Sorteggio di Champions League: la Roma spera

Ci siamo. Tra qualche ora la Roma conoscerà i suoi prossimi avversari per i quarti di finale di Champions League. Fino a qualche settimana fa, nessuno si sarebbe aspettato di trovare la squadra di Spalletti tra le otto migliori formazioni del calcio europeo, non perché priva di mezzi per puntare in alto, ma perché il destino le aveva riservato un sorteggio proibitivo, mettendole di fronte il Real Madrid.

Tra le squadre italiane arrivate agli ottavi sembrava la meno accreditata a passare il turno, e invece eccoci qui a raccontare la storia di Milan ed Inter fatte fuori dalle compagini inglesi e della Roma che ha matato il Real.

Ed ora avanti i prossimi, sperando che stavolta l’urna sia benevola e non riservi il peggio, perché se è vero che per vincere la coppa, bisogna pur superare tutti gli ostacoli, è vero anche che, trovarsi di fronte un Manchester o uno Schalke 04, non è esattamente la stessa cosa.

Bundesliga: Toni e Ribery valgono uno scudetto

Mancano poco più di 10 partite al termine della stagione nei principali paesi europei, e a parte in Inghilterra, negli altri campionati sembrerebbe che lo scudetto sia già assegnato.
In Germania tocca al Bayern di Luca Toni portare a casa la vittoria che probabilmente consegna il 21esimo titolo alla squadra bavarese.
Sono bastati un gol per tempo (Toni + Ribery) per aver ragione di un Kalsruhe troppo rinunciatario, nonostante il suo quinto posto, e i 7 punti di distacco dal Werder adesso sembrano incolmabili.

Anche perchè, oltre ad avere in squadra 11 fuoriclasse, tra cui la punta italiana capocannoniere con 14 reti, la concorrenza sembra stentare. La partita tra Werder e Stoccarda sembrava dovesse incanalarsi in una sola direzione dato che la ex squadra di Trapattoni non aveva più nulla da chiedere al campionato, mentre Diego e compagni erano alla caccia del Bayern. E il gol di Almeida dopo solo 9 minuti stava dando ragione ai pronostici, fino al ventesimo, quando Gomez (tripletta per lui) ha segnato il gol che ha dato una sterzata alla gara, portando alla fine al punteggio tennistico di 6-3.

Ottavi di Champions: dominano le inglesi

Più che Champions League si potrebbe chiamare English League. Su 7 squadre qualificate ben 3 sono inglesi, e con il 2-0 del Liverpool dell’andata non fatichiamo a credere che mercoledì prossimo le squadre inglesi diventeranno 4.

Gli ottavi di Champions si sono quasi conclusi, e possiamo già tirare le somme su quanto visto in queste settimane.
Possiamo ad esempio dire che il gioco del calcio è bello proprio perchè è imprevedibile, e ne sa qualcosa il Real Madrid, straconvinto di passare il turno, ma che ha dovuto fare i conti con una strepitosa Roma, che gli ha rifilato quattro gol in due partite.
Possiamo anche dire che, come il Real Madrid, sono tante le grandi che rimangono fuori, vedi il Lione, il Milan, probabilmente l’Inter (anche se non è ancora detta l’ultima parola), mentre emergono alcune insospettabili squadre. Una di queste è il Fenerbache, capace nella prima giornata di Champions di sorprendere i nerazzurri, ma che poi si sono dimostrati fortissimi, e capaci di esprimere uno dei migliori giochi tra le squadre europee.
Non solo i turchi sono stati capaci di eliminare i più quotati olandesi del PSV Eindhoven, ma anche di far fuori i due volte vincitori della Uefa, il Siviglia, anche se faticando non poco, dato che la partita è finita ai calci di rigore. E’ un peccato veder eliminata una delle due squadre più divertenti d’Europa perchè sia l’andata che il ritorno hanno regalato emozioni, e ci sarebbe piaciuto vederle ancora in campo, al posto di qualche altro club che ha strappato la qualificazione con un pò di fortuna.

Bundesliga: si delineano le gerarchie del campionato

Riprende la corsa del Bayern Monaco di Luca Toni. Dopo la piccola battuta d’arresto della scorsa settimana, è bastata una rete dell’altro cannoniere, Miroslav Klose, per aver ragione di uno Schalke 04 che non ha mai impegnato i bavaresi. Al Bayern mancava Van Bommel, che si è beccato tre giornate di squalifica per il gesto dell’ombrello (non una novità per lui) della scorsa partita, ma di certo a Monaco non hanno i giocatori contati.

Il Werder intanto cerca di rimanere agganciato al Bayern, per non considerare già chiuso il campionato a 12 turni dalla fine, e lo fa con un secco 2-0 contro un modesto Borussia Dortmund. Di Rosemberg i due gol dei biancoverdi che tengono ancora viva una Bundesliga che, se la scorsa settimana sembrava molto equilibrata, adesso pian piano sta prendendo una fisionomia. Infatti la corsa ai due posti utili per la qualificazione in Champions sembrano già assegnati, visto lo strapotere del Bayern (difficilmente scalzabile dal primo posto) e l’ottimo momento del Werder, ma soprattutto grazie al fatto che dietro non tengono il passo.

Bundesliga: solo 1-1 per il Bayern, ma è sufficiente per la volata

Se la classifica si potesse rovesciare, l’ultima giornata di Bundesliga avrebbe avuto più senso.
Caso più unico che raro a livello europeo, a parte i pareggi, ogni vittoria che c’è stata, è stata conquistata dalla squadra sfavorita, almeno guardando la classifica.
Questa occasione è vista bene dagli amanti del calcio che prediligono l’incertezza alla marcia solitaria di alcune squadre, e al momento il campionato tedesco dà questa opportunità.

Al primo posto, ovviamente troviamo il Bayern Monaco, che nonostante il suo attacco stellare non va oltre l’1-1 con l’Amburgo. Certo, gli avversari non erano di primo pelo, dato che sono in piena lotta per la Champions, ma da un attacco con Toni, Podolski e Klose ci si sarebbe aspettato di più, anche perchè a salvare la faccia a Klinsmann ci ha pensato Ze Roberto, un difensore.
Quando poi hai in squadra uno scriteriato come Van Bommel che si fa ammonire per aver applaudito ironicamente l’arbitro per avergli fischiato un fallo inesistente, e poi si becca la seconda ammonizione nonappena il direttore di gara si gira, per avergli fatto il gesto dell’ombrello, si capisce che forse tutta questa serenità in casa Bayern non c’è, e che forse la forza della rosa rimane solo sulla carta.