Fantacalcio: in crisi Udinese e Roma, si può approfittarne

Finalmente ritorna il Fantacalcio dopo 3 settimane di stop, e ritorna con molti calciatori guariti dagli infortuni e qualche novità. La prima sarà sicuramente vedere quanti saranno quelli che se la sentiranno di rischiare di schierare Beckham sin dalla prima giornata (il suo costo è di solo 9 Fantamilioni), ma anche altri nuovi arrivati. Bisognerà però fare attenzione anche agli infortuni e alle squalifiche.

La Roma senza Totti, si sa, non va al massimo, e contro il Milan rischia grosso. E’ vero che si gioca all’Olimpico, ma schierare calciatori giallorossi in questa domenica è una bella scommessa. Difficile anche la gara della Fiorentina senza una delle sue teste pensanti, Montolivo (squalificato), mentre la situazione più critica ce l’ha l’Udinese, che ha entrambi i suoi centrali di centrocampo squalificati, e dovrà reinventarsi mezzo reparto contro la Sampdoria.

Ronaldinho: Milan a 5 stelle!

Pirlo, Seedorf, Kakà, Ronaldinho e Beckham tutti insieme appassionatamente. Album di figurine? Fantacalcio? Forse si, ma l’idea è stuzzicante e almeno una volta ci piacerebbe vedere contemporaneamente in campo tutte le stelle di Ancelotti, un po’ come si fa quando nei videogiochi si sceglie la formazione dei sogni, senza dar troppo peso alle posizioni in campo o agli equilibri di squadra.

Ma c’è chi è convinto che tante stelle possano realmente convivere, a dispetto di chi sostiene che si tratti solo di una serie di nomi messi insieme per ragioni di marketing. Chiedere informazioni a Ronaldinho, una delle figurine acquistate dalla società rossonera:

Farci giocare tutti insieme è una decisione che spetta ad Ancelotti, ma credo che si possa fare, perché no? Basta che tutti i giocatori siano disposti a sacrificarsi per il bene della squadra: io posso adattarmi a qualunque situazione o posizione in cui mi chieda di giocare l’allenatore. Non ho difficoltà: centrocampo, attacco, sinistra o destra per me non c’è problema.

Clamorosa ipotesi di mercato: Messi alla Juve

Sulle pagine di Tuttosport questa mattina è apparsa una ipotesi di calciomercato piuttosto fantasiosa quanto solleticante per i tifosi bianconeri. Secondo la politica del Barcellona, che prevede il far nascere grossi campioni in casa propria per poi, dopo la loro esplosione, rivenderli a cifre esorbitanti dopo qualche anno, anche Messi potrebbe presto lasciare i blaugrana.

Ad accoglierlo a braccia aperte ci sarebbe la Juventus, che ha tanta voglia di ritornar grande, e per farlo dovrà spendere anche qualcosa in più di quello che ha speso finora. La clausola di rescissione attuale della Pulce è di 150 milioni di euro, ma ciò non significa che bisognerà spendere quella somma per averlo. Questa è solo un’assicurazione per farlo rimanere a Barcellona finché la dirigenza non deciderà di venderlo, e se ciò dovesse accadere durante la prossima estate, la cifra potrebbe essere circa la metà.

Hamsik ed il giallo del Rolex

All’inizio era una storia come tante altre: una rapina, un orologio che sparisce, un ragazzo che si reca alla polizia per denunciare l’accaduto, nella speranza di recuperare quanto gli è stato sottratto. Succede tutti i girni in tutti gli angoli d’Italia. La differenza con gli altri casi è che stavolta il derubato è un nome noto, Marek Hamsik, professione calciatore, vero idolo della tifoseria napoletana.

Il furto era avvenuto nei giorni precedenti al Natale ed ha avuto una vasta eco sulla stampa nazionale, con i soliti detrattori pronti a sottolineare l’ingenuità dello slovacco, che mette in mostra un Rolex Daytona da 25 mila euro in pieno centro, quasi a voler attirare guai.

Fatto sta che l’orologio è sparito insieme ad 800 euro, documenti (tra i quali il passaporto) e le chiavi di casa. Ma il ragazzo non si è fatto rovinare le feste dall’episodio ed ha deciso di partire per la sua città natale, mentre il patron del Napoli, De Laurentiis, prometteva di risarcirlo del danno subito, regalandogli un orologio identico. E infatti Hamsik al suo ritorno (domani) troverà il Rolex ad attenderlo, ma non sarà il regalo del presidente e neppure un orologio nuovo di zecca, ma il suo preziosissimo Daytona. Da dove è spuntato fuori?

Amauri il traditore: addio Italia, lui vuole il Brasile e la Premier League

Ne sono state dette di tutti i colori sul suo conto, ci si era messa anche la mamma di mezzo, ma Amauri ha solo una nazionale in testa, ed è quella verdeoro. E poco importa se nell’Italia avrebbe avuto il posto assicurato, mentre in quella verdeoro è costretto a prendere il numero come in salumeria. Lui vuole il Brasile e il Brasile avrà.

