Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona
Verona – Varese 1-1
Reti: 21′ pt Tachtsidis (Ve), 33’st Terlizzi (Va)
Stadio Alberto Braglia di Modena
Sassuolo – Sampdoria 1-1
Reti: 8′ pt rig Pozzi (Sam), 17′ st Valeri (Sas)
Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona
Reti: 21′ pt Tachtsidis (Ve), 33’st Terlizzi (Va)
Stadio Alberto Braglia di Modena
Reti: 8′ pt rig Pozzi (Sam), 17′ st Valeri (Sas)
All’indomani dell’alluvione che colpì la Liguria nel novembre scorso Sampdoria e Genoa proposero di organizzare una gara amichevole per aiutare le popolazioni colpite dal maltempo. Ebbene ora la data è stata fissata ed è stata resa nota ufficialmente la squadra che incontrerà una selezione di rossoblucerchiati. Genoa e Samp a ranghi misti incontreranno il prossimo 8 febbraio il Manchester City di Roberto Mancini.
In seguito alle due finali di ritorno dei play off di Lega Pro e la conseguente promozione in cadetteria di Juve Stabia e Hellas Verona, è finalmente possibile svelare le
In queste situazioni è proprio il caso di dire nessuna nuova, buona nuova. I giocatori della Sampdoria, dopo essere stati oggetto sabato di un assalto al loro pullman, con tanto
Da settimane si parlava dell’esonero di Mimmo Di Carlo, allenatore di una Sampdoria sempre più in crisi di risultati e ormai risucchiata a ridosso della zona retrocessione. Il patron Garrone ha dato fiducia al tecnico finché ha potuto, ma il 2-3 interno di ieri ha fatto precipitare la situazione, tanto che si è reso necessario il cambio di panchina.
Il nuovo condottiero risponde al nome di Alberto Cavasin, che ora avrà il compito di far risalire la squadra verso una posizione di classifica più tranquilla, scongiurando il rischio della retrocessione, che sarebbe una vera onta, considerando che qualche mese fa la Samp si giocava l’accesso in Champions League. Il neo tecnico saluta e ringrazia il suo predecessore:
Saluto innanzitutto Di Carlo, con il quale avevo condiviso un anno splendido a Lecce. Mi lascia una squadra che farà ciò che deve. So che il gruppo è sano e corretto. Fra le componenti che ci porteranno a fare risultato, i tifosi saranno importanti.
Occasione sprecata per la Sampdoria di Mimmo Di Carlo, che tra le mura amiche ospitava il Cesena neopromosso e terzultimo in classifica. Ci si aspettava una scossa nell’ambiente doriano, dopo la travagliata stagione che ha portato alla partenza dei suoi pezzi migliori, e invece ad uscire con i tre punti in tasca sono i bianconeri, che bissano la vittoria contro il Chievo e fanno un salto in avanti in classifica (sempre terzultimi, ma in compagnia di Lecce e Parma).
La gara si è decisa in pochi minuti, a cavallo tra il primo ed il secondo tempo, quando Parolo apriva le danze a pochi giri di lancetta dall’intervallo e Giaccherini chiudeva i giochi (doppietta tra il 1′ ed il 3′ minuto della ripresa). Tardiva la reazione della Sampdoria, che non è riuscita ad andare oltre il gol di Volta al 38 della ripresa, per poi accorciare ulteriormente le distanze con Maccarone su calcio di rigore per il 2-3 finale a pochi istanti dal triplice fischio.
Anticipo della ventottesima giornata di serie A.
