Samp-Juve? No, Cassano-Del Piero

Non solo il derby di Milano a tenere banco in questa quinta giornata di campionato, ma anche altre gare che assumono un significato particolare, specie se viste in prospettiva futura. Parliamo di Sampdoria-Juventus, partita dal sapore particolare sia per il prestigio in sé della gara, sia per la vicenda-Cassano che da giorni occupa le prime pagine dei giornali.

Eh si, perché non è una novità che il talento di Bari Vecchia interessi alla Vecchia Signora (e scusate il gioco di parole), che mira a trovare un valido sostituto al capitano sempreverde. Ma senza fretta, ragazzi. A frenare gli entusiasmi è il presidente della Juventus, Cobolli Gigli, che negli ultimi giorni ha speso parole di stima nei confronti della linea verde bianconera (Giovinco su tutti), lasciando intendere che il blucerchiato difficilmente avrà un futuro dalle parti di Torino.

Dichiarazioni di circostanza, dettate per lo più dall’impossibilità di avere sin da subito il campione barese. Ma in futuro chissà…

Coppa Uefa: le italiane alla conquista dell’Europa

Il calcio italiano torna ad affacciarsi prepotentemente in Europa, grazie all’ottima prova fornita dalle quattro squadre nostrane, impegnate nella prima giornata di Coppa Uefa. In fase di sorteggio avevamo tremato all’abbinamento Napoli- Benfica, con i portoghesi che potevano rappresentare un avversario ostico per gli uomini di Reja.

Ed in effetti i lusitani partivano bene, andando in gol con Suazo, ex Inter, e lasciando presagire una serata in salita per i partenopei. Ma davanti ad un pubblico di 60.000 persone, il Napoli si esaltava e in pochi minuti piazzava l’uno-due che faceva esplodere il San Paolo. Vitale e Denis gli autori delle due reti che permettevano agli azzurri di chiudere il primo tempo in vantaggio. Ancora Napoli all’assalto nella ripresa ed anche l’ex doriano Maggio trovava gloria nella magica serata europea. Peccato per le tante occasioni sprecate e per il gol subito nel finale, che lascia al Benfica ancora speranze di passaggio del turno. Alla fine sarà 3-2, ma per il Napoli è comunque una serata da ricordare.

Il Milan è tornato alla vittoria contro uno Zurigo che ha tenuto per un tempo, prima di crollare davanti all’armata rossonera. In realtà gli svizzeri si erano anche portati in vantaggio, ma la rete era stata annullata (qualche dubbio resta). Poi ci ha pensato Jankulovski allo scadere della prima frazione di gioco a regalare ad Ancelotti la soddisfazione del vantaggio.

Coppa Uefa: italiane, buona la prima

Serata da incorniciare per le quattro italiane impegnate nell’esordio di Coppa Uefa, grazie alle vittorie che riportano il calcio italiano all’attenzione dell’Europa. Torna a far punti il Milan dopo le

Coppa Uefa: urna benevola per metà

Dopo il sorteggio di ieri che ha stabilito le avversarie di Inter, Roma, Juventus e Fiorentina nei gironi della Champions League, è toccato oggi alle quattro squadre italiane che saranno impegnate nella Coppa Uefa del prossimo anno. L’urna è stata benevola solo per metà, ma alla fine ciò che conta è esserci e giocarsela, al di là del blasone delle avversarie.

E’ andata di lusso al Milan di Ancelotti, abituata ad avversari di ben altro livello (i rossoneri da anni non scendevano in Coppa Uefa). Per lei ci sono gli svizzeri dello Zurigo e già da ora possiamo lanciarci in una previsione ottimistica, riguardo al passaggio del turno. Stesso discorso vale per la Sampdoria, che nell’urna di Montecarlo ha pescato i lituani del Kaunas.

Ma la fortuna per le italiane finisce qui. Per l’Udinese ci sono i tedeschi del Borussia Dortmund, non certo la squadra che metteva paura all’Europa intera qualche anno fa, ma senz’altro una formazione temibile e rocciosa. Il Napoli, invece, che non era inserita tra le teste di serie, dovrà vedersela con i portoghesi del Benfica.

Serie A 2008/2009: Sampdoria

La Sampdoria continua nella sua campagna acquisti mirata a valorizzare i giovani. Come fatto con il rischio ben ripagato per Cassano, i doriani riprovano anche quest’anno a fare il colpaccio della qualificazione diretta alla Uefa con alcuni ragazzini terribili provenienti dalle categorie inferiori o dall’estero, nel tentativo di essere ancora una volta la sorpresa del campionato.

Anche per quest’anno l’obiettivo sarà la zona Uefa, leggermente più difficile rispetto allo scorso anno per l’ingresso di almeno altre due o tre concorrenti in più, ma il target è facilmente raggiungibile. Ciò che la dirigenza ha tentato di fare è stato svecchiare la rosa, mandando via gli ultratrentenni, partiti insieme a coloro che, nonostante la giovane età, il posto in squadra non riuscivano proprio a guadagnarselo.

Le ambizioni della Sampdoria

Vacanze finite per gran parte delle squadre italiane, che ad una ad una tornano sui campi di allenamento per preparare al meglio la prossima stagione. Intanto il calciomercato internazionale continua ad occupare le prime pagine dei giornali, sparando grossi nomi ancora incerti sul proprio futuro.