Dunga qualche giorno fa aveva dichiarato che avrebbe convocato Amauri se solo lui (e i suoi agenti) non avessero posto la condizione di un posto da titolare assicurato. Nemmeno Ronaldinho o Robinho lo avevano, perché dovrebbe averlo lui, e così lui che fa? Interrompe i rapporti con i suoi rappresentanti, un messaggio più che chiaro a Dunga.

Juventus-Milan per decidere l’antagonista del gruppo di Mourinho

Obiettivo non sbagliare, Juventus-Milan è la partitissima del posticipo di domenica sera. Entrambe le squadre ci arrivano con l’obbligo di vincere, l’Inter infatti dispone di sei punti di vantaggio, e contro il Chievo nel pomeriggio, potrebbero addirittura diventare nove.

La squadra di Ranieri è rinfrancata dal primo posto ottenuto in Champions League, nel deludente pareggio a reti bianche contro il Bate Borisov. I rossoneri invece vogliono dimostrare che la parola crisi, appartiene soltanto nel vocabolario degli addetti ai lavori. Sarà anche la partita dei grandi assenti : Legrottaglie e Buffon nella Juventus, peggio sta il Milan che oltre alle indisponibilità di Gattuso, Nesta; Bonera, Inzaghi e Borriello, potrebbe anche perdere Kakà, vittima nei giorni scorsi di un fastidioso problema all’inguine.

Thiago Silva è del Milan

Incredibile dispetto del Milan ai cugini dell’Inter. Thiago Silva, uno dei più forti difensori nel panorama calcistico internazionale, è stato acquistato questa notte dalla Fluminense per 10 milioni di euro, ed un contratto da 2,5 milioni a stagione per 4 anni. Parliamo di “dispetto” e non di colpo di mercato perchè Thiago Silva non potrà giocare nel Milan in questa stagione.

Infatti nonostante il ragazzo arriverà domenica a Milano per la firma del contratto, non potrà essere schierato da gennaio nella rosa rossonera, in quanto già completa dal punto di vista degli extracomunitari. Il regolamento Uefa infatti prevede che ogni anno un club può tesserare soltanto un extracomunitario, ed il Milan, avendo già ingaggiato Ronaldinho, non può permettersi di schierare un altro brasiliano.

Fantacalcio: è il momento del riscatto per i big

Molte partite scomode in questo weekend di calcio, e di Fantacalcio. Lazio-Inter è una gara tutta da decifrare. I biancazzurri arrivano dalla vittoria contro il Milan arrivata ai supplementari, la quale farà arrivare la squadra di Rossi al big match di giornata con il morale alle stelle ma con le batterie scariche, dato che la maggior parte dei calciatori che scenderanno in campo saranno gli stessi di 3 giorni fa.

Complicato anche per il Milan ritrovare la strada giusta. Kakà ritornerà in campo, ed è già mezza vittoria, ma contro il Catania di questi tempi è meglio non dare nulla per scontato. Come non bisogna sottovalutare nemmeno la trasferta della Juventus a Lecce. I giallorossi in casa vanno forte (hanno fermato anche il Milan), e gli juventini si sa, quando si esaltano troppo poi crollano.

Quando Miccoli fa il Ronaldinho

L’Inter scappa, da oggi possiamo cominciare a dirlo a voce alta. Ora i punti di vantaggio sulle insiguitrici sono sei, quando siamo ad un terzo abbondante di campionato. Niente di definitivo, per carità, ma chi credeva che il Milan potesse impensierire l’armata nerazzurra, da oggi avrà qualche dubbio in più.

Vero è che nella gara di ieri sera il Palermo è stato strepitoso, ma una squadra che lotta per lo scudetto non può farsi intimorire in quel modo, neanche se manca un faro come Kakà, neanche se ha giocato nella serata di giovedì ed ha l’alibi della stanchezza.

I rosanero hanno fatto il buono e il cattivo tempo per ottanta minuti, quando arrivava finalmente la reazione rossonera. Troppo tardi, però. E dire che nel primo tempo la squadra di Ancelotti poteva portarsi in vantaggio con un rigore di Ronaldinho. Ma stavota il brasiliano, determinante in altre mille occasioni, si è fatto respingere il tiro da Amelia. E se Ronanldinho non fa il fenomeno, allora ci pensa Miccoli a strappare applausi a scena aperta.

Il Milan regala la fuga all’Inter

Non è bastato il trio d’attacco brasiliano, né il rientro di Pirlo dal primo minuto e nemmeno il tifo di mezza Italia, nella speranza che almeno una delle pretendenti allo scudetto riuscisse a tenere il passo dell’Inter. No, non è bastato. Il Milan ha dovuto cozzare contro la voglia di rivalsa di un Torino, che non merita il posto occupato in classifica e che spesso è stato danneggiato da decisioni arbitrali quantomeno discutibili.

Il posticipo della tredicesima giornata è finito senza vincitori né vinti, almeno sul campo, perché davanti alla tv qualcuno ha esultato, vedendo la propria squadra allungare a +3 dai cugini e un po’ più sola in testa alla classifica.

Certo, dopo tredici gare non si può parlare di fuga scudetto o di Inter ammazza-campionato, ma una squadra come il Milan non può permettersi il lusso di perdere punti preziosi contro una delle ultime della classe, sebbene gli ultimi abbiano ampiamente meritato il risultato finale.