Stadio Marassi, Genova:
Sampdoria-Cesena 2-3
Reti: 43′ pt Parolo (C), 1′ st e 3′ st Giaccherini (C), 38′ st Volta (S), 47′ st rig. Maccarone (S)
Nessuna sfida decisiva ai fini dello scudetto, nel corso dell’anticipo di mezzodì tra Sampdoria-Cesena, ma una partita che riveste importanza enorme in chiave salvezza. Non solo in casa emiliana, per una classifica che non sorride ancora al Cesena, fortemente bisognoso di non perdere nessuna delle opportunità garantite – da qui alla fine – dal calendario ma anche tra le mura dei doriani, a cui una rivoluzione sostanziale (di organico) ha stravolto gli scenari iniziali: non si lotta più per obiettivi importanti ma con l’obiettivo di archiviare il più in fretta possibile la permanenza nella massima serie. I 31 punti accumulati dai blucerchiati, infatti, non consentono sonni tranquilli anche perchè la terzultima – appunto, il Cesena – è arretrata di sei lunghezze. Che diventerebbero tre in caso si successo esterno nel corso del match odierno.
I due tecnici optano per squadre spavalde e offensive: Ficcadenti si affida a Malonga al centro dell’attacco, a causa delle defezioni di Bogdani e Budan. Non cambia il modulo – è sempre 4-3-3 – e in supporto alla punta vi sono Jimenez e Giaccherini. Solo panchina per Rosina. In mediana Caserta e Parolo intermedi e Colucci incaricato di fare filtro tra centrocampo e attacco. In difesa c’è Santon terzino destro e Lauro a sinistra; i centrali, a tutela della porta difesa da Antonioli, sono Pellegrino e Von Bergen. Le mosse di Di Carlo: stravolgimento della retroguardia – non più a tre ma a quattro – con Zauri, Gastaldello, Lucchini e Ziegler davanti a Curci. Palombo, Mannini e Dessena in mezzo; Biabiany, Maccarone e Guberti il trio d’attacco.
Nel posticipo della ventisettesima giornata di campionato l’Inter soffre, vince e si porta al secondo posto in classifica, in attesa del ricco match clou di domani sera tra Milan e Napoli. Tre punti d’oro dunque per i nerazzurri, contro una Sampdoria che ha mostrato segni di ripresa e che larghi tratti della gara ha saputo tener testa ai campioni d’Italia, creando anche azioni pericolose per la porta di Julio Cesar.
Ci si aspettava la rete dell’ex Pazzini (comunque applaudito dalla sportivissima curva blucerchiata) e invece a regalare la vittoria all’Inter sono stati Sneijder ed Eto’o nell’ultimo quarto di gara. Ora i punti di distacco dai cugini rossoneri sono soltanto due, mentre il Napoli viene lasciato a -1.
Posticipo della ventisettesima giornata di serie A.
Stadio Luigi Ferraris di Marassi, Genova.
Sampdoria-Inter 0-2
Reti: 25’ st Snejider (I), 49’ st Eto’o (I)
Non è stato dominio, affermarlo sarebbe esagerato. Ma certo, da quel della Liguria, i nerazzurri hanno legittimamente portato a casa i tre punti in seguito a una gara gestita senza difficoltà e nel corso della quale gli uomini di Leonardo hanno saputo difendersi con ordine e ripartire in maniera efficace. E’ occorso attendere la ripresa per assicurarsi del fatto che a contendere lo scudetto al Milan ci saranno anche i nerazzurri ma la riflessione al contrario, che vale solo per i padroni di casa è che si ha la netta sensazione che gli uomini di Di Carlo, in questa annata, faticheranno più del previsto per portare a casa l’obiettivo minimo, ovvero la permanenza nella massima serie. Pareva scontata, la salvezza, fino a qualche mese fa, poi la estrutturazione di un gruppo che giocava a memoria ha portato nubi scurissime in quel dei doriani. Da salvare la voglia e il carattere, non la coralità di una squadra che pare non conoscersi.
Stadio Marassi discretamente affollato con tanto di nutrita rappresentanza ospite. Di Carlo opta per una mediana dinamica sugli esterni e sulla difesa a tre. Boa centrale in avanti è Maccarone alle spalle del quale agisce Guberti. Leonardo, di contro, può già contare sul recuperato Ranocchia che si sistema al centro della difesa insieme a Lucio. Attacco affidato alla coppia composta dall’ex Pazzini e dal camerunense Eto’o.