Ma c’è anche chi preferisce volare basso, accontentandosi di lavorare con “il materiale umano” che ha a disposizione e senza illudere i propri tifosi. E’ il caso della Sampdoria, riunitasi ieri in un albergo di Genova, prima dell’appuntamento di stamattina al centro sportivo Gloriano Mugnaini di Bogliasco, dove verranno effettuati i test atletici.

Intanto ieri sera c’è stata la presentazione della squadra alla stampa, con obiettivi dichiarati e qualche speranza nascosta per la prossima stagione. A parlare, il tecnico della società blucerchiata, Walter Mazzarri e il ds Beppe Marotta, concordi nell’affermare che la Samp è un cantiere aperto e che si parte per il ritiro, consapevoli della necessità di un paio di acquisti.

Zauri vicino alla Sampdoria

Stiano tranquilli tutti quei tifosi della Fiorentina che qualche giorno fa avevano manifestato il proprio malcontento per l’interessamento della società nei confronti di Luciano Zauri. L’esterno sinistro della Lazio la

Gianluca Vialli: goleador di razza

Stacchiamo la spina per un po’ dalla stretta attualità fatta di biscotti e sospetti di combine e torniamo alle nostre care rubriche, occupandoci di un grande del passato che ha fatto bene in patria e ha tenuto alto il nome degli italiani in terra straniera.

Stiamo parlando di Gianluca Vialli, fenomenale atttaccante degli anni ’80-’90, nonché vero campione di simpatia.

Mosse i primi passi da calciatore (come direbbe il buon giornalista) nella Cremonese, squadra della sua città, contribuendo alla promozione dalla serie C alla B e poi al salto nella massima serie nell’anno di grazia 1984.

Il punto sul calciomercato dopo due settimane dalla fine del campionato

Il campionato è terminato due settimane fa, e subito sono scattati i primi colpi di mercato. Non c’era da meravigliarsi, visto che alcuni nomi, e già alcune firme, erano stati ufficializzati anche settimane prima del fischio finale dell’ultima giornata, e quindi molti manager erano già in procinto di organizzare la prossima stagione.

Finora ci siamo occupati delle trattative, dei nomi più o meno veri, delle indiscrezioni e delle favole raccontate per sviarci. Adesso, come faremo con cadenza bisettimanale, cerchiamo di fare il punto sulla situazione, e mettere in chiaro gli acquisti e le cessioni ufficiali, cioè quei colpi di mercato che hanno nero su bianco.

Ritiro azzurro: tra scelte coraggiose e numeri

A pochi giorni dall’inizio della kermesse europea, Coverciano è diventato il centro del mondo per quanti come noi vivono di solo calcio (o quasi). Ormai ci siamo: la rosa è decisa e non resta che provare uomini e schemi per affrontare al meglio l’appuntamento che potrebbe farci entrare nella storia, dopo il titolo mondiale di due anni fa.

Proprio ieri l’ultima sofferta scelta di Donadoni, con l’esclusione dal gruppo di Montolivo, ritenuto cresciuto ed in ottime condizioni atletiche, ma sovrastato da altri elementi che danno più garanzie. A detta del mister comunque, il giovane viola verrà molto utile in futuro.

Esclusione di Montolivo a parte, ieri è stata la giornata dell’allenamento a porte chiuse, nel quale Donadoni ha voluto provare il 4-3-3 con Cassano e Del Piero contemporaneamente in campo (ecco finalmente uno che non ha paura di rischiare e che almeno sulla carta non esclude che i due possano coesistere, riaprendo questioni incomprensibili sui dualismi, tipiche della nazionale italiana).

Luigi Ferraris di Genova: uno stadio “inglese”

E’ uno degli impianti più antichi d’Italia, qualcuno dice anche tra i più belli, o comunque tra quelli in cui si può godere meglio godere dello spettacolo sportivo. Stiamo parlando del Luigi Ferraris di Genova, la cui costruzione viene fatta risalire al 1909. Poche le documentazioni dell’epoca relative alla messa in opera dei lavori. L’unica certezza è che lo stadio venne inaugurato il 22 gennaio 1911 con la gara tra Genoa ed Internazionale.

Quattro mesi dopo lo stadio Marassi divenne definitivamente la casa del club rossoblu, che fino ad allora giocava le partite interne anche sul Campo di San Gottardo.

Inizialmente la capienza dell’impianto era di 20.000 spettatori e solo in seguito si apportarono delle modifiche per l’ampliamento e la costituzione di una struttura all’altezza dei club di serie A.

Gianluca Pagliuca: il Gatto di Casalecchio

C’era una volta l’Italia dei portieri, quando i ct erano costretti a delle lunghe notti insonni per scegliere il numero uno da spedire tra i pali di una porta. E c’era un volta Gianluca Pagliuca che toglieva il sonno ai ct, indecisi se mettere in porta lui o Marchegiani, lui o Peruzzi, lui o Zenga.

Ma lui era sempre al suo posto, a lavorare sodo per farsi trovare pronto, a sudare sul campo di allenamento per dimostrare che la classe non è acqua e che si può essere i più forti anche giocando in una piccola realtà di provincia.

La sua storia parte dall’entroterra bolognese, dove è nato ed ha cominciato a tirar calci ad un pallone come attaccante. Come spesso succede per il suo ruolo, non aveva la vocazione a fare il portiere, ma, complice una febbre del numero uno titolare, si ritrovò in portà visto che era il più alto della squadra.