Serie A 2012/2013, Udinese

Chiudiamo questa rassegna di presentazione dei club della nuova Serie A con l’Udinese. La squadra di Guidolin è una delle più difficili da pronosticare perché ogni anno ci sorprende. Cambia molti giocatori ma riesce sempre, a fine campionato, a ritrovarsi nelle zone alte della classifica. Quest’anno poi ci sono buone speranze che disputi la Champions League, e questo potrebbe togliere molte energie ad una squadra che ha negli automatismi di gioco il suo punto di forza.

Serie A 2011/2012: conosciamo l’Udinese

Con l’Udinese chiudiamo questa rubrica di presentazione della Serie A che non comincia mai, parlando della squadra più bella vista in questo pre-campionato. E’ vero che la preparazione era stata fatta prima in quanto c’erano i preliminari con l’Arsenal da affrontare, ma a quanto pare, nonostante l’aver perso due pezzi da novanta come Inler e Sanchez, l’Udinese non ha perso molto della sua verve che l’ha contraddistinta nello scorso campionato.

Se proprio dobbiamo trovare qualcosa che non va, oltre alla scarsa vena degli attaccanti che si può superare, c’è l’aver agito poco e male sul mercato. Alle due partenze eccellenti (più quelle di Zapata, Romero ed altri) non sono corrisposti arrivi dello stesso livello, ed anche se si sta trattando per un acquisto eccellente, come Giovani Dos Santos, finora gli ingaggi di Neuton e di Danilo non hanno convinto molto.

Serie A 2010/2011: Udinese

L’Udinese è probabilmente la squadra meno facilmente decifrabile della serie A. La sua politica di mercato è molto complicata, e si basa su una grandissima mole di acquisti di calciatori più o meno sconosciuti, di cui meno della metà giocherà nel campionato italiano, mentre tutto il resto verrà ceduto in prestito o in comproprietà ad altri club.

Così se andiamo a vedere il numero dei nuovi arrivi della squadra friulana, troveremmo tantissimi nomi, almeno sette finora, ma quelli che probabilmente vedremo calcare i campi da gioco saranno solo Denis, Candreva e Surraco. Più importanti invece sono state le cessioni, dato che sono partiti D’Agostino, Pepe, e probabilmente a breve partirà anche il suo uomo simbolo, Totò Di Natale. Altre partenze importanti sono state quelle di Obodo e Lukovic, più tante altre minori.