La neve aveva impedito a Genoa e Sampdoria di confrontarsi nel posticipo della diciassettesima giornata di campionato, quando le due compagini liguri non erano ancora state stravolte dal mercato invernale. E rieccole le genovesi nel recupero che doveva decidere chi tra le due avrebbe avuto la possibilità di regalare gioia a mezza città, con tanto di sfottò destinati a continuare fino al prossimo derby.
Una stracittadina tra due squadre che erano partite con ben altri obiettivi, forti di rose costruite per dar fastidio alle grandi. Ma il Genoa non ha saputo sfruttare l’organico costruito da Preziosi nel corso della campagna acquisti estiva, mentre la Samp si è ritrovata nel giro di qualche mese a dover rinunciare a due dei pezzi da novanta (Cassano e Pazzini), che nelle ultime stagioni avevano regalato parecchie soddisfazioni alla Genova doriana.
Recupero della diciassettesima giornata di serie A.
Stadio Marassi, Genova:
Sampdoria-Genoa 0-1
Rete: 9’ st Rafinha (G)
Il Marassi imbiancato di un paio di mesi fa consentì ai genovesi di godersi una giornata di neve (con annessi impicci) ma precluse al derby una cornice consona allo svolgimento di uno spettacolo annunciato. Stracittadina con tifoserie capaci di darsi battaglia a colpi di coreografie, di consueto, mentre ripiegando nell’infrasettimanale è di conseguenza venuta meno anche parte dello spettacolo garantito dagli assidui frequentatori delle due curve.
Il recupero della diciassettesima giornata dà il là alla stracittadina numero 103 tra due squadre che hanno assunto, dopo i botti del mercato di riparazione, due fisionomie assai distinte rispetto a quelle che avevano abituato l’inizio di stagione. Lo stato di forma delle due genovesi non è ottimale: Samp reduce da una vittoria scaccia crisi, Genoa di ritorno da Bari con un punticino che non ha entusiasmato. Il campo: Di Carlo è costretto a rinunciare a Semioli, Biabiany, Padalino e Pozzi: il tecnico opta per Guberti alle spalle di Maccarone e Macheda. Ballardini si affida al 4-4-2 con Palacio e Floro Flores di punta. Campo in condizioni pessime.
Anticipo della ventiquattresima giornata di serie A.
Stadio Friuli, Udine:
Udinese-Sampdoria 2-0
Reti: 18′ pt Sanchez (U), 39′ pt Di Natale (U)
La vittoria a Torino in rimonta contro la Juventus, il pareggio interno contro il Bologna e una classifica che sta cominciando a far illudere non solo i tifosi ma anche la società: l’Udinese in procinto di sfidare la Sampdoria è una formazione che piace e stupisce riuscendo a dare sempre la sensazione che il gol – tanta è la facilità di costruire azioni importanti – sia sempre lì a venire. I blucerchiati, al contrario, vivono un momento di crisi evidente: con una sola vittoria e sette sconfitte nelle ultime dieci uscite stanno cominciando a sentire il fiato sul collo di chi sta immediatamente dietro e lotta per non retrocedere.
Di Carlo, a cui uno scellerato mercato di riparazione ha tolto pedine fondamentali per innesti che non stanno ancora incidendo, rischia la panchina e giocarsela di fronte a chi, nel girone di ritorno, ha collezionato più punti in assoluto, pare compito improbo. Di Natale, è a una rete dal gol numero 100 in maglia bianconera in Serie A: tra i friulani manca Handanovic, gli ospiti si affidano a Biabiany e Maccarone quali punte di riferimento.
Sembrava essere una trattativa come tante altre, un trasferimento come tanti altri, che trovava la soddisfazione di tutte le parti. E invece il trasferimento di Giampaolo Pazzini dalla Sampdoria all’Inter
Alla fine di una lunga giornata di trattative è arrivata finalmente la firma sul contratto che lega Giampaolo Pazzini all’Inter da qui al 2015. Sin da questa mattina rimbalzavano notizie