccare (per ora) tre giornate di squalifica. I gesti dello svedese non sono nuovi, e secondo le malelingue (che però spesso ci azzeccano), sono un messaggio implicito alla società. Il calciatore vuole rinnovare con ritocco all’ingaggio, e la sua assenza nelle prossime giornate si farà sentire e, di conseguenza, alzare il prezzo.

Tutto il Milan contro Chiellini

 

Sembra quasi che il buffetto, schiaffo o come volete considerarlo, a Storari lo abbia dato Chiellini e non Ibrahimovic. Il giorno dopo la partita di Coppa Italia tra Milan e Juventus è una bufera ed al centro stavolta non c’è lo svedese, reo di aver colpito a fine partita il portiere della Juve, ma Chiellini che ha denunciato l’accaduto.

Dalle immagini si vede bene che dopo la “carezza” di Ibra all’avversario, Storari non batte ciglio ma il difensore bianconero corre dall’arbitro a segnalargli l’accaduto. Cosa che peraltro farà subito dopo davanti ai microfoni dei cronisti. Ed il Milan cosa fa? Anziché stigmatizzare l’accaduto e riprendere Ibrahimovic, se la prende con Chiellini.

Juventus, primi problemi per lo stadio: tifoso tenta di schiaffeggiare Di Vaio

Quello che si temeva è accaduto: uno stadio senza recinzioni non è al 100% sicuro, almeno in Italia, e  così mercoledì sera, in un momento molto nervoso della partita, lo stupido di turno ha tentato di colpire un giocatore del Bologna. E’ capitato al 93′, quando ormai era chiaro che la partita sarebbe finita in parità, ed un parapiglia si è acceso per gli animi troppo agitati, nei pressi della bandierina del calcio d’angolo.

Mentre i giocatori si azzuffavano, Di Vaio si è avvicinato un po’ troppo al pubblico, ed un tifoso si è sporto ed ha cercato di colpirlo. Per fortuna la distanza tra il calciatore e l’aggressore era sufficiente ed il manrovescio non è andato a segno, tanto che Di Vaio stesso ha ammesso di non essersi accorto di nulla finché non gli è stato detto cos’era successo quando era già nello spogliatoio, ma se l’avesse colpito, ora chissà cosa vi staremmo raccontando.