L’Anzhi insegue Tevez e sogna Cristiano Ronaldo

L’idillio tra Carlos Tevez ed il Manchester City sembra essere arrivato alla conclusione e sin dal prossimo gennaio l’attaccante argentino potrebbe cambiare maglia. Sulle sue tracce c’è la Juventus, che sogna di completare il reparto avanzato con l’arrivo di un attaccante completo ed affamato, ma i bianconeri non sono i soli ad inseguire l’Apache.

Nelle ultime ore i giornali russi hanno rilanciato un’indiscrezione assai succosa che vede l’attaccante del City pronto a firmare un accordo con l’Anzhi, squadra pronta a spendere qualcosa come 250 milioni di euro nel prossimo mercato invernale. Stando alle voci raccolte dal tabloid russo, gli emissari del club del Daghestan avrebbero già contattato Tevez per intavolare una trattativa.

Video: tirano una banana a Roberto Carlos

Secondo episodio a sfondo razziale che ha coinvolto il terzino brasiliano Roberto Carlos. Durante una partita del campionato tra la squadra del campione carioca, l’Anzhi Makhachkala, contro il Samara, verso

La Russia chiama Gattuso

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Fino a ieri lo Anzhi Makhachkala era un club sconosciuto della serie A russa, arrivato undicesimo nell’ultimo campionato – quello vinto da Luciano Spalletti. Del resto cosa si poteva dire di un club nato nel 1992 e che gioca nella capitale del Daghestan – una delle repubbliche della Federazione Russa – e che si era visto nelle coppe europee solo nel 2001-2002, quando i Glasgow Rangers l’aveva buttato fuori al primo turno della Coppa Uefa?

Negli ultimi mesi qualcosa deve essere cambiato perché la squadra russa si è assicurata le prestazioni di un grande vecchio del calcio brasiliano. A trentasette anni, Roberto Carlos ha lasciato il caldo brasiliano per il freddo russo soprattutto a causa di uno stipendio di cinque milioni di euro – e un contratto di due anni e mezzo.

Ronaldo e gli altri: l’emorragia di uomini del Corinthians

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Cosa succede ai Corinthians di San Paolo? Si ha il diritto di porsi la questione dopo la fuga dei talenti di cui è vittima il club paulista da più di un mese.

In gennaio, Elias, centrocampista di venticinque anni di grande talento, è stato venduto all’Atletico Madrid per 7 milioni di euro. La settimana scorsa, Roberto Carlos, ex storico terzino dell’Inter e del Real Madrid, ha annunciato la sua partenza.

Top ten: i piccoletti più forti nella storia del calcio (gallery)

Nella botte piccola c’è il vino buono, recita un vecchio proverbio, creato forse per consolare chi non può vantare un’altezza “nella media”. Ma nel mondo del calcio spesso la scarsa statura nasconde doti non concesse a noi poveri umani dalla statura “normale” ed è molto frequente l’equazione scarsa altezza=talento.

Di esempi se ne potrebbero citare a dozzine, tanto che il quotidiano inglese The Sun ha pensato bene di stilare una sorta di top ten dei “piccoletti” più forti nella storia del calcio a partire (ma va?) da Diego Armando Maradona, colui che punì proprio l’Inghilterra colpendo la palla con la mano laddove la testa non poteva arrivare.

Dall’Argentina di ieri a quella di oggi, con il secondo classificato Lionel Messi, talento puro “incastrato” in un corpo di appena 169 centimetri. Il terzo gradino del podio spetta invece a Zico (172 cm.), fantasista brasiliano noto da queste parti per aver vestito la maglia dell’Udinese negli anni ’80.

Beckham meglio di Maradona

Questi inglesi! Non finiscono mai di stupire. Possiamo capire che ogni scarrafone è bello a mamma sua, ma, arrivare ad eleggere David Beckham miglior tiratore di calci piazzati nella storia