Serie A 2012/2013, Milan

Il Milan forse è la squadra meno indicata per una descrizione a due settimane dalla chiusura del mercato. Si sa infatti che Galliani aspetta le ultime 48 ore per mettere a segno i colpi più importanti perché arrivano sempre a prezzo scontato, e quindi prevedere come sarà la sua stagione sin da oggi è un rischio. Ma ci proviamo.

Serie A 2011/2012: conosciamo il Milan

Il Milan è forse la squadra meno misteriosa della Serie A di quest’anno. Rispetto alla passata stagione infatti non è cambiato quasi nulla, e a parte il tormentone dell’estate su mister X, per il resto non c’è molto di cui discutere. Stesso allenatore, stessi giocatori, com’è nella filosofia della dirigenza, squadra che vince non si cambia. Per questo attendiamo gli ultimi giorni di mercato per vedere come e se effettivamente cambierà la formazione titolare.

E non è detto che cambi qualcosa. Fino a questo momento il calciomercato del Milan è stato fatto con il contagocce. Il movimento più “pesante” è stato senza dubbio l’addio di Pirlo, peraltro a parametro zero. Per il resto si è trattato di prestiti (Paloschi, Strasser e tanti giovani) o comproprietà (Merkel), l’unica cessione definitiva è stata quella di Onyewu, mentre in entrata si contano solo Taiwo, Mexes, Ricardo Ferreira, El Shaarawy e alcuni giovani per la Primavera.

Serie A 2010/2011: Milan

Nonostante sia uno dei club più famosi e vincenti al mondo, il Milan di quest’anno resta per la gran parte di noi un vero e proprio mistero. La squadra di Allegri infatti non si sa se metterà a segno qualche altro colpo di mercato fino alla fine, anche se un colpo alla Huntelaar come l’anno scorso ce lo aspettiamo, ma ciò che non sappiamo è l’identità di un club che ha cambiato allenatore per il secondo anno consecutivo, modificando anche il proprio modo di giocare.

Un altro punto interrogativo riguarda l’età dei calciatori. La maggior parte della rosa supera i 30 anni, rendendo i rossoneri la squadra più vecchia della serie A, e di conseguenza non sappiamo se i calciatori reggeranno i ritmi e se dovranno modificare il loro stile di gioco. Un esempio su tutti può essere Ronaldinho, faro del Milan di Leonardo ma ancora oggetto misterioso in questo di Allegri, ma come lui ci sono tanti dubbi come la tenuta atletica di Nesta, la resistenza agli infortuni del trio di centrocampo Pirlo-Gattuso-Seedorf, la vena realizzativa di Huntelaar, e via dicendo.