Serie A 2012/2013, Catania

Il Catania è stato una delle sorprese dello scorso campionato. Come tutte le squadre cosiddette “provinciali” era partita per salvarsi, ma è andata vicina persino alla qualificazione europea. Quest’anno la rosa non è cambiata molto e, a parte il solito balletto dei prestiti, si può dire che la squadra è rimasta la stessa. Il problema è che è cambiato l’allenatore. Montella infatti era considerato l’artefice del miracolo catanese, e così a Maran ora è capitata un’eredità molto pesante.

Serie A 2011/2012: conosciamo il Catania

A differenza degli altri anni in cui era uno dei club più scatenati, quest’anno il Catania si è mosso molto sotto traccia, mettendo a segno colpi potenzialmente importanti puntando sui giovani, come sempre è stato per la squadra etnea. Il calciomercato non è ancora finito, ma finora l’unico nome di un certo peso arrivato è quello di Davide Lanzafame, che nelle cosiddette “provinciali” si è sempre comportato bene, e sicuramente confermerà questa sua fama anche in Sicilia.

Di contro però sono partiti calciatori a cui i tifosi si erano affezionati, anche se le prestazioni negli ultimi tempi erano un po’ calate, come Morimoto e Terlizzi. Ma soprattutto sono due le cessioni pesanti, e cioè quella di Carboni, che quando era in forma guidava da solo la squadra, tornato a casa, al Banfield, e quella di Silvestre, passato da pochi giorni ai cugini del Palermo.

Serie A 2010/2011: Catania

Più che il Catania, quest’anno sembra di star parlando di una Argentina B. Ha raggiunto quota 12, nella rosa del club, il numero di calciatori con la nazionalità albiceleste, quanto gli italiani. Probabilmente durante gli allenamenti si parlerà spagnolo, in ogni caso ci sarà sicuramente da divertirsi a veder giocare questa squadra che è più sudamericana che europea.

Sul mercato i siciliani si sono mossi piuttosto bene, strappando un assegno da capogiro per Martinez, 12 milioni, venduto alla Juventus dopo che in squadra aveva assunto il ruolo di panchinaro di lusso, e così sono potuti arrivare Gomez e Marchese (a titolo definitivo), e sicuramente qualche colpo dell’ultimo minuto verrà messo a segno fino alla fine.