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Se gli chiedessero di cancellare un anno dalla sue 28 primavere, opterebbe senza esitazioni per quello in corso. E dire che il suo arrivo al Milan aveva fatto gridare alla rinascita, all’inizio di una nuova era per un talento che ha dimostrato sul campo di essere tra i più forti del panorama internazionale. Stiamo parlando di Ronaldinho e dei tanti, troppi guai che lo accompagnano ormai da mesi sia in campo che fuori dal rettangolo di gioco.
Riuscirà mai a trovar pace e a tornare quello di un tempo, quando riempiva le pagine dei giornali per le sue prodezze? Per ora ci tocca parlare di lui in negativo, riportando l’ennesima disavventura extra-calcistica, che non ne mette (ancora) in discussione l’integrità morale, ma che rischia di rallentare ulteriormente il suo ritorno a grandi livelli.
Stavolta la storia è seria. Non si tratta di feste fino all’alba o di serate a provare nuove evoluzioni in dolce compagnia, ma di un’inchiesta sul narcotraffico, che ha portato all’arresto di un certo Richard Alex da Silva Martins, detto Gigi. E che c’entra con il Gaucho?